Dopo la sconfitta interna con il Cosenza, il Palermo proverà a riprendere il suo cammino allo Stadio “Pier Luigi Penzo” contro un lanciatissimo Venezia, che reduce dal pareggio esterno con il Brescia, si trova in seconda posizione a +2 sui Rosanero. Circa 500 i supporter palermitani che hanno voluto dare il proprio sostegno alla squadra in questa delicatissima trasferta; il Venezia, infatti, è ancora imbattuto in campionato e tra le mura amiche vuole provare all’assalto al primo posto della classifica.

Eugenio Corini conferma il modulo 4-3-3, ma rivoluziona il centrocampo e manda in campo la seguente formazione: Pigliacelli tra i pali; Mateju – Lucioni – Ceccaroni – Lund in difesa; Vasic – Gomes – Coulibaly a centrocampo; Insigne – Brunori e Di Francesco tridente d’attacco.

La prima conclusione verso la porta è del Venezia con Tessmann al quarto minuto di gioco, il tiro finisce alto sopra la traversa. Un minuto dopo Lund, servito da Brunori, viene atterrato in area da Altare,  l’arbitro assegna un calcio di rigore, confermato dal Var.

Dagli undici metri va Brunori, che al 9’ minuto trova finalmente il primo gol stagionale. Esecuzione perfetta del capitano rosanero che di destro spiazza Joronen.

Prova a reagire il Venezia, ma è il Palermo al 14’ ad andare vicino al raddoppio con Di Francesco servito da Insigne, il pallone termina di poco fuori. Si riporta in avanti il Venezia, la squadra rosanero si difende e riparte. Al 26’ il Venezia reclama un calcio di rigore per un presunto tocco con il braccio in area di Di Francesco, ma l’arbitro lascia correre.

La gara è vivace e combattuta, il Venezia aumenta la pressione in avanti alla ricerca del gol del pareggio. Tiene bene la difesa rosanero. Cinque i minuti di recupero concessi dal direttore di gara. Al 46’ occasione per i lagunari con Pohjanpalo che da distanza ravvicinata spara alto sopra la traversa. I Rosa non riescono più uscire dalla propria area e faticano a difendersi.

Il pareggio del Venezia è nell’aria, al 50’ Johnsen sfrutta un errore di Coulibaly, il tiro del norvegese arriva a Pohjanpalo che mette il pallone alle spalle di Pigliacelli.

Non c’è più tempo ed il primo tempo si chiude sul punteggio di 1 a 1.

Ad inizio di ripresa, Venezia per due volte vicino al raddoppio prima con Lella, poi con Pohjanpalo. Il Palermo cerca di contenere le ripartenze degli avversari, ma soffre la pressione asfissiante degli avversari.

Il Palermo riesce ad allentare la pressione dei veneziani e si porta in avanti, al 60’ miracolo di Joronen che nega la rete a Brunori: con le punta delle dite manda la palla in calcio d’angolo.

Al 62’ raddoppio del Palermo. Cross di Lund in area, Lucioni colpisce di testa il pallone che viene deviato dentro la rete da Brunori.  

Al 64’ Corini manda in campo Aurelio, Segre e Mancuso al posto di Lund, Di Francesco e Insigne. Al 72’ Mateju è costretto a lasciare il terreno di gioco, al suo posto entra Neldecerau. Altro cambio per Corini al 76’, fuori Vasic, dentro Henderson.

Si riversa in avanti il Venezia, al 78’ crampi per Gomes che rimane a terra qualche minuto, successivamente si rialza e resta in campo. Si gioca a ritmi alti, la gara resta aperta, il Venezia cerca di spingere il piede sull’acceleratore, tiene botta il Palermo, ma gli errori in fase di disimpegno favoriscono le ripartenze degli avversari.

Come nel primo tempo, anche nel finale della ripresa aumenta il pressing il Venezia che cerca di chiudere il Palermo nella propria area. Si difende come può la squadra rosanero, che non riesce ad allentare la pressione dei lagunari. Sei minuti di recupero concessi dall’arbitro.

Al 93’ ripartenza fulminea di Mancuso che serve un assist al bacio a Brunori che di sinistro batte Joronen. Tripletta del Capitano che mette al sicuro la partita.

Finisce la gara, il Palermo batte 3 a 1 il Venezia, lo scavalca in classifica e si porta al secondo posto alle spalle del Parma. È stata una gara ostica, difficile contro un avversario ben messo in campo e pericoloso nelle ripartenze. La squadra rosanero ha saputo difendersi, seppur a volte con difficoltà, ma non ha mai mollato ed ha riscattato la sconfitta interna con il Cosenza. Brunori è tornato, grande prestazione del Capitano rosanero autore di una splendida tripletta. Si spezza il digiuno da gol del bomber rosanero che non si è mai arreso e finalmente si riprende la scena. Il successo contro una diretta rivale per la promozione regala serenità al Palermo, che può preparare al meglio la gara interna con il Sudtirol in programma domenica 1 ottobre alle 16:15.

Tabellino:

VENEZIA (4-3-1-2): 1 Joronen; 27 Candela, 15 Altare, 4 Idzes, 33 Sverko; 6 Busio, 8 Tessmann, 24 Lella; 17 Johnsen, 20 Pohjanpalo, 9 Gytkjaer.

A disposizione: 12 Bertinato, 23 Grandi, 7 Zampano, 10 Pierini, 13 Modolo, 19 Bjarkason, 21 Cheryshev, 25 Dembelé, 28 Mikaelsson, 31 Ullmann, 38 Andersen, 77 Ellertsson.

Allenatore: Vanoli.

PALERMO (4-3-3): 22 Pigliacelli; 37 Mateju, 5 Lucioni, 32 Ceccaroni, 3 Lund; 20 Vasic, 4 Gomes, 80 Coulibaly; 11 Insigne, 9 Brunori (cap.), 17 Di Francesco.

A disposizione: 1 Desplanches, 13 Kanuric, 2 Graves, 6 Stulac, 7 Mancuso, 8 Segre, 15 Marconi, 18 Nedelcearu, 27 Soleri, 31 Aurelio, 53 Henderson.

Allenatore: Corini.

Arbitro: Baroni (Firenze).

Assistenti: Rossi (Rovigo) – Votta (Moliterno).

Quarto Ufficiale: Ancora (Roma 1).

VAR: Maggioni (Lecco).

AVAR: Paganessi (Bergamo).

Ammoniti: 12’ Busio – 31’ Lucioni – 66’ Corini

Marcatori: 9’ Brunori – 50’ Pohjanpalo – 62’ Brunori – 93′ Brunori