E’ tempo di bilanci per il cinema con particolare riferimento alle sale cinematografiche, il 2022 si chiude con un evidente segno negativo.
“Secondo i dati riportati da Ueci (Unione Esercenti Cinematografici Italiani) -51% delle presenze rispetto alla media del triennio 2017\2019 testimoniano la flessibilità verso il basso delle presenze in sala – dichiara Filippo Virzì, Segretario regionale dell’Ugl creativi in Sicilia (nella foto) – nel 2022 sempre più sale hanno chiuso per impossibilità a sostenere adesso anche il caro energia per i costi di gestione sempre più alti, senza considerare i danni già provocati nel biennio precedente dall’era pandemica”.
“Le scelte non risolutive del precedente Ministro della Cultura – spiega Virzì – ci portano adesso a sperare in un cambio di marcia con la Premier Meloni e il Ministro Sangiuliano, ribadiamo la necessità di creare una normativa sulle “Finestre di Sfruttamento” sul modello francese le quali stanno ridando vitalità all’intera filiera cinematografica d’oltralpe con un innovativo piano industriale indispensabile per la ripresa delle sale cinematografiche”.
“Le sale e gli esercenti – conclude – garantiscono la sopravvivenza di quel luogo magico che è il cinema quale posto di aggregazione sociale non paragonabile alle piattaforme on demand, troppi cinema sono da quel che abbiamo riscontrato in Sicilia in vendita o in via di chiusura con pesanti ripercussioni occupazionali non possiamo distruggere questo patrimonio nazionale che va tutelato in quanto il ruolo sociale e culturale risulta a mio avviso di fondamentale importanza per la Sicilia e per l’Italia”.