Sono trascorsi sessant’anni dalla strage di Ciaculli, attentato avvenuto nella borgata agricola di Palermo il 30 giugno del 1963, in cui fu fatta esplodere un’Alfa Romeo Giulietta imbottita di esplosivo. L’Associazione Piazzetta Bagnasco e l’Associazione per onorare la memoria dei Caduti nella lotta contro la mafia, ha organizzato un evento per ricordare le vittime di questa tragedia che concluse la prima guerra di mafia della Sicilia del dopoguerra.

“La strage di Ciaculli è avvenuta per certi versi casualmente, ma è di marca prettamente mafiosa – ha spiegato Carmine Mancuso, Presidente dell’Associazione per onorare la memoria dei Caduti nella lotta contro la mafia – Non avendo connotazione politica, è definita ‘la strage dimenticata’ perché, nel contesto in cui avviene, c’è un blocco di potere che si è impadronito di Palermo e ne condiziona la politica: parliamo di Lima, Gioia, Ciancimino e i cugini Salvo. Oggi dobbiamo ricordare questa strage perché è un crocevia, è un punto nodale per capire poi qual è stata l’evoluzione della mafia successiva”.

L’appuntamento è per venerdì 30 giugno, ore 17,30, presso la Piazzetta Bagnasco a Palermo. Interverranno: 

Donato Didonna dell’Associazione Piazzetta Bagnasco, 

Carmine Mancuso (Ass. Memoria caduti lotta contro la mafia), 

Francesco Accordino (Ex capo sezione omicidi Squadra Mobile), 

Pasquale Scimeca (regista), 

Piero Messina (giornalista)

Mario Farbelli (parente di vittima di mafia).