Singolare la storia di Carmelo Danzè, palermitano di nascita ma Ennese d’adozione. In un’intervista racconta che fino a 18 anni non sapeva nemmeno chi fosse Renato Zero. Un giorno fui costretto da amici più grandi a recarsi allo stadio di Palermo per un concerto di Zero. Nelle prime canzoni non provai nessuna emozione, ma quando Renato cantò il Cielo correndo nel prato dello stadio con un’abito bianco con piume, fui assalito da mille brividi, da immense emozioni, da allora Renato Zero ha fatto parte della mia vita. Quello che non pensavo che un giorno l’avrei cantato ed interpretato in tante location, tra teatri, anfiteatri, piazze ecc..Da anni si esibisce col suo gruppo Punto di Zero interamente dal vivo.
Il gruppo nasce accumunati dalla grande passione per il mitico Sorcino, in quella, racconta Danze’, che non vuole essere un’imitazione scontata ma trasmettere emozioni, proponendo l’uomo nel suo intimo, l’uomo che ha emozionato milioni di persone di tutte le generazioni, con la sua ambiguità mescolata ad una struggente malinconia. La mia soddisfazione, dice Danzè, è quella quando alla fine di ogni concerto tra foto e abbracci, sentirsi dire dalle persone: ci hai emozionato perché hai cercato di non imitare il maestro con atteggiamenti scontati, provocatori, ma cantando con la tua voce trasmettendoci tante emozioni,e per me questa è una grande grande vittoria.
A me piace il contatto col pubblico, spesso si può notare nei suoi concerti, scendere dal palco tra imprecazioni della band e del service per delle casse che fischiano, per stare in mezzo la gente, per coinvolgerla in un viaggio emozionante, il Musical prende il nome La Favola Mia, un viaggio tra sogno è realtà.
A parte Renato Zero, Carmelo Danzè è apprezzato ed amato per il grande cuore, da circa 30 anni ha organizzato, senza scopo di lucro, centinaia d’eventi di solidarietà in giro per la Sicilia, tra orfanotrofi, case circondariali e centri anziani, con lo scopo di regalare un sorriso, a contesti sfortunati e disagiati.