La Commissione Tecnico Scientifica (CTS) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), nella seduta di oggi, ha definito i criteri di utilizzo del medicinale Paxlovid, farmaco antivirale orale per la cura del COVID-19 dell’azienda Pfizer.
Il farmaco aveva già avuto nel dicembre 2021 il parere favorevole della CTS per la distribuzione in emergenza e sarà disponibile dalla prima settimana di febbraio 2022. Il farmaco orale antivirale di Pfizer Paxlovid, “che nello studio registrativo si è dimostrato efficace nel ridurre dell’88% il rischio di ospedalizzazione e morte, è indicato per il trattamento di pazienti adulti con infezione recente da SARS-CoV-2 con malattia lieve-moderata che non necessitano ossigenoterapia e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di COVID-19 severa.
Il trattamento con Paxlovid deve essere iniziato entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi per 5 giorni”. Lo afferma la Commissione Tecnico Scientifica (CTS) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Le modalità per la selezione dei pazienti e per la prescrivibilità e distribuzione del farmaco, precisa Aifa, “saranno le stesse già stabilite per l’altro antivirale orale (molnupiravir)”. E’ previsto l’utilizzo di un Registro di monitoraggio, che sarà accessibile sul sito dell’Agenzia italiana del farmaco.
Nella giornata di ieri la Struttura Commissariale, d’intesa con il Ministero della Salute, ha finalizzato con la casa farmaceutica Pfizer un contratto per la fornitura di 600 mila trattamenti completi dell’antivirale Paxlovid nel corso del 2022. Lo fa sapere la struttura commissariale di Francesco Figliuolo.
La distribuzione della prima tranche del farmaco, pari a 11.200 trattamenti, avverrà nella prima settimana di febbraio e sarà distribuita alle Regioni secondo le indicazioni del Ministero della Salute e dell’Aifa. Gli ulteriori trattamenti previsti dal contratto affluiranno successivamente.