Dopo la brillante vittoria nella gara di andata per 3 a 0, il Palermo ospita domani in un Barbera nuovamente sold out la Feralpisalò. Vietato distrarsi, il largo successo nel primo round non deve fare abbassare la guardia. Troppo importante, adesso, restare concentrati sull’obiettivo finale. Grinta e determinazione dovranno essere il diktat assoluto dei giocatori rosanero, che grazie alla cura Baldini hanno saputo tirare fuori cattiveria agonistica e convinzione che ha portato il Palermo ad arrivare meritatamente ad un passo dal sogno.
Calma e concentrazione, dunque, lo sa bene Baldini, che durante la conferenza stampa della vigilia conferma di aver preparato la partita come se il Palermo avesse perso la gara d’andata
“Ogni volta che finisce la gara, dico sempre che non è finita. Non mi sono mai rilassato e non ho mai fatto rilassare la squadra. Domani ancora di più perché sappiamo che siamo ad un passo dalla finale. Preferisco comunque sapere che gli avversari non hanno nulla da perdere e possono fare la loro partita e partire da un 1-2 o dallo 0-3. Se siamo sempre gli stessi e ci applichiamo come abbiamo sempre fatto, mettendoci la stessa voglia di vincere, la stessa fame, tre gol di vantaggio sono tanti. Sappiamo che nella mente possono succedere tante cose, come rilassarsi pensando che l’avversario non possa farci male. Per questo abbiamo lavorato come se avessimo perso la partita dell’andata. Sono, dunque, fiducioso perché vedo i giocatori del Palermo concentrati e attenti. Sanno che giocare davanti a 35.000 persone in questa categoria non è una cosa di tutti i giorni e che dobbiamo dare delle soddisfazioni anche a questa gente. Ormai siamo alla fine e dobbiamo stare concentrati fino all’ultimo. Abbiamo sempre lavorato pensando che siamo noi a dover ribaltare il risultato. La Feralpisalò verrà qua e non avrà nulla da perdere, ma anche noi possiamo giocare liberi mentalmente e possiamo far loro del male. Abbiamo la consapevolezza di esserci già riusciti in casa loro. Sappiamo benissimo che dobbiamo fare le stesse cose che abbiamo fatto all’andata, ma senza pensare che la gara sia scontata e che gli avversari possano darci dei vantaggi o che al primo errore dobbiamo romperci la testa. Ci saranno 35.000 persone che ci spingeranno e che questa spinta fino ad ora ci ha aiutato moltissimo e domani sera dobbiamo gratificarli con una prestazione come quella fatta a Salò.”
Accardi, Floriano e gestione diffidati
“Cerchiamo di gestire Accardi e Floriano. Vista la partita d’andata andranno in panchina, contiamo di recuperarli perché sono importanti nel proseguimento del torneo. Sto riflettendo sulla possibilità di far giocare dal primo minuto Soleri al posto di Floriano. Devo ponderare bene senza farmi prendere dalla emotività, ma andando ad analizzare i dati che mi fornisce il campo su cosa possiamo fare e come migliorare se gioca l’uno o l’altro. Devo analizzare benissimo anche in base alle caratteristiche degli avversari. Per quanto riguarda la gestione dei giocatori, noi a Salò avevamo un giorno in meno di riposo, ma i giocatori hanno fatto una grande prestazione. I play off sono un torneo, non è il campionato. Ormai siamo agli sgoccioli. La forza interiore che si ha sapendo che l’obiettivo è vicino annulla la fatica. Se non si ha un problema muscolare, ma solo stanchezza, si recupera velocemente. In questo momento i ragazzi si curano, stanno attenti a dormire, al cibo, curano tutti i particolari che magari durante la stagione è difficile da fare perché si vede l’obiettivo a lungo tempo. Si prende così un caffè in più, si dorme meno, si mangia un dolce in più. Ma adesso nessuno lo fa, per questo i tempi di recupero si sono abbreviati. Hanno l’obiettivo vicino e va bene rinunciare a qualcosa pur di raggiungere un sogno. Per quanto riguarda i diffidati farò come la partita di Bari. Se la gara si mette bene e per loro sarà quasi impossibile raggiungerci, a quel punto tutelerò i diffidati per evitare che possano prendere una banalissima ammonizione.
Questa squadra ha capito che non deve giocare per il risultato, ma per la prestazione. Dobbiamo cercare di fare le cose giuste senza farci condizionare, sia nel bene che nel male. Dobbiamo rimanere concentrati, lucidi e fare le cose con una certa logica, avere delle idee. Quando si scende in campo bisogna avere l’idea di come risolvere le situazioni, poi ci si mette il cuore, la passione e tutto. Ma senza idee diventa difficile ottenere il massimo. Ho sempre detto ai ragazzi che il destino è dalla nostra parte. Lo ha dimostrato il sorteggio. Giocare il ritorno al Barbera è un grande vantaggio, è come aver fatto più punti degli avversari. Sappiamo che comunque resta un vantaggio nella carta. La storia dice anche che il fattore campo può aiutare, non sempre, ma il più delle volte è così e questo ci fa piacere.