Nel posticipo della decima giornata del campionato di Serie BKT 2022-2023 tra Palermo e Cittadella, l’imperativo per i Rosanero è vincere. La squadra di Corini scivolata in piena zona retrocessione dopo le gare giocate nella giornata di ieri, non vince dallo scorso 9 settembre. Un successo consentirebbe non solo di scavalcare i veneti, ma soprattutto di riacquistare serenità e fiducia nei propri mezzi.

Corini ripropone il modulo 4-3-3 e manda in campo Pigliacelli tra i pali; Buttaro – Nedelcearu – Marconi e Mateju in difesa; Segre – Gomes e Broh a centrocampo; Elia – Brunori e Di Mariano tridente d’attacco.

Parte bene il Palermo, subito in avanti. Nel giro di pochi minuti conquista due calci di punizione ed un calcio d’angolo. Il Cittadella riesce a contenere le incursioni in attacco dei Rosanero ed a ripartire in contropiede. La gara è equilibrata e combattuta con qualche fallo di troppo da parte dei giocatori del Cittadella non ravvisato dall’arbitro. Con il passare dei minuti la manovra del Palermo diventa poco fluida, i diversi e soliti errori in fase di passaggio palla da parte dei giocatori rosanero rendono le azioni in attacco prevedibili e di facile intercetto da parte del Cittadella. Troppo isolato Brunori che non riesce a ricevere palloni giocabili.

Due i minuti concessi dall’arbitro, chiude in avanti il Cittadella e sul punteggio di 0 a 0 termina uno scialbo primo tempo.

Ad inizio di ripresa Corini sostituisce Marconi con Devetak che va sulla fascia sinistra. Al primo minuto tiro pericoloso da fuori area da parte di Segre che finisce di poco alto sopra la traversa.

Rispetto alla prima frazione di gioco il Palermo è più propositivo, ma ancora impreciso nei passaggi palla che favoriscono le ripartenze del Cittadella, soprattutto con Embalo.  Al 60’ Elia è costretto a lasciare il campo per infortunio, al suo posto entra Valente che un minuto dopo sfiora il gol su assist Di Mariano. Kastrati si getta sul pallone e salva la sua porta.

Intensifica la manovra in attacco il Palermo, sfortuna ed imprecisione sotto porta negano ai Rosanero di passare in vantaggio, ma la gara è aperta. Al 72’ su calcio di punizione dal limite conquistato da Di Mariano, clamorosa traversa colpita da Valente. Al 74’ entra Vido ed esce Segre, Corini passa al modulo 4-2-3-1.

Il Palermo prova a spingere il piede sull’acceleratore, esponendosi inevitabilmente ai contropiedi del Cittadella che sembra comunque volersi accontentare del pareggio. All’82 doppio cambio per Corini: dentro Saric e Floriano escono Di Mariano e Gomes. Espulso all’88 il Ds rosanero Rinaudo per proteste. Cinque i minuti di recupero concessi dall’arbitro. Nei minuti finali si combatte furiosamente con continui ribaltamenti di fronte, ma c’è troppa imprecisione da parte dei giocatori del Palermo che crea molto, ma non riesce a finalizzare l’ultimo passaggio e subisce il contropiede degli avversari.

Al 93’ conquista un calcio d’angolo il Cittadella che tiene così lontano i Rosanero dalla propria area e riesce alla fine a conquistare un pari che serve solo ai Veneti e che certifica invece la crisi profonda del Palermo che non sa più vincere. Con la vittoria odierna del Pisa i Rosa sprofondano al penultimo posto in classifica in piena zona retrocessione.

Esce tra i fischi assordanti del Barbera il Palermo che nel primo tempo ha costruito davvero molto poco e che solo nel finale del secondo tempo, soprattutto dopo l’ingresso di Valente e di Vido, ha cercato di essere più pungente in avanti. Attacco sterile e passaggi sbagliati che hanno permesso ad un modestissimo Cittadella, peraltro rimaneggiato, di uscire dallo Stadio con un prezioso punto che gli consente di restare al 13° posto in classifica. È notte fonda invece per il Palermo, che non ha ancora un gioco, una identità e che adesso rischia davvero di restare impantanato nei bassifondi della classifica.

Gettate al vento le due gare al Barbera, solo due i punti conquistati, i giocatori escono ridimensionati da due partite che raccontano di una squadra in difficoltà perenne, scollata nei vari reparti e che si affida solo alla buona volontà ed al talento dei singoli per cercare di costruire qualcosa di valido sul piano tecnico-tattico.

Davvero troppo poco per un Palermo che aveva miracolosamente conquistata la serie B e riacceso l’entusiasmo dei tifosi, che oggi sono smarriti e confusi come come lo sono i giocatori ed il Mister che dopo dieci giornate non è ancora riuscito a dare una mentalità vincente ai suoi calciatori, né un schema di gioco valido. Piano piano si sta spegnendo anche la verve di Brunori, anche oggi apparso un predicatore nel deserto. Occorre una seria ed attenta riflessione da parte della Società, mentre il Palermo ristagna, le dirette avversarie hanno iniziato a correre ed il tempo è il peggior nemico di questa squadra che ha perso la bussola e soprattutto convinzione.

Tabellino

PALERMO (4-3-3): 22 Pigliacelli; 25 Buttaro, 18 Nedelcearu, 15 Marconi, 37 Mateju; 8 Segre, 5 Gomes, 14 Broh; 77 Elia, 9 Brunori (C.), 10 Di Mariano. 

A disposizione: 12 Massolo, 4 Accardi, 7 Floriano, 16 Stulac, 19 Vido, 21 Damiani, 27 Soleri, 28 Saric, 30 Valente, 34 Devetak, 48 Bettella, 79 Lancini.

Allenatore: Eugenio Corini.

CITTADELLA (4-2-3-1): 36 Kastrati; 84 Cassandro, 2 Perticone, 6 Visentin, 16 Vita; 20 Carriero, 26 Pavan; 30 Lores Varela, 10 Antonucci, 7 Embalo; 9 Tounkara

A disposizione: 77 Maniero, 5 Del Fabro, 8 Mazzocco, 11 Beretta, 15 Frare, 17 Donnarumma, 18 Mattioli, 19 Ciriello, 29 Mastrantonio, 99 Magrassi.

Allenatore: Edoardo Gorini.

Arbitro: Giua (Olbia)

Assistenti: Mokhtar (Lecco) – Fiore (Barletta)

Quarto Uomo: Di Cicco (Lanciano)

Var: Minelli (Varese)

Avar: Bottegoni (Terni)

Ammoniti: 4’ Cassandro – 10’ Elia – 28’ Gomes – 68’ Tounkara – 71’ Pavan – 78’ Perticone

Totale spettatori: Abbonamenti: 11465 – Biglietti: 6564 – Totale titoli emessi: 18029