Sono passati 15 anni da quel 12 luglio 2007 in cui Filippo Salvi è morto per senso del dovere. Maresciallo ordinario della Sezione Anticrimine di Palermo, era a Bagheria per un servizio di natura investigativa. È precipitato in un burrone sul monte Catalfano, nella zona di Aspra, per cause ancora non del tutto chiare. Aveva 36 anni quando se n’è andato, e per i carabinieri del Ros era “Ram”, soprannome affibbiato per la sua vasta preparazione nel settore dell’informatica. Era stato anche nel pool del Capitano Ultimo, noto per aver catturato Totò Riina.
Lo scorso anno è stata installata in suo onore una bandiera tricolore a Monte Catalfano, ad Aspra, proprio nel punto in cui ha trovato la morte. E in paese c’è una piazza a lui dedicata, con tantissime iniziative di ricordo promosse dal gestore del Museo dell’Acciuga di Aspra, Michelangelo Balistreri. Oggi il primo cittadino di Sestrina intervenuto durante la commemorazione della Strage di Via D’Amelio a Ficarazzi, ha comunicato che giorno 30 luglio 2022 anche Botta di Sedrina gli dedicherà una piazza, dopo una messa in suffragio alle 10 nella chiesa parrocchiale della frazione, sarà scoperta e benedetta la targa con l’iscrizione.
Ecco la breve intervista che il sindaco Sedrina Stefano Micheli ha rilasciato a Carmelo Pantano durante la sua visita a Ficarazzi.