Anche il Museo Tattile Omero diventa visitabile online

Il Museo Tattile Omero aderisce alla campagna “La cultura non si ferma”, promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo con lo scopo di aggregare e far crescere l’offerta del patrimonio culturale fruibile da casa con un filmato disponibile sul canale youTube del Ministero, con l’hashtag #iorestoacasa.

Il Museo Tattile di Omero, situato nella settecentesca Mole Vanvitelliana di Ancona, unico in Italia nel suo genere, ospita opere scultoree che spaziano dal periodo classico al primo Novecento passando per l’arte etrusca, romana, romanica e gotica, per il rinascimento, il barocco, il neoclassicismo e termina con una ricca sezione di arte contemporanea. Il Presidente del Museo Omero, Aldo Grassini, illustra nel video come l’istituto, in questo periodo di chiusura, cercherà di restare vicino al suo pubblico nell’attesa che possa presto tornare a toccare le opere della collezione. Sono diverse le iniziative messe in campo sul sito e su i social del Museo: la prima dal titolo Spiega un’opera al giorno, un funzionario dei servizi educativi, quotidianamente, racconta i dettagli e i particolari relativi ad un’opera della collezione. Nei giorni scorsi sono state illustrate la Ragazza con il pappagallo di Aron Demetz, la Fuga in Egitto di Arturo Martini e Lui e Lei di Giuliano Vangi. E ancora sono stati pubblicati sul sito del museo due video “Facce d’artista” e “Linda e il solletico”, quest’ultimo ispirato alla scultura Mater Amabilis di Valeriano Trubbiani, interamente dedicato ai bambini e infine è nata la prima playlist omerica su Spotify, in cui si è giocato a collegare canzoni famose alle opere del museo.

In questo periodo in cui musei, parchi archeologici, biblioteche, archivi, teatri, cinema sono chiusi a causa dell’emergenza coronavirus, il Mibact, attraverso un impegno corale di tutti i propri istituti, mostra così non solo ciò che è abitualmente accessibile al pubblico, ma anche il dietro le quinte dei beni culturali con le numerose professionalità che si occupano di didattica, conservazione, tutela, valorizzazione. Attraverso il sito e i propri profili social facebook, instagram e twitter il Ministero rilancia le numerose iniziative digitali in atto. Sulla pagina La cultura non si ferma https://www.beniculturali.it/laculturanonsiferma, in continuo aggiornamento, sono già presenti diverse contributi dei luoghi della cultura italiani.

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