Finalmente dopo 3 trasferte consecutive il Palermo torna al Barbera. Tre i punti conquistati fuori casa, frutto dell’importantissima vittoria sulla Cremonese.  Grande spettacolo di luci allo stadio e coreografia mozzafiato della Curva Nord per salutare i giocatori rosanero. Il Cosenza, zero punti in classifica dopo la penalizzazione inflitta dal TFN, spera di ripetere la gara di andata dello scorso anno, quando s’impose per 1 a 0 contro i Rosa con un gol al 91’ di Canotto.

Alessio Dionisi conferma il modulo 4-3-3 e manda in campo Desplanches tra i pali; Diakité – Ceccaroni – Nikolaou – Lund in difesa; Blin – Gomes – Ranocchia a centrocampo; Insigne – Brunori – Di Francesco tridente d’attacco.

Il primo affondo in area avversaria è del Palermo con Filippo Ranocchia, il suo tiro verso il centro viene deviato da un difensore del Cosenza. Insiste la squadra rosanero che attacca a testa bassa. Ma reagiscono bene i calabresi che escono dalla loro meta campo ripartendo in contropiede.

Dopo la fiammata iniziale del Palermo, esce fuori il Cosenza che approfitta degli svarioni dei giocatori rosanero per proiettarsi pericolosamente in avanti. Al 21’ grande tiro di Di Francesco, parata miracolosa di Micai che manda il pallone in calcio d’angolo.

Al 24’ primo cooling break della partita.

Il Palermo cerca di mettere alle corde il Cosenza, ma la squadra di Alvini si difende bene, riparte in contropiede ed al 32’ D’ Orazio tutto solo prova il tiro trovando il palo esterno della porta difesa da Desplanches. Risponde il Palermo con Ranocchia che s’invola verso la rete e mette al centro per Blin che fallisce l’occasione per portare in vantaggio la sua squadra. Gara combattuta, il Palermo costruisce molto, ma è poco preciso sotto porta.

Al 39’ Cosenza in vantaggio, grande disattenzione di Blin e Ceccaroni che si fanno trovare totalmente impreparati sul cross di Ciervo consentendo a Fumagalli di mettere il pallone dentro la rete.

Insiste il Cosenza che chiude in avanti la prima frazione di gioco, tre i minuti di recupero concessi dall’arbitro. Al 46’ Brunori spreca l’occasione per pareggiare la gara. Servito da Insigne, con Micai fuori causa, manda il pallone fuori. Troppi errori in appoggio da parte del Palermo che innescano le ripartenze del Cosenza che gioca con ordine e tranquillità chiudendo in vantaggio la prima frazione di gioco.

Ad inizio della ripresa Lund lascia il posto a Pierozzi.

Dopo 20 secondi ancora un’occasione sprecata da Brunori, il suo tiro viene deviato in calcio d’angolo. Così come nel primo tempo i corner vengono battuti in maniera imprecisa, si perde palla e riparte il Cosenza.

Da sottolineare il gioco semplice ed efficace del Cosenza che con due/tre tocchi riesce a arrivare facilmente dalla parte di Desplanches, mentre il Palermo fatica enormemente a costruire in avanti e sbaglia davvero tanto sotto porta.

Spinge in avanti il Palermo, ma le trame offensive sono confuse e farraginose e i troppi errori in transizione attiva favoriscono gli avversari che amministrano la gara con estrema tranquillità. Al 60’ Dionisi manda in campo Vasic ed Henry al posto di Ranocchia e Brunori.

I cambi non sortiscono l’effetto sperato perché è il Cosenza a prendere il pallino del gioco, il Palermo si spegne a poco a poco e rischia molto nei contropiedi. Al 67’ entra Segre ed esce Blin. Al 70’ secondo cooling break della gara.

