Sabato sera presso il teatro Marcello Perracchio a Ragusa, è stato portato in scena la grande opera pirandelliana “Sei personaggi in cerca d’autore” dalla Compagnia Godot, la compagnia teatrale nota per la bravura e la professionalità in ogni spettacolo portato sui palchi veri o naturalistici, come i gradini del parco del Castello di Donnafugata.

Questa volta la Compagnia Godot, ormai divenuta punto di riferimenti per il settore teatrale ragusano, ha portato in scena uno spettacolo considerato una delle opere più famose di Pirandello e forse la più drammatica, ovvero “Sei personaggi in carca d’autore”. Un plauso innanzitutto ai capisaldi della Compagnia Godot, Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso, e ai “piccoli apprendisti”, ovvero i numerosi giovani che li affiancano nelle loro opere, potendoli considerare attori a tutti gli effetti per la grande capacità di cimentarsi in opere teatrali molto impegnative.

A fine spettacolo Federica Bisegna, attrice e pilastro fondamentale della Compagni Godot e Vittorio Bonaccorso, attore e padre della Compagnia Godot hanno così commentato:

Federica Bisegna: “La domanda che spesso si sente in questa opera è: realtà o finzione? E io rispondo che si tratta di realtà nella massima finzione, anche se in questo preciso spettacolo mi sento più personaggio.
Uno spettacolo, che dura quasi 2 ore, di tensione drammatica, sempre crescente ma la difficoltà di questi personaggi e in particolare del mio personaggio, ovvero la madre, è che Pirandello parla di un momento eterno. I personaggi sono fissati in un momento del loro essere personaggio, ed è sempre quello, e si ripeterà in eterno, in quanto non trovano uno sviluppo. Il tema della madre è uno solo, il dolore, e tenere questa maschera di dolore, vero, è stato molto faticoso.
Per poter interpretare al meglio questo personaggio ho dovuto trovare in me un sentire, un pianto vero ed autentico. Pirandello fa veramente impazzire, ma è straordinario. Dopo Pirandello, cambiamo decisamente registro, adesso Natale è alle porte e ci saranno tanti altri spettacoli e momenti di gioia e divertimento”.

Qui di seguito l’intervista all’Attrice Federica Bisegna

Vittorio Bonaccorso: “Pirandello scava nell’animo umano e stravolge i canoni del teatro classico ed inventa quello che poi nel cinema viene chiamato Inception, ovvero il mood in cui il sogno è realtà e realtà è sogno, Pirandello aveva già inventato questo stile nel 1921.
E’ un testo che trasporta gli attori in un’altra dimensione, ovvero quello di fare questo mestiere. Pirandello ci porta a farci delle domande, ovvero come si fa a fare l’attore, come si fa a stare sul palco. Sei personaggi in cerca di autore non è un testo, bensì un trattato di filosofia, come sono tutti i testi di Pirandello, come ad esempio I Giganti della Montagna. Interpretare il mio personaggio in questa grande opera è stato complicato, come lo è stato per altri personaggi che ho avuto il piacere di interpretare, come Edipo e Cotrone, personaggi con un’ansia continua e ti sfiniscono”.

Qui di seguito l’intervista all’Attore Vittorio Bonaccorso