di Giuseppe Messina
MARIA MAZZOTTA, con il nuovo album “Amoreamaro”, esprime un’intensa e appassionata riflessione – da un punto di vista femminile – sui vari volti dell’amore: da quello grande, disperato e tenerissimo a quello malato, possessivo e abusato.
Con “Canzoniere Grecanico Salentino”, Mazzotta conferma le sue foto di una delle voci più apprezzate del panorama della world music europea.Dieci brani in “Amoreamaro” , di cui due inediti, che attraversano senza timore tutte le emozioni che questo sentimento può suscitare, trovando nel canto – come da tradizione popolare – la catarsi, la consolazione, la forza e la “cura”.
Si va dagli stornelli ai brani di tradizione arrangiati nuovamente e arricchiti con nuove sonorità e parole, sino alle pietre miliari che hanno lastricato la strada della grande canzone Italiana come “Lu pisci Spada” di Domenico Modugno, “Tu non mi piaci più” portata al successo da Gabriella Ferri e “Rosa canta e cunta” della grande cantautrice siciliana Rosa Balistreri.
Il cuore del disco, però, si trova nei due inediti in lingua salentina: “Nu me lassare”, una dolorosa ballata d’amore, un’invocazione a chi non c’è più, e la canzone che da il titolo all’album “Amoreamaro”, una pizzica, tradizionalmente ritmo risanatore per le “tarantolate”, che idealmente si prefigge di guarire un mondo malato.