Lunghe attese all’ufficio ticket dell’ospedale Cervello. In coda per ore per pagare il ticket e sottoporsi alle visite e agli esami richiesti dal medico curante. Gli sportelli attivi sono solo due, le code lunghissime e la pazienza ridotta la minimo. Tante le segnalazioni e le proteste per un servizio che gli utenti definiscono carente e inefficiente. Tutti in fila, fin dalle prime ore del mattino. Chi arriva deve aspettare 160 persone prima di lui. Nessuna priorità e nessuna comprensione per le categorie protette, anziani, disabili, donne in gravidanza. Tutti ad attendere un turno infinito senza poter utilizzare vie alternative. C’è chi infatti ha cercato di rivolgersi ai sistemi informatici dei tabaccai autorizzati per evitare di recarsi allo sportello e dover fare lunghe file, ma il servizio pare essere stato sospeso già da un anno. Per pagare il ticket infatti bisogna recarsi solo allo sportello. E senza pagare il ticket non si può avere la visita o l’esame richiesto. “Ho provato a pagare al tabacchi, come suggerito in ospedale – spiega un utente allo sportello – ma mi hanno risposto che l’azienda non carica le prestazioni al terminale da più di un anno. Quindi oggi per il secondo giorno consecutivo mi ritrovo a fare la fila per l’inefficienza del servizio. Sono tornato perché dopo aver aspettato un’intera mattina, non siamo riusciti a parlare con nessuno. Perdiamo giornate di lavoro per stare qui e non avere assistenza. A fine turno di lavoro, gli addetti agli sportelli chiudono gli uffici anche con pubblico in sala”. Molti infatti, nonostante le ore di attesa, si ritrovano spesso a non poter effettuare la prestazione richiesta perché fuori tempo massimo, entro le ore 13:15, e costretti a ritornare e perdere un’altra giornata. C’è tensione e nervosismo in sala e si guarda continuamente l’orologio con la preoccupazione di non concludere nulla e dover ritornare. La gente si chiede se fa parte del primo o del secondo turno, talmente tanti sono in attesa con in mano il numero del loro turno. La fila di persone, tutte munite di ricette mediche, era così tanta ieri che pure il semplice transito in sala diventava un problema. Non sono mancati momenti di tensione seguiti da aspre polemiche. C’è chi si è rivolto anche al direttore sanitario e per smaltire le richieste inevase, è stato aperto un altro sportello che però non è riuscito ugualmente ad esaudire le richieste di tutti gli utenti a turno. “Mi trovo all’ospedale Cervello per il pagamento ticket da più di due ore con una neonata in braccio – protesta un uomo che dice di aver esaurito la sua pazienza – Non c’è un turno preferenziale e devo fare la fila come tutti. Hanno ridotto il personale secondo le nuove disposizioni del direttore. I medici sono preparati e validi in tutti i reparti ma l’amministrazione e la gestione sono del tutto inefficienti e a pagarne le spese sono sempre i cittadini”. La direzione strategica Villa Sofia- Cervello ammette che in questi ultimi giorni si sono verificati problemi logistici legati alla gestione del personale e al numero ridotto delle risorse. “Da un controllo dell’attività degli uffici Cup e ticket – scrivono dall’ospedale in una nota scritta –  sono emerse alcune anomalie nell’organizzazione del lavoro che sono oggetto di correzione. La Direzione si scusa con l’utenza per i disguidi che possono essersi verificati nelle ultime 24 ore ma stiamo lavorando per la risoluzione del problema”.

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