Sono stati i ragazzi speciali del corso di giornalismo on line Formatemp ad intervistare il sindaco di Belmonte Mezzagno, Salvatore Pizzo. Gli sono state poste domande sul suo percorso politico e sulle mansioni derivanti dal suo ruolo.
Magaly Gomes Fortes: Quali sono i compiti di un sindaco?
“Un sindaco rispetta la comunità che governa, rappresenta un’autorità in ambito amministrativo, sanitario e di rappresentanza. E’ il primo cittadino”.
Fabiola Santangelo: Da quando è stato eletto sindaco cosa ha fatto per il paese? E cosa ha intenzione di fare in fututro?
“Quando sono arrivato in Comune c’erano tanti debiti da saldare. Abbiamo cercato di far capire ai cittadini l’importanza di pagare le tasse. Stiamo lavorando molto sul fronte della sicurezza. Ci sono fondi per 5 milioni per risolvere il rischio idrogeologico, per realizzare un nuovo pozzo e risolvere finalmente il problema della mancanza dell’acqua”.
Gabriele Guardì: Come va la raccolta differenziata?
“Nell’ultimo anno abbiamo raggiunto buone percentuali, tali da far definire Belmonte Mezzagno un comune virtuoso. Abbiamo raggiunto la soglia del 65 per cento di raccolta differenziata. Bisogna concentrarsi ora sul rispetto dell’ambiente soprattutto nelle strade e nelle aree pubbliche. I vigili urbani multeranno chi non rispetterà le regole di buona e civile educazione ma non vi saranno sanzioni pecuniarie quanto piuttosto l’obbligo di impegnarli in servizi e opere sociali”.
Gioacchino Castagna: I punti luce non funzionanti a Belmonte quando saranno riparati?
“L’illuminazione è funzionante su tutto il territorio, a parte le campagne e qualche contrada. Vi sono fondi per un milione di euro per rinnovare comunque tutta la rete di illuminazione I punti luce non funzionanti nella parte bassa del Comune dipendono da un guasto alla cabina che sarà presto riparato”.
Giuseppe Milazzo: Belmonte Mezzagno è un comune a misura di disabile?
“Non molto in realtà perché non c’è mai stata una sensibilità in tal senso. Io vengo dal mondo del volontariato e so che si potrebbe fare molto di più. Potremmo pensare a progetti partecipativi così da rendere il nostro territorio a misura di tutti, all’insegna dell’integrazione e dell’inclusione. Si possono presentare progetti per il 2022 ma prima bisogna fare attività esplorative per cercare di capire come agire e su quali fronti intervenire”.
Inuccio Salerno: Prima di diventare sindaco cosa faceva? Cosa diceva di voler diventare quando era piccolo?
“Volevo fare esattamente quello che sto facendo. Ho studiato per diventare un fisioterapista ma il mio desiderio era quello di fare il sindaco. Essere sindaco significa essere a servizio degli altri. Non pensavo, in realtà, fosse così difficile ma non me ne sono pentito perché mi ha permesso di crescere. Mi auguro che dopo di me arrivino giovani con tanta voglia di fare. C’è bisogno di rinnovamento”.
Stefano Barrale: Quest’anno a settembre si farà la festa patronale del Paese?
“Da qualche anno la pandemia ha posto grandi limitazioni. A queste si aggiungono anche le difficoltà economiche. Sarà celebrato solo l’aspetto religioso con una Messa solenne. Niente processione per evitare assembramenti e niente festeggiamenti ludici”.