L’ex attaccante del Palermo Firmino Elia, che ha militato in maglia rosanero nella stagione 1999/2000, dove ha collezionato 12 presenze e messo a segno 5 reti e nella stagione 2000/2001 dove è sceso in campo per ben 31 presenze e realizzato 11 reti, oggi allenatore dei piccoli del Giulianova, è stato intervistato in esclusiva da Rosario Carraffa per TuttoPalermo.net durante “Today Sport”, trasmissione in onda in radio e tv ogni sabato e domenica dalle 14:05 alle 17:00 su Radio Tivù Azzurra.
Cosa è mancato in questa stagione e come vedi il futuro rosanero?
“Mi mette molta tristezza questa retrocessione del Palermo, posso solo dire che la società dovrà fare mea culpa e soprattutto devono iniziare a parlare chiaramente con i tifosi, non c’è molta trasparenza e fino a quando mancherà questo è difficile ipotizzare un futuro”.
Parlando di Nestorovski, per lui 10 reti in Serie A nonostante una stagione da dimenticare. I rosanero riusciranno a trattenerlo?
”Sia lui che Rispoli hanno fatto un buon campionato, trattenerli non sarà sicuramente facile, è abbastanza scontato che vorranno continuare a giocare in Serie A, starà alla società riuscire a convincerli a restare anche in Serie B per una pronta risalita”.
Da napoletano come vedi il Napoli e cosa gli manca per colmare il gap con la Juventus?
“il Napoli è la squadra che gioca il miglior calcio d’Italia, ma la Juventus è un passo avanti dal punto di vista societario. La società bianconera ha voglia di spendere e soprattutto programma il mercato con mesi d’anticipo, non si aspetta l’apertura del mercato per iniziare a completare la squadra. I bianconeri secondo me continueranno a dominare per i prossimi dieci anni”.
Juventus tra l’altro in finale di Champions, quante possibilità ha di vincere?
“E’ una squadra con una difesa eccezionale e proprio per questo la vedo leggermente favorita, diciamo un 51%. I bianconeri difendono benissimo anche con gli attaccanti, basta vedere Higuain che adesso torna indietro a difendere ed è il primo a pressare, qui merito di Allegri che ha saputo plasmarlo“.
Ti è dispiaciuto restare a Palermo così poco e non poter giocare con la maglia rosanero in Serie A?
“Io sono stato un anno e mezzo a Palermo, ho vinto un campionato di C1. Poi sono andato all’Avellino perchè non rientravo più nei programmi societari ed è stato giusto andare via, nonostante questo ho Palermo sempre nel cuore. Mi è dispiaciuto non poter vestire rosanero in Serie A, sarebbe stato importante per me. Ho un figlio nella primavera dell’Atalanta che sta facendo bene, chissà che non ci riuscirà lui un giorno”.