Mai più gadget che possano ledere l’immagine della Sicilia a bordo delle navi da e per la nostra Isola». A dirlo è l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità Alessandro Aricò, in merito alla polemica sorta per i souvenir di stampo mafioso in vendita sui traghetti tra Messina e Villa San Giovanni denunciata con un video dell’artista Mario Incudine pubblicato su MessinaToday.
«Seppure la tratta dello Stretto non è svolta nell’ambito di un contratto con la Regione Siciliana, siamo comunque intervenuti immediatamente presso Caronte & Tourist per chiederne la rimozione. Ringraziamo i vertici della società per aver agito con altrettanta tempestività presso i terzi che hanno in affitto gli shop sulle loro navi. Come governo Schifani inoltre – aggiunge l’assessore – abbiamo fortemente voluto sostenere questa posizione, includendo nei nuovi contratti che seguiranno alla procedura negoziata per l’affidamento dei servizi di collegamento con le isole siciliane, un comma con cui si vieta la vendita a bordo delle navi di qualsivoglia oggetto che possa mortificare il riscatto della Sicilia rispetto a stereotipi che fanno ormai parte del suo passato e che i siciliani fortemente rigettano».
Il video di Incudine ha creato numerose reazioni anche sui social. A intervenire sulla vicenda chiedendo l’intervento dell’assessore Aricò il deputato regionale di Sud chiama Nord, Ismaele La Vardera che plaude soddisfatto all’iniziativa dell’assessore regionale. “Dopo 4 ore dalla mia lettera leggo in un comunicato stampa appena diramato, che Aricó ha chiesto alla Caronte di rimuovere i gadget. Ebbene non è una mia vittoria, ma dei siciliani onesti. Ringrazio l’assessore e il Governo per l’intervento tempestivo, certo avrei preferito almeno un “grazie per avercelo fatto notare” ma va bene così i cittadini sanno come si è arrivati fin qui”.