E’ arrivato il nuovo DPCM voluto dal Governo, con il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte che ha deciso di intervenire con un altro provvedimento restrittivo che, dopo diversi scontri con le Regioni, è stato firmato nella notte di domenica 25 ottobre e presentato alle 13:30 dallo stesso Conte. Entrerà in vigore da domani 26 ottobre 2020, fino al 24 novembre. Vediamo di seguito cosa prevede:
Bar e ristoranti chiusi dalle 18
Secondo il testo del nuovo DPCM, “le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00 di tutti i giorni, anche festivi; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi”. Un anticipo sull’orario massimo di chiusura di ben sei ore rispetto a quanto previsto nell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, una decisione che ha l’obiettivo di scongiurare con maggiore forza i rischi nati dagli assembramenti in fascia oraria serale, soprattutto tra i più giovani. Rimane consentita la ristorazione da asporto entro la mezzanotte, ribadendo il divieto di consumare nelle vicinanze del locale; confermati anche, se nel rispetto delle regole igienico-sanitarie, i servizi di consegna a domicilio. Dalle 18 non sarà più possibile il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.
Scuola, aumenta al 75% la didattica a distanza
Viene scongiurata l’eventualità di una chiusura totale delle scuole. Il nuovo DPCM va tuttavia ad istituzionalizzare una didattica a distanza pari almeno al 75% per le scuole superiori, mentre per tutte le altre (asili nido, scuola materna, elementari e scuole medie) prosegue la didattica in presenza. Le Università predispongono, in base all’andamento del quadro epidemiologico, piani di organizzazione della didattica e delle attività curriciolari in presenza e a distanza, in funzione delle esigenze formative.
Chiusura dalle 21 di alcune piazze
Il Premier Conte si trova nella situazione di limitare, per quanto possibile, assembramenti e luoghi di incontro in occasione dei quali il virus si diffonde con maggior facilità. Ed è proprio durante la sera, in occasione di incontri tra amici e conoscenti, che i giovani potrebbero abbassare la guardia. Così, nel testo del nuovo DPCM si legge come “delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”.
Palestre e piscine chiuse
Tramite il nuovo DPCM il Governo, impone anche la chiusura totale di palestre e piscine, insieme a “centri natatori, centri benessere, centri termali e stazioni sciistiche”. La decisione, tuttavia, non è da leggere come una chiusura totale allo sport da parte di Palazzo Chigi. Infatti, se svolta presso centri e circoli sportivi nel rispetto delle norme igienico-sanitarie all’aperto, l’attività sportiva rimane consentita. Sarà ancora concesso ai cittadini di svolgere attività sportiva all’aperto. Parchi e aree attrezzate, a meno di altre restrizioni decretate dalle Regioni, resteranno aperti. Dal nuovo Dpcm si legge che “è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti”. Rimane vietato lo sport di contatto e l’attività sportiva dilettantistica di base.
Chiusi teatri, cinema, casinò e sale giochi
All’interno del nuovo DPCM vengono sospese anche “le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto”.
Spostamenti limitati
Sul testo del nuovo DPCM si legge che “è fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.
Feste
Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civile e religiose. Per le abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenze.
Luoghi di culto e museo
L’accesso ai luoghi di culto, musei, istituti e luoghi della cultura è permesso seguendo i protocolli e linee guida per evitare gli assembramenti e mantenere il distanziamento. Le funzioni religiose si svolgeranno nel rispetto dei protocolli sottoscritti.
Attività commerciali
Le attività commerciali al dettaglio si svolgono a condizione che sia assicurata la distanza interpersonale, gli ingressi vengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario dell’acquisto dei beni.
Servizi alla persona
Le attività inerenti ai servizi alla persona sono consentite a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento con l’andamento della situazione epidemiologica.