(di Roberto Greco)
“Apolide” di Alessandro Zizzo premiato come miglior film. Soddisfatti gli organizzatori della manifestazione, fiore all’occhiello del Salus Festival, per un’edizione il cui bilancio, anche quest’anno, chiude in attivo. Si è chiusa nei giorni scorsi, la quinta edizione del Salus Festival, il festival nazionale dell’educazione alla salute organizzato dal Cefpas, il Centro per la formazione permanente e l’aggiornamento del personale del Servizio sanitario della Regione Sicilia che ha sede a Caltanissetta. Le location interessate al festival hanno coinvolto solo Caltanissetta ma anche Gela. “Dulcis in fundo” la chiusura del Salus Festival è affidata al Salus Cine Festival, rassegna-concorso di cinema internazionale, dedicato al tema della salute e del benessere in tutte le sue declinazioni.
Lo slogan della quinta edizione è stato “La cultura del vivere sano”. Nel programma una lectio magistralis del professor Giuseppe Ferrero dell’Università Federico II sul tema “Apprendimento, valori e salute” oltre ad una serie di tavole rotonde tra le quali una su “Prevenzione del bullismo e del cyberbullismo” e una su “L’allontanamento del minore dalla famiglia” ma in questi giorni di è parlato anche di sport e stili di vita, disabilità, dipendenze patologiche temi attualissimi che necessitano di nuovi strumenti che meglio permettano come realizzare la prevenzione necessaria. Gli “Ambulatori Salus” hanno permesso l’accesso gratuito a screening e visite mediche grazie ad un “villaggio della salute” allestito a Palazzo Università Moncada, nel centro storico della città di Caltanissetta. Anche l’edizione di quest’anno si è potuta realizzare grazie alla partnership del Cefpas con Assessorato della Salute DASOE, ASP di Caltanissetta, Comitati consultivi Aziendali, Consorzio Universitario, il MIUR – Ufficio Scolastico provinciale, Ordine dei Medici, Federfarma, Comuni di Caltanissetta e di Gela, Cineteca di Bologna e con le associazioni del terzo settore.
Venti i cortometraggi partecipanti al contest del 2019. Cinquele giure popolari chiamate a dare il loro giudizio: una delle associazioni, una degli studenti delle scuole di II grado, una del personale insegnante, una degli studenti universitari e infine quella deiprofessionisti della salute. Ma l’ultima parola è stata affidata, come di consuetudine, alla giuria tecnica, composta daAndrea Morini responsabile della programmazione della Cineteca di Bologna, tra le più importanti in Europa, Roberto Greco (autore, scrittore, regista), Beppe Manno,Direttore Artistico Rassegna Itinerante Cinema d’autore, Daniela Segreto,dirigente Servizio 5 dell’Assessorato della Regione Siciliana DASOE, Pier Sergio Caltabiano, Direttore formazione Cefpas, Daniela Falconeri, dirigente Cefpas, Fernando Barbieri – Presidente Laboratorio dei Sogni. Oltre alla proiezione dei cortometraggi in concorso, nelle due giornate sono stati proposti tre lungometraggi provenienti dai circuiti delle sale cinematografiche alla cui proiezione è seguito un debriefing di analisi del film e del suo sviluppo del tema “salute”. Quest’anno sono stati proiettati “Io e te” di Bernardo Bertolucci, “Zona d’ombra” di Peter Landesman e “Wonder” di Stephen Chbosky. Ospite della quinta edizione Marco Pontecorvo, autore, regista e direttore della fotografia, nonché figlio di Gillo Pontecorvo che ha presentato il suo film “Pa-Ra-Da” e ha partecipato al debriefing che ha seguito la proiezione. Nel corso della seconda serata del festival sono stati assegnati i riconoscimenti e le menzioni che hanno dichiarato come miglior film “Apolide” di Alessandro Zizzo “per la lucidità nel descrivere la condizione del migrante, dell’importanza dell’accoglienza e l’educazione della salute nel miglioramento della condizione umana.”
Miglior attrice protagonista Lisa Brand nel film “Love note” di MarcusHanish e miglior attore protagonista Andrea Baglio per “Il giorno dopo” di Andrea Aglieri. La menzione per la miglior fotografia è stata assegnata a “La stanza bianca” di Mario Vezza e Francesco D’Amore e quella per la miglior scenografia a “Love note” di Marcus Hanish. Ospite della serata conclusiva Francesco Aricò, vincitore del premio come miglior attore protagonista nell’edizione del 2018 con “Due volte” di Domenico Onorato. I venti lavori proiettati in questi due giorni saranno inseriti, insieme a quelli già riprodotti in passato, nella Cineteca dedicata all’educazione della Salute.