Contro il Monterosi, ultimo in classifica, il Palermo ha la necessità di fare punti. La vittoria in casa rosanero manca da quattro giornate e la distanza di cinque lunghezze dal Bari, comincia a preoccupare Mister Filippi che durante la conferenza stampa della vigilia ha sottolineato l’importanza di fare risultato per evitare di incorrere in qualche rischio di troppo.

“Occorre – ha spiegato – più incisività e cattiveria negli ultimi metri”.

Modulo 3-4-2-1 con Pelagotti in porta; Buttaro – Marconi e Perrotta in difesa; Valente – De Rose -Dall’Oglio e Giron a centrocampo; Luperini e Fella alle spalle dell’unica punta Brunori.

Primi minuti di gioco con il Monterosi molto propositivo in avanti, il Palermo difende e cerca di ripartire in contropiede, ma la squadra laziale pressa i portatori di palla e non concede spazi per le ripartenze ai giocatori rosanero.

Il Monterosi fa la partita, ma è il Palermo che al 22’ trova la rete del vantaggio con Brunori che raccoglie in area il cross perfetto di Dall’Oglio e di testa mette il pallone dentro, alle spalle di Borghetto.

Dopo la rete di Matteo Brunori, il Palermo sembra scuotersi e comincia a macinare gioco in avanti. I ritmi della gara si abbassano, il Monterosi prova ad affacciarsi dalle parti di Pelagotti, ma non trova varchi e subisce le ripartenze della squadra rosanero.

Al 37’ occasione per il Monterosi con Parlati che nell’area piccola di rigore sta per ricevere palla, ma viene anticipato di un soffio da Giron.

Chiude in attacco il Monterosi che al 44’ batte un calcio d’angolo, nulla di fatto e dopo un minuto di recupero, l’arbitro manda le due squadre negli spogliatoi.

Inizio di ripresa con il Monterosi che si riversa subito in avanti alla ricerca del pareggio. Palermo molto distratto ed evanescente. Al 49’ grande gol di Cancellieri che dal limite dell’area calcia la palla sul palo lontano, spiazza Pelagotti e mette a segno la rete del pari. 1 a 1 e tutto da rifare per la squadra di Filippi che mostra meno convinzione e poche idee rispetto agli avversari.

Il Palermo prova a reagire, soprattutto con Brunori, il più propositivo della compagine rosanero, ma l’azione offensiva del Palermo è disorganizzata e poco lucida. Per il Monterosi non è difficile contenere e ripartire. Laziali più pericolosi e sicuramente più reattivi degli avversari.

Al 59’ doppio cambio per Filippi, fuori Luperini e Giron, dentro Almici e Odjer. Valente si sposta a sinistra, Dall’Oglio sulla trequarti. Al 66’ Floriano sostituisce Fella, oggi completamente impalpabile.
Il Palermo sembra vagare in campo privo di idee, contro un avversario tutt’altro irresistibile, ma sicuramente più determinato a voler fare risultato.

L’ingresso di forze fresche non sortisce l’effetto desiderato, il Monterosi non corre mai veri pericoli ed in attacco è più pungente del Palermo, che manovra in modo lento e prevedibile e non riesce ad essere concreto in avanti.

Filippi prova la carta Silipo e Soleri che all’81’ prendono il posto di Dall’Oglio e Brunori. La gara non si ravviva, i minuti scivolano via tra la noia di una partita davvero brutta e l’attesa di un improbabile guizzo vincente che non arriva. Anche il Monterosi sembra pago del pareggio e tira i remi in barca, accontentandosi di tanto in tanto di qualche puntata in avanti.

L’arbitro concede 5 minuti di recupero, le due squadre cercano di limitare i danni e pensano più ad difendersi che ad attaccare. Piccolo brivido al 94’ per un tiro di Odjer che finisce alto sulla traversa, poi nulla più e il direttore di gara sancisce la fine delle ostilità.

Finisce 1 a 1 una gara che il Palermo ha giocato male, con poche idee, per altro confuse. Dopo cinque giornate di campionato la squadra di Filippi non ha ancora trovato una sua identità di gioco, né una precisa collocazione in campo dei giocatori. Gioco farraginoso, prevedibile, lezioso e che rispetto al finale di stagione dello scorso campionato si è involuto. La lentezza esasperante della manovra offensiva del Palermo restituisce l’idea di una squadra svogliata che rispetto alla prestazione vista con il Catanzaro ha fatto passi indietro. Il rendimento altalenante dei giocatori non è un buon segnale per un club che aspira a stare nelle prime posizioni di classifica. Il Palermo continua ad arrancare e faticare contro squadre che sulla carta sono di un valore tecnico inferiore. Un minitour de force attende adesso la squadra di Filippi, che deve ritrovare urgentemente idee, entusiasmo, ma soprattutto un gioco convincente e meno prevedibile prima che sia già troppo tardi.