Il gran premio italiano del Misano Word Circuit Sic58, è un week end più che atteso per il mondiale Superbike, molto sentita dai piloti, sopratutto per quelli della Ducati, e per l’italiano Bulega che da rookie si vuole già giocare il titolo mondiale.

Ma i conti con il El Turco, vanno fatti ed accettati. Adesso che ha trovato il giusto feeling con la sua BMW, sembra infermabile.

Comanda già dal Venerdì, al sabato si prende la pole per gara1, e nella stessa conquista una vittoria di stile, mettendo dietro Bulega, Bautista, in evidente difficoltà. Medaglia di legno per Locatelli, 5º A. Lowes, 6º Gardner, 7º Iannone che guida sopra i problemi, 8º Van der Mark, 9º un ottimo, anche se dolorante Petrucci, 10º Lecuona.

Nella Super Pole Race, gara valida per la griglia di Gara2, si impone ancora Razgatlioglu, cerca di inseguirlo Bulega ma deve accontentarsi del secondo posto, podio per A. Lowes, ancora 4º Locatelli, 5º Iannone, 6º Bassani che prova a ritrovarsi in sella alla Kawasaki, 7º un ottimo Lecuona in sella alla Honda, 8º Rea che non riesce a trovare la velocità con la sua Yamaha, nuovamente 9º Petrucci, chiude i 10 Aegerter.

Gara2 diventa quindi entusiasmante sin dalla partenza. Toprak non parte benissimo, e riescono a infilarlo Bulega, A. Lowes, Bautista e Locatelli, ma El Turco non ci sta e in poche curve riesce a metterli dietro per inseguire Nicolò Bulega che ha salda la leadership della corsa. A metà gara per il pilota BMW capisce che ne ha di più, cerca il momento giusto, e alla curva del “Carro” lo infila senza dargli più scampo. Si prende così la vittoria il numero 54 della SBK, conquistando la testa del campionato.

Si conferma rookie di spessore Bulega, conquistando nuovamente il secondo posto, gradino più basso del podio per Bautista. Con l’amaro in bocca A.Lowes che ha fatto di tutto per conquistare il podio, 5º Locatelli, 6º un grandioso Petrucci, che da tutto per portare al termine la gara, per restituire al publico di Misano tutto l’affetto possibile, dolorante ma fenomenale, voto 9 come il suo numero di gara. Bassani conferma i progressi con la moto della casa giapponese e chiude 7º, 8º Gardener, 9º Lecuona, 10º Rea, in difficoltà grosse, che lo potrebbero portare al ritiro per fine stagione.

Il pilota turco, sotto l’ala di Sofuoglu conduce quindi la classifica con ben 179 punti.

In Ssp600 Next Gen, è Huertas a portarsi a casa sia Gara1 che Gara2, lasciando di stucco gli avversari, soprattuto Montella, che in Gara1 conduce fino all’ultima curva, dove prende un imbarcata e sulla linea del traguardo si è visto battuto dalla spagnolo. Conclude il podio Manzi, seguito da Debise, 5º Navarro.

In Gara2 i due piloti Ducati, fanno strada, distaccando il gruppo, per poi darsele di santa ragione. La gara viene interrotta a -3 giri dalla fine, per bandiera rossa causata da tre cadute contemporanee tra cui quella di Battian Sofuoglu. Al momento della bandiera Huertas aveva distaccato Montella di 1.500 sec, e si porta a casa la gara facendo doppietta. Gradino più basso del podio per Debise che mantiene anche il 3º posto in campionato. Medaglia di legno per Manzi che ancora cerca la costanza per stare sempre con i primi.

Ssp 300: In Gara1 il duello è avvincente tra Iglesias e Mahendra, si scambiano più volte le posizioni, ma sul traguardo in volata il pilota Kawasaki batte l’indonesiano. Completa il podio Mirko Gennai. Parecchie le cadute anche dei piloti contendenti il titolo.

In Gara2, la lotta diventa a 3. Il campione del mondo Buis, Iglesias e Mahendra. Per tutta la gara provano e concludono sorpassi a filo di carreggiata. All’ultimo giro il duello è serrato, e sembra concentrarsi tra Buis e Iglesias, ma ne approfitta Mahendra diventando dal 3º litigante, al 1º che gode. Buis 2º, 3º Iglesias.

Il circuito di Misano, ospita anche il WRC, il campionato mondiale femminile.

Gara1 viene interrotta per via del brutto incidente che ha coinvolto la pilota Mia Rusthen, immediatamente soccorsa in pista e poi trasportata in elicottero all’Ospedale Bufalini di Cesena. Dove è stato riscontrata una commozione cerebrale.

Rusthen, nata in Norvegia, corre con il suo team (Rusthen Racing Team), con cui ha intrapreso l’avventura nel WCR, il nuovo campionato dedicato alle donne. Fino allo scorso anno ha partecipato con il team Trasimeno nella WEC, il campionato europeo femminile. 

La gara riprende nel pomeriggio, con soli 5 giri da disputare. Nel primo giro a cadere è Jessica Howden, pilota cosciente ma trasportata anche lei all’ospedale di Cesena per accertamenti.
Scatta nuovamente la bandiera rossa. La gara riparte. Per fortuna è senza conseguenze, invece, lo schianto di Lena Kemmer contro il muretto box. 

Maria Herrera è la prima vincitrice della storia del mondiale femminile.

La pilota spagnola si è difesa benissimo su Ana Carrasco, è il podio diventa tutto spagnolo completato da Sara Sanchez. Legno per Roberta Ponziani, capace di sfilare all’ultimo giro Beatriz Neila, che ha chiuso la top-5.

In Gara2 sono in 4 a comandare la gara, i sorpassi non mancano, a fine gara si dividono in due gruppetti, in testa duello tra Sanchez ed Herrera, che ci prova all’ultima curva, chiudendo un capolavoro e facendo doppietta. Alle spalle delle due, Ana Carrasco batte Neila, più staccata dal quartetto Ponziani che chiude la top-5.

Appuntamento 12-14 Luglio, per il gran premio Prosecco Doc, che si terrà in Inghilterra, nella pista storica di Donington Park.