Polemiche per il premio assegnato a Roman Polański, il César per il miglior regista, il quinto in carriera per la regia
“I miserabili” vince il César per il miglior film francese del 2019. Candidato all’Oscar per il miglior film internazionale, l’esordio di Ladj Ly si aggiudica altri tre riconoscimenti: scoperta maschile asseganto a Alexis Manenti, montaggio e premio del pubblico. Il trionfo di “I miserabili” rischia, tuttavia, di essere oscurato da una vittoria più controversa e contestata. Si tratta del premio assegnato a Roman Polański, il César per il miglior regista, il quinto in carriera per la regia. Il suo film, “L’ufficiale e la spia”, vince anche per i costumi e l’adattamento, scritto dallo stesso Polański con Robert Harris. Il regista ha deciso di disertare la manifestazione anche a causa delle polemiche che l’hanno coinvolto, polemiche relative allo scandalo “MeeToo”. “Premiare Polanski sarebbe sputare al volto di tutte le vittime, vorrebbe dire che non è poi così grave violentare le donne“, aveva detto Adèle Haenel qualche giorno fa in un’intervista rilasciata al New York Times. All’esterno della “Salle Pleyel” a Parigi, dove si è tenuta la premiazione, sin dal pomeriggio si sono verificati scontri tra polizia e gruppi di femministe che da settimane protestano contro la possibile premiazione di Polański da parte dell’Accademia dei César.
Due César assegnati a “Papicha”, “Dov’è il mio corpo?” e a “La Belle Époque”. Quest’ultimo, tra i favoriti della vigilia con undici nomination, porta a casa i premi per la sceneggiatura originale e l’attrice non protagonista, Fanny Ardant, che conquista così il suo secondo César a distanza di ventitré anni. Grande delusione per “Ritratto della giovane in fiamme”, che vede concretizzare solo una delle dieci candidature, quella relativa alla miglior fotografia. Per la prima volta dal 1976, non è stato consegnato il César d’onore, inizialmente proposto a Brad Pitt. Il divo americano ha declinato l’offerta all’ultimo minuto
Questo l’elenco completo di tutti i premi:
Miglior film: I miserabili di Ladj Ly, prodotto da Toufik Ayadi et Christophe Barral
Miglior regista: Roman Polański per L’ufficiale e la spia
Miglior attore: Roschdy Zem per Roubaix, une lumière
Miglior attrice: Anaïs Demoustier per Alice e il sindaco
Miglior attore non protagonista: Swann Arlaud per Grazie a Dio
Miglior attrice non protagonista: Fanny Ardant per La Belle Époque
Miglior scoperta maschile: Alexis Manenti per I miserabili
Miglior scoperta femminile: Lyna Khoudri per Papicha
Miglior sceneggiatura originale: Nicolas Bedos per La Belle Époque
Miglior adattamento: Roman Polański e Robert Harris per L’ufficiale e la spia
Migliori costumi: Pascaline Chavanne per L’ufficiale e la spia
Miglior fotografia: Claire Mathon per Ritratto della giovane in fiamme
Miglior scenografia: Stéphane Rozenbaum per La Belle Époque
Miglior montaggio: Flora Volpelière per I miserabili
Miglior suono: Nicolas Cantin, Thomas Desjonquères, Raphaëll Mouterde, Olivier Goinard, Randy Thom per Le Chant du loup
Migliori musiche: Dan Levy per Dov’è il mio corpo?
Miglior opera prima: Papicha di Mounia Meddour
Miglior film d’animazione: Dov’è il mio corpo? di Jérémy Clapin
Miglior documentario: M di Yolande Zauberman
Miglior film straniero: Parasite di Bong Joon-ho
Miglior cortometraggio: Pile Poil di Lauriane Escaffre e Yvonnick Muller
Miglior cortometraggio d’animazione: La nuit des sacs plastiques di Gabriel Harel
César del pubblico: I miserabili di Ladj Ly