E’ stata presentata a Palazzo Riso “Equilibri” la mostra multisensoriale e interattiva che sarà visitabile dal 17 al 30 dicembre. Un percorso alla ricerca dell’equilibrio, una mostra con percorsi accessibili a tutti, un esempio di arte moderna interattiva, ideata dall’artista scultrice Tiziana Battaglia e realizzata dal media design Francesco Catania e il fisico Davide Santini.Curatrice della mostra e del testo biografico è Sandra Tornetta. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e ipovedenti di Palermo e ha ricevuto il patrocinio dell’assessorato regionale Beni culturali e Identità siciliana e di Irifor (Formazione, ricerca e riabilitazione per la disabilità visiva). La mostra “Equilibri” si ispira al film “The Walk” con protagonista Joseph Gordon-Levitt nei panni di Philippe Petit, noto funambolo francese, che il 6 agosto 1974 compì la sua più grande impresa: la traversata delle Torri Gemelle del World Trade Center su un cavo d’acciaio senza alcuna protezione. Petit raggiunse il tetto della Torre Nord attraverso un cavo, spesso poco meno di tre centimetri, su cui camminò per oltre quarantadue metri per raggiungere la Torre Sud. Ad aiutarlo solo un’asta per l’equilibrio. Il desiderio di realizzare “Equilibri” arriva a Tiziana Battaglia nel periodo della pandemia “Abbiamo dovuto in qualche modo sopravvivere e trovare un nostro equilibrio – spiega l’artista Tiziana Battaglia –. La capacità di trovare equilibrio si ha solo quando lo si perde. E l’equilibrio si serve di altre capacità oltre alla vista. Ho pensato per questo ad un percorso di sculture tattili e ad un’esperienza sensoriale dove lo spettatore diventa protagonista con le sue emozioni”. Entusiasta di accogliere questo progetto all’interno del proprio Museo, il direttore di Palazzo Riso Luigi Biondo: “Questo progetto segue un percorso personale, di studio, di ricerca che mi ha sempre coinvolto dal punto di vista emotivo. Penso sia importante creare nei luoghi della cultura un percorso di esperienze capace di far provare forti sensazioni. L’arte del resto si vede principalmente con gli occhi del cuore”. Presente alla conferenza stampa anche l’assessore Alberto Samonà: “Questa mostra ci dà la direzione del cammino che potremmo fare, la possibilità di aprire i luoghi della cultura all’accessibilità, a coloro che possono e debbono essere fruitori e attori primari della cultura. Non a caso, questa mostra è stata voluta e organizzata insieme all’Unione italiana ciechi e ipovedenti. In alcuni luoghi le barriere architettoniche sono state abbattute, in altri ancora deve essere fatto. Intanto vi annuncio che è stata fatta la gara per l’affidamento dei lavori dell’Albergo delle Povere che dipende dal Museo Riso. Sarà una sede museale di grandi iniziative, non solo rinnovata e quindi con moderni standard di offerte culturali ma anche una sede espositiva accessibile nel pieno rispetto dell’apparato architettonico e monumentale che l’Albergo delle Povere rappresenta”. La mostra si divide in una prima parte con opere scultoree con le quali il visitatore può interagire. Alcune di esse infatti, emettono suoni, al tocco di una parte metallica. A seguire, lo spettatore entra in una “camera immersiva” e diventa protagonista con le sue sensazioni ed emozioni. Entra in contatto con ansie e paure, stupore e meraviglia, sentendosi parte di qualcosa di molto più grande e provando l’ebrezza di sentirsi liberi nel vuoto. Gli ambienti che accoglieranno i due percorsi saranno vicini ma al contempo distanti. All’interno della sala immersiva il visitatore si lascerà andare ad un’esperienza emozionale in relazione al concetto di equilibrio. Un gioco di specchi, riflessi e luci porta lo spettatore in un mondo lontano, sospeso su una passerella affacciata sull’infinito. L’idea è davvero quella di trovarsi al centro dell’universo, lontano da qualsiasi altra cosa, ma mai dalle proprie emozioni. E tutti, normodotati e diversamente abili, senza differenze o barriere, potranno accedere al percorso multisensoriale. In particolare, le persone non vedenti e ipovedenti potranno vivere questa esperienza. . “Siamo in un periodo in cui la digitalizzazione sta creando nuove possibilità per gli artisti – dicono Renzo Minincleri e Tommaso Di Gesaro presidenti rispettivamente dell’Unione Italiana ciechi e ipovedenti regionale e territoriale – Oggi gli artisti possono avvalersi delle più moderne tecniche informatiche e i non vedenti vivere di arte”.