Italian actor Roberto Benigni on stage during the 73rd Sanremo Italian Song Festival, in Sanremo, Italy, 07 February 2023. The music festival will run from 07 to 11 February 2023. ANSA/ETTORE FERRARI

Un inno alla Costituzione, “la più bella che si potesse immaginare”, alla libertà, ideale prezioso e mai scontato, e alla pace. Roberto Benigni torna a Sanremo per rendere omaggio ai 75 anni della Costituzione: l’occasione è straordinaria, in sala – in un posto d’onore – c’è anche Sergio Mattarella, primo capo dello Stato ad assistere al festival, con la figlia Laura. E il premio Oscar emoziona e coinvolge anche lui: il presidente ride, applaude, si porta due volte la mano sul cuore quando l’attore e regista cita il padre Bernardo tra i padri costituenti. Abile come sempre nel mescolare i registri, Benigni inizia raccontando la sua emozione: “Mi batte il cuore, è davvero un’edizione speciale del festival, è tutto nuovo, anche l’Ariston, la scenografia è meravigliosa, ci sono tanti debuttanti. E poi c’è una grande novità, per la prima volta il presidente della Repubblica”. Nel cuore di Benigni c’è anche l’articolo 21, “il mio preferito e il più importante: il pilastro di tutte le libertà dell’uomo”. “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero”, recita. “Un linguaggio semplice che sembra scritto da un bambino, di una forza e bellezza che si rimane stupiti. Ma se l’hanno scritto ce ne era bisogno, perché durante il ventennio fascista non si poteva pensare liberamente”. E ancora: “In Paesi molto vicini a noi gli oppositori vengono carcerati e incatenati, solo perché mostrano il volto o i capelli, o perché ballano e cantano. Quanto è meraviglioso e straordinario che in Italia tutti abbiano diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero. Ce lo dobbiamo ricordare. La cosa migliore per il futuro è ricordarsi di avere il passato bene presente”. L’ultima pagina della Costituzione è rimasta bianca: “A noi i padri costituenti hanno lasciato una sola cosa da fare, far diventare questo sogno realtà”, conclude Benigni, premiato dalla standing ovation finale.