Allo stadio Giuseppe Sinigaglia di Como, il Palermo vuole provare a dare continuità alla preziosa vittoria interna contro il Pisa. Scontro diretto con i Lariani, terzi in classifica e distanti appena tre punti dai Rosanero, che oggi saranno guidati per l’ultima volta da Cesc Fabregas.

Assenti Ceccaroni e Lucioni, Eugenio Corini conferma il modulo 4-3-3 e manda in campo la seguente formazione: Pigliacelli tra i pali; Graves – Neldecerau – Marconi Lund  in difesa; Henderson – Gomes – Segre a centrocampo; Insigne – Brunori – Di Francesco tridente d’attacco.

Partenza sprint del Palermo che dopo appena dieci secondi conquista il primo calcio d’angolo della partita ed al primo minuto sfiora il gol del vantaggio con Marconi, servito da Di Francesco. La palla termina di poco a lato del palo alla destra di Semper.

Al 17’ Palermo in vantaggio, lancio lungo di Gomes in area comasca che taglia fuori i giocatori del Como, velo di Brunori, che era in fuorigioco, per Di Francesco e tiro perfetto di sinistro del n. 17 rosanero che mette il pallone alle spalle di Semper.

Prova a reagire il Como, ma il Palermo tiene bene il campo e si porta in avanti alla ricerca del gol del raddoppio. Al 27’ splendido tiro dal limite di Insigne, Semper con la punta delle dita riesce a mandare il pallone che impatta sulla traversa e poi termina fuori.

Al 32’ occasione per il Como, Graves con un colpo di testa anticipa Sala sul secondo palo. Primo calcio d’angolo per i Lariani che la difesa rosanero riesce a neutralizzare. Il Palermo gestisce bene la gara, difende con ordine e riparte pericolosamente in avanti. Uno il minuto di recupero concesso dall’arbitro ed il primo tempo si chiude sul punteggio di 1 a 0 in favore dei Rosanero.

Ad inizio di ripresa Corini manda in campo Aurelio al posto di Lund, trenta secondi dopo il Como pareggia con Cutrone su assist di Curto. Difesa rosanero in bambola.

Tutto da rifare per il Palermo, che rischia molto nelle ripartenze del Como. I Lariani galvanizzati dal pari spingono in avanti. Rosanero in evidente difficoltà cercano di riorganizzare le idee.

Al 57’ raddoppio del Como, Aurelio si fa superare da Curto che mette il pallone in mezzo per Gabrielloni che beffa Pigliacelli.

Al 63’ ci pensa Segre a pareggiare i conti. Assist di Brunori e colpo di testa del centrocampista rosanero che riporta la partita sui giusti binari.

La rete del pareggio sembra scuotere il Palermo dal torpore dei primi minuti del secondo tempo. La gara è aperta ed equilibrata. Al 68’ doppio cambio per la squadra rosanero, entrano di Mariano e Vasic, escono Di Francesco ed Henderson.

Al 77’ esce Gomes per un problema muscolare ed entra Stulac. Al 79’ punizione dal limite dell’area conquistata dal Como, per un fallo inutile commesso da Di Mariano. Batte Da Cunha che calcia molto alto sopra la traversa.

All’82’ arriva il terzo gol del Palermo, Graves raccoglie l’assit di Stulac e da pochi passi anticipa i difensori del Como e di testa mette dentro il pallone. Prima rete in Italia del difensore rosanero.

All’86’ Insigne lascia il posto a Mateju.

Al 91’ rigore per il Como per un fallo di Marconi in area. Palermo in dieci e pareggio dei Lariani con Verdi.

Sei i minuti di recupero concessi dall’arbitro. Spinge il Como in avanti che sfiora il gol della vittoria con Cerri, salva Pigliacelli con una grande parata. La gara finisce 3 a 3 con molti rimpianti da parte della squadra rosanero.

Palermo formato dottor Jekyll e Mister Hyde. Dopo un primo tempo giocato molto bene, il migliore  della stagione, nei minuti iniziali della ripresa la squadra rosanero scompare totalmente dal campo e subisce un uno-due micidiale del Como. Era accaduto con Parma e Pisa, sintomo evidente di una fragilità mentale che continua ad affliggere i rosanero. Un film già visto e rivisto, con il Palermo che dopo il secondo subito si scuote dal torpore e riesce a pareggiare, poi a segnare il gol dl momentato vantaggio ed infine ricadere in letargo nei minuti finali della gara. Dopo che Segre aveva riportato in equilibrio la gara, il terzo gol di Graves illude di poter portare a casa i tre punti. Ma come già accaduto in troppe gare, una gravissima ingenuità della difesa rosanero, nella fattispecie di Marconi, permette agli avversari di pareggiare la partita. Il Palermo è ancora lontano da una piena guarigione, continua a ripetere come un mantra le solite disattenzioni difensive, subendo nei minuti finali l’assalto dell’avversario di turno e salvandosi con grande affanno e difficoltà. Peccato davvero, il Como visto oggi era assolutamente alla portata del Palermo. Ma i Rosa non riescono ad uscire dal tunnel mentale che sta condizionando pesantemente questo campionato. E ancora una volta getta alle ortiche una vittoria che avrebbe permesso alla squadra di Corini di scalare la classifica e di preparare al meglio la difficilissima gara interna con la Cremonese che chiuderà questo altalenante e complicato girone di andata.

Tabellino:

COMO (3-5-2): 1 Semper; 5 Curto, 26 Odenthal, 4 Solini; 84 Cassandro, 8 Baselli, 28 Abildgaard, 14 Bellemo (cap.), 3 Sala; 10 Cutrone, 33 Da Cunha.

A disposizione: 22 Vigorito, 6 Iovine, 7 Chajia, 9 Gabrielloni, 11 Blanco, 21 Arrigoni, 27 Cerri, 32 Rispoli, 34 Ronco, 80 Vignali, 90 Verdi, 99 Mustapha.

Allenatore: Cesc Fabregas.

PALERMO (4-3-3): 22 Pigliacelli; 2 Graves, 18 Nedelcearu, 15 Marconi, 3 Lund; 53 Henderson, 4 Gomes, 8 Segre, 11 Insigne, 9 Brunori (cap.), 17 Di Francesco.

A disposizione: 1 Desplanches, 13 Kanuric, 6 Stulac, 7 Mancuso, 10 Di Mariano, 20 Vasic, 25 Buttaro, 27 Soleri, 30 Valente, 31 Aurelio, 37 Mateju.

Allenatore: Eugenio Corini.

Arbitro: Pairetto (Nichelino).
Assistenti: Meli (Parma) – Ceolin (Treviso).
Quarto Ufficiale: De Angeli (Milano).
VAR: Serra (Torino).
AVAR: Baroni (Firenze).

Ammoniti:  42’ Sala – 47’ Neldecerau – 52’ Marconi – 66’ Curto – 82’ Da Cunha

Marcatori: 17’ Di Francesco – 46’ Cutrone – 57’ Gabrielloni – 63’ Segre – 82’ Graves – 92’ Verdi

PH: Francesco Caltagirone