Scuffia col Roccella a Palermo. Stagione 2019-2020

Un pò per gioco, un pò perchè siamo un pò tutti direttori sportivi, crediamo opportuno segnalare qualche profilo di buon livello per la categoria che possa fare al caso del nostro amato Palermo.Oggi vogliamo soffermarci sul ruolo del portiere.
Puntiamo le nostre attenzioni su un giocatore affidabile, attento, vero e proprio uomo spogliatoio, esperto che non solo potrebbe benissimo interpretare il ruolo di vice Pelagotti, ma anche cercare di conquistare il posto da titolare.

Parliamo di Tommaso Scuffia, nato a Macerata il 12 Dicembre 1991, ben 198 centimetri di altezza. Pilastro fondamentale delle salvezze del Roccella dove ha militato nelle ultime tre stagioni sportive, collezionando ben 91 presenze (e 27 clean sheet) nel campionato di Serie D. Prima di trasferirsi in amaranto, Tommaso Scuffia ha totalizzato 70 presenze in Serie C a difesa dei pali di Melfi, Catanzaro, Lecce ed Ancona. Vanta anche una breve parentesi nel Rimini Calcio essendo stato uno dei protagonisti della risalita dei biancorossi in Serie C. L’estremo difensore marchigiano è cresciuto inizialmente nella Maceratese per poi trasferirsi nel settore giovanile della Fiorentina ACF dove ha svolto tutta la trafila che lo ha portato alla convocazione in prima squadra, allora guidata dal tecnico Sinisa Mihajlovic. Era uno dei tanti buoni prodotti sfornati dalla Fiorentina Primavera.
Tommaso Scuffia ha fatto parte dell’importante blocco di portieri insieme a Lezzerini e Seculin. Arriva nella Primavera Viola nel 2009, per poi essere aggregato nei ritiri estivi in Prima Squadra.
Durante il periodo alla viola, Scuffia riceve anche la chiamata in azzurro dal tecnico Massimo Piscedda collezionando due presenze con l’Italia U-19 contro Romania e Danimarca. Il percorso toscano di Scuffia dura circa un anno e mezzo, poi la carriera lo allontana un po’ dai riflettori e lo trascina in realtà meno popolari.
Ultima squadra in ordine di tempo il San Luca, guidata dall’ex giocatore Ciccio Cozza, alla quale Tommaso è legato contrattualmente fino al 30 giugno.
Oggi il buon Tommaso spera ancora in una chiamata particolare, in una piazza di livello, non senza pensare ancora ad una risalita: “Una speranza c’è sempre, anche se ormai alla mia età è difficile ribaltare la carriera” .
Perché non Palermo caro Tommaso?
Potrebbe essere la ciliegina finale sulla torta di una carriera valida e, al di la delle categorie, sempre meritevole.
Dirigenza di viale del fante, perché non farci più di un pensiero?