Oltre 32.000 tifosi del Palermo presenti al Barbera per l’ultima gara della stagione. Un colpo d’occhio davvero spettacolare, con gli spalti quasi tutti esauriti e colorati di rosanero. Poco più di novanta minuti di gioco che decideranno l’immediato futuro di Palermo e Brescia. L’imperativo è vincere, per i Rosanero è in ballo la qualificazione ai Playoff, alle Rondinelle è sufficiente un pareggio per accedere ai playout.

Gara sicuramente particolare per il tecnico rosanero Eugenio Corini che ripropone il modulo 3-5-2 e manda in campo Pigliacelli tra i pali; Mateju – Neldecerau – Bettella in difesa; Buttaro – Segre – Gomes – Verre e Sala a centrocampo; Tutino e Brunori coppia d’attacco.

Partenza sprint del Palermo che al quarto minuto di gioco va in vantaggio con il suo capitano Matteo Brunori servito in area da Tutino. Grande gol del n. 9 rosanero che controlla bene la palla e con un destro micidiale la piazza sotto l’incrocio dei pali.

Subito dopo il gol si scatena una bagarre tra il settore ospiti e la curva sud superiore con lancio di fumogeni. Divelti anche i seggiolini che i tifosi bresciani lanciano alla volta dei supporters rosanero.

Intanto in campo il Brescia prova a reagire, ma non riesce a trovare spazi in avanti, riparte il Palermo in contropiede. Al 20’ fallo cattivo su Brunori l’arbitro non ferma il gioco, facendo proseguire l’azione offensiva del Brescia che arriva al tiro in area e lamenta un calcio di rigore per un presunto fallo di Nedelcerau che il direttore di gara ritiene involontario.

Al 41’ raddoppio del Palermo. Ripartenza veloce dei Rosanero con Gomes che scambia con Brunori che mette al centro uno splendido assist per Gennaro Tutino che di sinistro batte Andrenacci. Dopo la rete, Tutino si toglie la maglia e viene ammonito.

Quattro i minuti di recupero concessi dall’arbitro, al 49’ Tutino segna la terza rete che viene annullata per fuorigioco segnalato dal guardalinee. Si chiude il primo tempo sul punteggio di 2 a 0 in favore del Palermo.

Inizio di ripresa con il Brescia in avanti che al 47’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, trova la rete con Aye, annullata per netto fuorigioco.

Ma il Brescia insiste e riesce ad accorciare le distanze al 55’ con Rodriguez servito da Bjorkengren, ripartito velocemente in contropiede con la difesa rosanero totalmente in bambola.  

Pareggio del Brescia al 57’ con Aye grazie ad una dormita generale del Palermo, entrato in campo con un atteggiamento totalmente diverso rispetto al primo tempo.

Cambia l’inerzia del gioco, il Brescia attacca a testa bassa alla ricerca del gol della vittoria, il Palermo fatica a riordinare le idee e ad organizzarsi. Al 66’ Corini manda in campo Soleri e Valente al posto di Tutino e Buttaro. Ma è il Brescia a rendersi più pericoloso, con ripartenze fulminee e micidiali.

Al 72’ esce Segre ed entra Saric. Ma non cambia il leit motiv di un secondo tempo che vede le Rondinelle giocare meglio dei Rosanero che hanno lasciato nello spogliatoio la grinta e la determinazione messe in campo nella prima frazione di gioco. Al 79’ altri due cambi per il Palermo, entrano Broh e Vido, escono Verre e Gomes.

Sette i minuti di recupero concessi dall’arbitro, ma la gara termina sul punteggio di 2 a 2 che non salva il Brescia che dovrà disputare i playout e lascia fuori dai playoff il Palermo.

L’ultima gara del campionato è stata lo specchio fedele della stagione altalenante del Palermo. Un primo tempo giocato con grinta, attenzione e lucidità, un secondo tempo regalato agli avversari. Inspiegabile come il Palermo riesca a essere Dr. Jekyll and Mr. Hyde nello spazio di una stessa gara. La squadra rosanero dopo aver dominato contro il Brescia nella prima frazione di gioco, ad inizio di ripresa è semplicemente sparito dal campo. Ha subito il pareggio delle Rondinelle nel giro di due minuti e non è più riuscito a costruire azioni in attacco degne. La vittoria della Reggina sancisce la fine di un sogno per il Palermo che si piazza al nono posto in classifica, pareggiando una gara che poteva assolutamente vincere al netto dei soliti errori individuali che hanno penalizzato l’intera stagione rosanero. Delusi gli oltre 32.000 tifosi del Barbera che a fine gara hanno salutato i giocatori con fischi sonori. La squadra di Corini può recriminare solo ed esclusivamente su stessa, tanti i punti regalati ad avversari che potevano essere battuti con facilità e una qualificazione ai playoff gettata alle ortiche per la mancanza di personalità di alcuni protagonisti di un campionato che termina lasciando l’amaro in bocca a chi aveva sperato in un epilogo diverso, ma ancora una volta l’incapacità di mantenere alta l’attenzione e soprattutto l’assoluta inabilità di saper leggere le partite sono state l’ago della bilancia.

Tabellino:

PALERMO (3-5-2): 22 Pigliacelli; 37 Mateju, 18 Nedelcearu, 48 Bettella; 25 Buttaro, 8 Segre, 5 Gomes, 26 Verre, 3 Sala; 9 Brunori (C.), 7 Tutino.

A disposizione: 1 Grotta, 12 Massolo, 2 Graves, 4 Orihuela, 14 Broh, 16 Stulac, 19 Vido, 21 Damiani, 27 Soleri, 28 Saric, 30 Valente, 31 Aurelio.

Allenatore: Corini.

BRESCIA (4-3-1-2): 1 Andrenacci; 2 Karacic, 14 Mangraviti, 15 Cistana, 3 Huard; 25 Bisoli (C.), 21 Labojko, 23 Bjorkengren; 16 Adryan; 9 Rodriguez, 11 Ayé.

A disposizione: 12 Lezzerini, 4 Adorni, 5 van de Looi, 8 Ndoj, 20 Niemeijer, 24 Bianchi, 29 Litkowski, 31 Scavone, 33 Muca.

Allenatore: Gastaldello.

Arbitro: Maresca

IV Ufficiale: Monaldi

Assistenti: Giallatini – Preti

VAR: Ghersini

AVAR: Tolfo

Ammoniti: 41’ Tutino – 66’ Sala – 79’ Andrenacci – 83’ Litkowski

Marcatori: 4’ Brunori – 41’ Tutino – 55’ Rodriguez – 57’ Aye

Spettatori: Totale titoli venduti 32.235 – Biglietti: 19.612 – Abbonamenti: 12.623