L’INPS ha annunciato che la “Carta Dedicata a te” tornerà a settembre 2024. Questa volta, il valore del beneficio è stato aumentato a 500,00 euro, rispetto ai 382,50 euro precedenti. Il bonus sarà riservato alle persone con un ISEE fino a 15mila euro annui che non ricevono già sussidi come l’Adi o la Carta acquisti. Inoltre, non sarà disponibile inoltre per i beneficiari di Naspi. Il primo criterio di priorità è riferito all’età dei minori e alle famiglie con almeno tre componenti (nuclei familiari composti da non meno di tre componenti di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2010, la priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso). Immediatamente dopo saranno favoriti i nuclei composti da non meno di tre componenti di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2006 (sempre con priorità a famiglie con l’ISEE più basso). Infine alle famiglie con almeno tre componenti partendo da quelle con ISEE più basso indipendentemente dai figli minori.
Il beneficio sarà erogato attraverso carte di pagamento elettroniche, prepagate e ricaricabili, fornite da Poste Italiane S.p.A. tramite la società controllata Postepay. Il primo pagamento deve essere effettuato entro il 16 dicembre 2024, ed i fondi devono essere utilizzati entro il 28 febbraio 2025. Per effettuare il ritiro della carta, è necessario presentare la comunicazione ricevuta dal Comune di residenza, che contiene l’abbinamento del codice fiscale del beneficiario con il codice della carta assegnata, insieme alle modalità di ritiro delle carte presso gli uffici postali abilitati al servizio.
Non è necessario presentare domanda per ottenere la carta “Dedicata a te”. È l’INPS che si occupa di individuare i potenziali beneficiari, sulla base delle dichiarazioni dei redditi in suo possesso. Entro il 24 luglio 2024, l’Inps mette a disposizione dei singoli Comuni, attraverso un apposito applicativo web, unitamente alle relative istruzioni operative, le liste di beneficiari in possesso dei requisiti.
Il contributo può essere utilizzato per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità, escludendo le bevande alcoliche, e per l’acquisto di carburanti o abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale.
La misura introdotta lo scorso anno in via sperimentale dal Governo e gestita dai ministeri dell’Agricoltura, dell’Economia, delle Imprese e Made in Italy e dal ministero del Lavoro e Politiche sociali (con il coinvolgimento di Poste Italiane, Inps, Anci e ai Comuni) è stata rafforzata nella dotazione finanziaria che passa dai 520 milioni del 2023 ai 676 del 2024. Con due conseguenze: cresce il numero di nuclei familiari coinvolti che passeranno da 1,2 milioni a 1,33 e aumenta il valore medio della cara, da 459,00 euro a 500,00 euro.
Il primo criterio di priorità è riferito all’età dei minori e alle famiglie con almeno tre componenti (nuclei familiari composti da non meno di tre componenti di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2010, la priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso). Immediatamente dopo saranno favoriti i nuclei composti da non meno di tre componenti di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2006 (sempre con priorità a famiglie con l’ISEE più basso). Infine alle famiglie con almeno tre componenti partendo da quelle con ISEE più basso indipendentemente dai figli minori.