La Cattedrale del motociclismo ospita il week end di gara delle derivate di serie, e le sorprese sono state dietro ogni curva! I turni di ogni categoria sono stati caratterizzati dal meteo altalenante tra una pioggia fastidiosa e un sole caldo che aiutava ad asciugare le linee delle giuste traiettorie.
Sbk: In gara1 Rea parte con dalla prima casella, seguito da Bautista e Toprak. La scelta delle gomme è incerta fino a qualche minuto prima dalla partenza, per via della pioggia appena caduta, e del rischio di ulteriori precipitazioni sparse previste per fine gara. Ma i piloti sono tutti esperti e decidono in massa di rischiare e montare le gomme slick. Tutti, tranne uno, il rookie, casualmente seduto sulla sella della Ducati V4S del Barni Spark Racing Team, per sostituire Petrucci, reduce da un brutto incidente con il cross.
Nicholas Spinelli, si ritrova quindi catapultato tra i piloti più veloci della massima serie, e vuoi un pò per inesperienza, un pò per restare più tranquilli sia lui che i componenti del team, decide di montare le gomme intermedie. In effetti all’inizio della corsa, pur partendo undicesimo, riesce subito a prendere la testa della gara, scavalcando Iannone, che cadrà qualche curva dopo, e mettendosi alle spalle Bautista e Toprak, riuscendogli a rifilare ben 20 secondi. Ma i giri aumentano, e in effetti la pista si asciuga. Lo spagnolo e il turco, vanno forte, e ogni giro recuperano un secondo a Spinelli, che però non molla, e ci crede. E fa anche bene, perché a 7 giri dalla fine, quando ormai sembra che Nicholas sia destinato a perdere il gradino più alto del podio, sventola una bandiera rossa; la gara è interrotta per una perdita d’olio dalla moto di Locatelli, 2/3 di gara disputati, e quindi, questo ragazzo genuino e incredulo alla sua prima gara nel Motomondiale, vince, e corona un sogno.
Alle interviste dichiarerà: “Quando Barni mi hanno chiamato per correre la SbK, pensavo fosse quella del CIV”. Da qui si evince la vera genuinità dei piloti che hanno una passione immensa.
Completano il podio Razgatlioglu e Bautista. Undicesimo Bulega.
In Gara2 si mischia la griglia di partenza, che muta a seconda dei tempi di Gara1. Primo parte Bautista, seguito da Bulega e Lowes. Poi le tre Yamaha, apre la terza fila Toprak. La corsa parte molto forte, sin dai primi giri, se le suonano a suon di sorpassi, sono tutti all’inseguimento di Bautista, che cerca la vittoria. Ma non riesce a scappare via, o forse cerca di gestire, il fatto è che Razgatlioglu incasella una serie di sorpassi, fino a mettere nel mirino lo spagnolo. Si ingarellano, e così si avvicinano un pò tutti. La gara diventa piena di sorpassi, e in punti più disparati, ma alla fine è “El Turco” a spuntarla, mettendo secondo Bautista e terzo Gardner. Medaglia di legno per Iannone, che dimostra però di poter fare la differenza in sella alla Ducati. Bautista adesso comanda la classifica con 123 punti, seguito da Toprak e Bulega.
SSP NG: Gara1: Manzi parte primo, seguito dal pilota di casa Van Straalen e Huertas. La pista è umida, con qualche pozzanghera sparsa. I piloti fanno scelte diverse tra rain e slick. Fino a metà gara sembrerebbe che la scelta delle gomme da pioggia paghi. Ma poi Huertas e Manzi, che montano gomme da asciutto, cominciano la rimonta, e a meno due giri dalla fine lo Spagnolo prende la testa del gruppo e va a vincere, seguito da Manzi e Debise.
Gara2: La griglia di partenza viene stabilita dai giri più veloci, svolti in Gara1; quindi Caricasulo parte dalla prima casella, seguito da Huertas e Manzi, apre la seconda fila Van Straalen.
Le condizioni questa volta non sono tanto incerte, perché la poggia, anche se non è battente, è però presente e costante, e i piloti non hanno avuto il tempo di cambiare le gomme, quindi è tutta una questione di feeling.
La maggior parte dei piloti non si fida, dopo un paio di giri, molti entrano nel box a cambiare le gomme, qualcuno anche il casco, mettendo quello da pioggia; alcuni temerari come Edwards e Manzi, continuano con le slick. Dopo un pò però non stanno in piedi, e i piloti che li seguono, riescono a sorpassarli con estrema facilità. Il clima è incerto, ma la pista è bagnata e non si asciugherà. Per il pilota di casa, quindi, le condizioni sono ottimali, Van Straalen, che sorpassa gli avversari con precisione, sfruttando tutto il grip possibile, e portandosi così al comando e alla fine alla vittoria, seguito da Huertas, che supera nel finale Tuuli, che anche se è sul gradino più basso, può essere più che soddisfatto di un terzo posto con al sua MV. Quarto Antonelli sempre più a suo agio in questa categoria. Conduce la classifica piloti Huertas con 86 punti separati da un solo punto Montella e Manzi e poi Schroetter a 84 punti.
SSp300: Gara1 è caratterizzata da parecchie cadute, sembra quasi una corsa ad eliminazione, fin quando non verrà interrotta per l’incidente tra Garcia e Buis, per fortuna senza conseguenze.
La ripartenza però e una sprint race di soli 5 giri, dove non mancheranno le cadute, tra cui quella di Gennai, e parecchi errori. Sfortunati gli italiani, che vedono come migliore Gaggi che chiude decimo. Dopo soli tre giri, con altri due rimanenti, arriva la pioggia, i piloti alzano la mano ma la gara non viene interrotta. La spunta sul traguardo Mogeda, seguito dagli spagnoli Calatayud e Iglesias, cade alla fine Sabatucci che si rialza dolorante.
Mogeda fa doppietta in Gara2. Corsa complicata e piena di sorpassi. Occupano il secondo e terzo gradino del podio rispettivamente Veneman e Svoboda. Che così guadagnano anche la quarta e la terza posizione in classifica piloti, dietro Iglesias e Mogeda che conduce a 63 punti.
Il prossimo evento del Motomondiale delle derivate di serie si correrà nel circuito di Misano, Gran Premio Pirelli-Emilia Romagna. Nel circuito di casa gli italiani si dovranno impegnare per far bene. Appuntamento sentito e pieno di eventi. Quindi casco in testa per il week end del 14 Giugno. Ma le moto non si fermano il 26 Aprile torna la MotoGp in Spagna.