Gli idonei 2020 in protestano. Manifestazione il 30 agosto

Arriva in redazione la lettera di un gruppo di docenti idonei in seguito al concorso 2020, amareggiati e delusi di vivere nell’incertezza. Chiedono con fermezza, senza sconti, che gli venga riconosciuto ciò che il superamento del concorso con diritto gli ha assegnato: il ruolo, evitando decisamente “pause forzate” o “parcheggi a lunga scadenza”».
A causa del sopraggiungere dei nuovi concorsi Pnrr, i docenti idonei si ritroveremo in coda ai vincitori della nuova selezione.
Caos per quanto riguarda gli idonei del concorso straordinario DD510/2020.

Questi saranno in piazza in dieci città il prossimo 30 agosto alle 11 per protestare contro quella che reputano una vera e propria ingiustizia. “Faranno sentire la propria voce con presidi pacifici davanti agli Uffici scolastici regionali in Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana.
Anche a Palermo ci sarà la protesta: un gruppo di idonei del suddetto concorso ci ha scritto e ci ha annunciato che la manifestazione pacifica si terrà sotto l’USR Sicilia.

Pubblichiamo integralmente il testo della nota del gruppo…..

Alla C.A. USR Sicilia – Grave disparità di trattamento. Priorità delle graduatorie di merito (GM22) sulle GM del concorso PNRR e GPS – Immissioni in ruolo A.D.S.S. (GM22) – aIn qualità di idonei del concorso docenti 2020 – tutte le classi di concorso, dalla primaria alla secondaria di secondo grado – D.D. n. 499/20, (inseriti nella graduatoria di merito GM 22), desideriamo condividere con voi la nostra profonda preoccupazione e delusione per la gestione delle immissioni in ruolo attualmente in corso.

È risaputo che il concorso 2020 è stato caratterizzato da una procedura selettiva estremamente rigorosa. La maggior parte degli idonei, infatti, ha affrontato un concorso caratterizzato da un percorso altamente selettivo, non solo riguardante le prove sostenute, superate solamente da una piccola percentuale di partecipanti ma anche dalla difficoltà di raggiungere le sedi preposte sparse su tutto il territorio e dal fatto che per molte classi di concorso tali procedure si sono concluse solo nel 2022.

Purtroppo, ci troviamo ora di fronte ad una situazione paradossale e ingiusta: siamo stati totalmente estromessi dalle Fasi della procedura di immissione in ruolo nel mese di Agosto, scavalcati da aspiranti docenti che dovrebbero essere inseriti dal concorso PNRR: il modo condizionale dovrebbero non è un caso, poiché gli esami orali non sono stati ancora espletati, per alcune CDC nemmeno cominciati; dunque, non esiste ad oggi per molte CDC una graduatoria e addirittura per altre non esiste nemmeno una commissione d’esame.

Le circostanze ci hanno trascinato in coda ai “vincitori” (qualora già ci siano) dei concorsi PNRR attualmente in corso. Alla luce del fatto che siamo “IDONEI” inseriti in una graduatoria di merito ad esaurimento (DL 75/2023), non possiamo accettare di essere fermati dal nulla, da procedure concorsuali che, a loro volta, sono in stallo.

In Sicilia per esempio, in assenza, di altri vincitori o idonei, la GM22 su molte classi di concorso, a parte quelle dove erano presenti le GAE, era l’unica da cui attingere! Invece, tutto è stato bloccato con l’aggravante addirittura di prevedere la possibilità che l’immissione a ruolo dal concorso Pnrr slitti fino al 31 Dicembre 2024. Alla faccia della continuità didattica e del rispetto delle vite delle persone, considerate solo come numeri.

È evidente che tale situazione crea una grave disparità di trattamento nonché una palese violazione del principio di merito e di pari opportunità. Il percorso di formazione e selezione che abbiamo affrontato, con il conseguimento di un titolo altamente qualificato, rischia di essere vanificato. Non è questo il modo migliore per assicurare alla scuola e agli studenti una stabilizzazione del personale docente e una continuità didattica, gli insegnanti ci sono e anche le sedi.

In considerazione di quanto esposto, abbiamo chiesto all’ USR di fornire delucidazioni sulla procedura di immissione in ruolo seguita sollecitando un intervento urgente per rimediare a questa grave ingiustizia, tuttavia, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Siamo ben consapevoli della mole di lavoro a cui è sottoposto l’USR e capiamo la difficoltà a percepire dal lato amministrativo le nostre istanze. Quel che chiediamo è un incontro che chiarisca ai nostri portavoce le ragioni che stanno portando ad esclude dall’accesso al ruolo migliaia e migliaia di docenti. Professionisti istruiti, formati ed abilitati e pronti a sopperire alle carenze strutturali del mondo della scuola.

Si sottolinea quanto tutto questo sistema del precariato che si protrae da anni ed anni non sia altro che la negazione continua del principio di buon andamento della Pubblica Amministrazione ex art. 97 Cost. Ovvero in contrasto ai principi di efficienza ed efficacia che dovrebbero regolare le attività esperite dalla macchina amministrativa. In tal senso rinunciare alle migliaia di “idonei” per fare nuovi concorsi non è altro che uno spreco di risorse pubbliche. Ancor di più visto che i concorsi PNRR sono frutto di fondi stanziati dall’UE ma che ricadono sulle tasche di ciascun cittadino, a prescindere che esso sia un docente.

Ci riserviamo, ovviamente, di intraprendere ogni azione necessaria per tutelare i nostri diritti e per garantire che il principio di merito e di pari opportunità venga rispettato, nel frattempo auspichiamo che la nostra comunicazione possa contribuire a fare luce su questa delicata situazione e a sensibilizzare le istituzioni competenti.
Idonei del concorso ordinario 2020 Sicilia