Martin e Marquez dopo il traguardo di Le Mans.I festeggiamenti dei Martin e Marquez dopo l'arrivo a Le Mans

La pista francese è un’ icona per tutti gli sport motoristici, e l’ appuntamento con il mondiale prototipi è uno dei più attesi e dei più sentiti, complice la presenza del pilota Yamaha, campione del mondo, porta colori nazionale Fabio Quartararo.

Sin dal Venerdì la pista è velocissima per tutte le categorie, quasi tutti i piloti abbassano i tempi a ogni sessione, ma si teme la pioggia per le gare della Domenica.

Motogp: All’insegna della classe regina, c’è il dilemma del moto mercato. In casa Ducati a Gigi Dall’Igna tremano le gambe, come dice lui, a pensare che dovrà scegliere il compagno di squadra di Bagnaia, confermato fino al 2026. La poltrona, anzi la sella, è per tre: l’attuale Bastianini, il bramante Martin, e il ritrovato M.Marquez.

Martin è velocissimo, già dal Venerdì, non fa sconti a nessuno, e cerca di metterli sempre tutti dietro, non ha proprio voglia di far bagarre e da gas a due mani ad ogni sessione. Conquista la pole position, con record della pista, anche se ha fine Q2 lui e altri 5 piloti si sono stesi, cercando a più non posso il limite, tra questi anche lo stesso Bagnaia che chiude secondo. Problemi per M. Marquez che non riesce a concretizzare la velocità pura in Q1 e non passa il taglio, costretto a partire quindi dalle 13ª posizione. Nelle prime due file aprono le Ducati e chiudono le Aprilia, rispettivamente 3º Vinales, 6º Espargaro.

Nella gara Sprint è ancora una volta Martin a dominare, seguito da M.Marquez, autore di una rimonta spettacolare in solo 12 giri, segue Vinales, 4º Bastianini. Caduta per Bezzecchi e problemi per Bagnaia costretto al ritiro, dopo aver dovuto sostituire la moto tra le qualifiche e la gara corta, a causa del principio di incendio che stava dilagando nella sua ducati dopo la caduta nel Q2. Carino il siparietto, anche se leggermente pericoloso, dove lo stesso Pecco, recupera un estintore per spegnere il piccolo incendio.

Martinetor però vuole tutto, ha tanto da dimostrare, e vuole togliere ogni dubbio ai vertici Ducati, lui merita il Team Ufficiale. Nella Gara della Domenica, si mette dietro Bagnaia, che parte abbastanza bene e conduce la ciurma fino a 5 giri dalla fine, perché poi Martin lo attacca, Pecco risponde e incrocia, e allora al giro successivo lo spagnolo ci riprova, ma sta volta anticipa anche la difesa del campione del mondo, e conquista la testa della corsa, ne ha di più e cerca di fare la differenza. Ci riesce, e va a vincere! Complice anche la risalita di M.Marquez, che rimonta nuovamente, ma sta volta con calma, conserva la gomma, e si attacca al pilota Italiano, lo supera al penultimo giro, lasciando a Pecco solo il gradino più basso del podio. Scivola nuovamente Bezzecchi, ottima prestazione di Di Giannantonio. Long Lap Penalty per Bastianini che chiude la gara 4º. Pista sfortunata per Acosta,che pur sentendosi veloce, cade durante i primi giri.

“Non so più cosa devo dimostrare”, queste le parole di Martin, che ha come meta finale, la vittoria del campionato e la sella nel Team Ufficiale. Bagnaia risponde ammettendo che alla fine, i due spagnoli erano più veloci e lui si è potuto difendere come meglio poteva.

Il ritorno di Marquez si è visto sia in pista, anche se ancora non ha conquistato al vittoria, che nelle sue dichiarazioni. Si sente pronto per lottare per il campionato nel 2025, e per questo chiede per il prossimo anno la moto aggiornata come i piloti ufficiali, in quale team per lui è indifferente.

Conduce la testa del mondiale Jorge Martin con 129 punti, poi Bagnaia 91, Marquez e Bastianini 89.

Moto2: Aron Canet, si presenta in pista infortunato, e probabilmente aspettando il fit dei medici ha molto tempo per pensare, e prepara così bene la qualifica che dopo aver ricevuto il benestare per poter correre, si presenta nel box con le stampelle, e si prende la pole position di prepotenza sotto lo stupore di tutti.

In gara però lo spagnolo non fa una buona partenza, ed è costretto a risalire, conduce quindi la testa della corsa Garcia, che si prenderà la vittoria con una gara magistrale. Seguito dal compagno di squadra Ogura, 3º Lopez. Medaglia di legno per l’americano Roberts, 5º Chantra, 6º Canet, seguito da Aldeguer e Arbolino. Chiude nei 10 Guevara, che sta cominciando a trovare la confidenza con questa moto, dietro ad Arenas. Assente Celestino Vietti, che non ha ricevuto il permesso di correre, dopo l’operazione alla spalla infortunata nei test di Jerez.

Boscoscuro quindi piazza tre moto sul podio e 4 nei primi 10. Si può tranquillamente dire che si conferma, in questo momento, la moto più versatile rispetto alle Kalex, che avevano sempre avuto una moto tra i primi 3 nelle gare. Adesso tutti vorranno una Boscoscuro? Il team Marc VDS, ci ha già pensato, ed è quasi certo che nel 2025 correrà con due moto della casa Italiana.

Con 7 punti di vantaggio su Roberts, Garcia prende la testa del mondiale, 3º Aldeguer a meno 26.

In Moto3 a dominare è il solito David Alonso, che questa volta però decide di fare una gara in attesa, fino al punto in cui si danno le sportellate, per poi dare uno strappo decisivo. Vittoria non facile per lo spagnolo che deve lottare con il leader del mondiale, Holgado, che però niente può per vincere, complici anche gli attacchi di Veijer che chiuderà 3º.  Lunetta 11º, primo degli Italiani, problemi tecnici per Bertelle e Farioli, out Riccardo Rossi, dopo un contatto con Munoz.

“Ho aspettato, ho gestito con calma, ho atteso la fine della corsa per attaccare”. David Alonso spiega così la sua terza vittoria stagionale. 

Adesso Holgado ha solo un punto di vantaggio dallo spagnolo che così giovane sta già diventando così vincente.

Se aprire il moto mercato così presto ci regala questo spettacolo, dovremmo augurarci problemi di mercato piloti ogni anno. Naturalmente si scherza, ma le ultime gare sono state l’essenza dello sport, complimenti a tutti i piloti.

Prossimo appuntamento con il mondiale prototipi il 26 Maggio in Catalogna.