Ultimo impegno casalingo per il Palermo prima della sosta del campionato. Al Barbera i Rosa affrontano il Cittadella, reduce da una vittoria interna e avversario storicamente ostico. Eugenio Corini, oltre a Di Francesco, deve fare a meno anche di Ceccaroni che infortunatosi durante la gara contro il Brescia ha rimediato una lesione di primo grado al bicipite femorale della gamba sinistra.
Rispetto alla gara vinta con il Brescia, Nicola Valente parte dalla panchina, al suo posto Corini manda in campo dal primo minuto Insigne. Solito modulo 4-3-3 con Pigliacelli tra i pali; Mateju – Lucioni – Marconi – Aurelio in difesa; Coulibaky – Stulac – Gomes a centrocampo; Insigne – Brunori – Di Mariano tridente d’attacco.
Inizio frenetico da parte di entrambe le squadre che cercano di farsi male a vicenda, ma finiscono con il regalarsi palla reciprocamente. Pressa molto alto il Cittadella, riesce ad imbrigliare il Palermo che fatica a trovare varchi in avanti. La manovra offensiva dei Rosa è confusa e farraginosa ed i Veneti ripartono in contropiede. Davvero poche le azioni in attacco degne di nota, la gara è bloccata. La squadra rosanero è poco incisiva sotto porta, il pressing asfissiante del Cittadella sui portatori di palla neutralizza di fatto tutte le possibili occasioni del Palermo.
Al 44’ prima vera occasione per il Palermo con Coulibaly che riceve palla in area da Insigne e da pochi passi manda alto sopra la traversa. L’arbitro decide che può bastare così e senza minuti di recupero, manda le due squadre negli spogliatoi. Il primo tempo si chiude sul punteggio di 0 a 0.
Il primo calcio d’angolo della ripresa lo conquista il Palermo, ma si difende molto bene il Cittadella che riesce a vanificare tutte le azioni offensive dei Rosanero.
Non cambia il leitmotiv della gara, il Cittadella spezza il gioco del Palermo che non riesce a sfondare il muro difensivo dei Veneti che riconquistano palla e ripartono in contropiede. Al 56’ l’arbitro ferma il gioco per problemi di comunicazione con la sala Var. Dopo ben 6’ minuti, al 61’ si riprende a giocare, Corini sostituisce Di Mariano con Mancuso ed Insigne con Valente.
Con l’ingresso in campo di Valente, si vivacizza il gioco offensivo del Palermo, ma il Cittadella si chiude molto bene in difesa. Al 64’ Coulibaly riceve una gomitata in faccia proprio al limite dell’area, ma l’arbitro non fischia nessuna punizione. Al 65’ esce Stulac ed entra Segre.
Attacca il Cittadella che vince tutti i contrasti ed al 71’ guadagna una punizione da posizione interessante, tira Branca, libera Mancuso. Ma i veneti non demordono e provano a chiudere il Palermo nella sua area. Si lotta furiosamente a centrocampo, riesce ad uscire il Palermo, ma è una fiammata che dura poco, il Cittadella pressa sui portatori di palla rosanero riconquistando il pallone e proponendosi costantemente in avanti.
All’82’ entrano Henderson e Lund ed escono Coulibaly ed Aurelio. Ma è il Cittadella a rendersi più pericoloso in avanti; riesce a non fare ragionare il Palermo e a chiudere la squadra rosanero nella sua area. Nove i minuti concessi dall’arbitro. Pressa incessantemente il Cittadella, il Palermo arranca faticosamente.
Al 96’ segna il Cittadella sugli sviluppi di un calcio d’angolo trova il gol della vittoria con Pandolfi.
Finisce con una sconfitta pesantissima una gara giocata malissimo dal Palermo, che esce tra i fischi sonorissimi dei tifosi delusi presenti al Barbera.
Partita incolore per il Palermo che resta imbrigliato nella tela sapientemente costruita dal Cittadella che vincendo tutti i contrasti, non ha permesso alla squadra rosanero di sviluppate un’azione offensiva degna di nota. Rosa sempre in ritardo sulle seconde palle e spesso con il fiato corto, hanno faticato non poco a stare dietro agli avversari, molto più lucidi e concreti e sicuramente più pericolosi in avanti.
Nel finale di gara i giocatori rosanero sono sembrati essere sulle gambe e più che attaccare cercavano di difendere lo 0 a 0 riuscendo però a prendere una rete evitabilissima al 96’ Da sottolineare anche una direzione di gara cervellotica ed insufficiente. Incomprensibili molte decisioni dell’arbitro Fabbri che non giustificano in nessun caso l’approccio errato alla partita del Palermo che conosceva perfettamente le peculiarità del Cittadella e nonostante le dichiarazioni della vigilia del tecnico Eugenio Corini, ha disatteso tutte le aspettative di un rilancio in classifica.
Un’occasione decisamente persa per il Palermo, con il Parma oggi sconfitto a Lecco e con il Venezia che allunga di quattro posizioni in classifica. Su quattro gare giocate al Barbera solo quattro punti conquistati. Davvero troppo poco per una squadra che ambisce alla promozione in serie A.
La sosta arriva in un momento nel quale il tecnico e la Società dovranno seriamente riflettere su questo momento negativo della squadra, non solo per la mancanza di idee e gioco, ma anche per una condizione atletica pessima, che lascia molto a desiderare ed al quale si deve porre rimedio al più presto.