In una rara occasione di ripartenza del Palermo, al 75’ salvataggio sulla linea di Mazzocchi su tiro ravvicinato di Segre. Crolla a terra Micai come morto, dopo due minuti si rialza. Una sceneggiata davvero ridicola parte del portiere del Cosenza per perdere tempo. Al 78’ entra di Di Mariano al posto di Di Francesco.

Ed è proprio Di Mariano all’80’ a mettere a segno la rete del pareggio su cross di Insigne.

Reazione veemente del Cosenza che si riporta in avanti, si difende il Palermo. All’83’ gol di Di Mariano annullato per fuorigioco di Henry. La gara si riaccende. Il Palermo ritrova coraggio e spinge in avanti. Molte sceneggiate da parte dei giocatori del Cosenza che perdono tempo per spezzare il gioco offensivo della squadra rosanero che dopo il pari sembra essersi risvegliata. Si riporta in avanti la squadra di Alvini che al 90’ conquista un calcio d’angolo, spazzato via dalla difesa rosanero. Sette i minuti di recupero concessi dall’arbitro.

C’è molta confusione in campo, tiene palla il Cosenza che riesce a chiudere il Palermo nella propria area, il Palermo soffre e si difende a denti stretti. Al 93’ Insigne sbaglia il più facile dei gol. Ne approfittano i calabresi per ripartire in avanti e perdere comunque ulteriore tempo con Micai fischiatissimo dal pubblico, ma efficace per far chiudere la gara sul punteggio di 1 a 1.

Solite disattenzioni difensive e solita imprecisione sotto porta da parte del Palermo che consegna il primo tempo al Cosenza. Molta foga in campo, ma pochissima concretezza della squadra rosanero che nella prima frazione di gioco si fa sorprendere in contropiede dagli avversari e prende gol come da copione, con Blin e Ceccaroni totalmente in bambola.

Pessime le prestazioni di Lund e di Nikolau, quest’ultimo prelevato dallo Spezia per 1,6 milioni più la cessione a titolo definitivo di Soleri ed il prestito di Aurelio. Forse dal mercato non sono arrivati quei rinforzi che dovevano far fare il salto di qualità alla squadra. Il pareggio siglato da Di Mariano e le ottime prestazioni di Segre e Gomes la dicono lunga sull’apporto qualitativo dei nuovi acquisti.

Tanti, troppi errori individuali che hanno condizionato l’intera gara. Il pareggio rende meno amaro il ritorno al Barbera del Palermo. Bellissimo il gioco di luci, ma il gioco in campo non è stato all’altezza dello spettacolo sugli spalti. Palermo ancora una volta rimandato, la speranza è che la sosta possa servire a Dionisi per riordinare le idee e riuscire a dare un gioco convincente ad una squadra fin qui balbettante che esattamente come lo scorso anno non riesce ad ingranare e ad esprimere trame di gioco vincenti e convincenti.

Forse la vittoria di Parma aveva illuso più del dovuto. Sicuramente è troppo presto per fare bilanci, siamo appena alla quarta giornata di campionato. Ma è necessario trovare al più presto la strada maestra per trovare convinzioni e certezze, senza le quali non si va da nessuna parte e con un mercato estivo ben al di sotto delle aspettative.

Tabellino:

PALERMO (4-3-3): 1 Desplanches; 23 Diakité, 32 Ceccaroni, 43 Nikolaou 3 Lund; 28 Blin, 6 Gomes, 10 Ranocchia; 11 Insigne, 9 Brunori (Cap.), 17 Di Francesco.

A disposizione: 12 Nespola, 46 Sirigu, 7 Di Mariano, 8 Segre, 14 Vasic, 18 Nedelcearu, 20 Henry, 21 Le Douaron, 25 Buttaro, 27 Pierozzi, 29 Peda.

Allenatore: Dionisi.

COSENZA (3-4-1-2): 1 Micai; 55 Hristov, 5 Camporese, 17 Caporale; 19 Ciervo, 34 Florenzi, 6 Charlys, 11 D’Orazio (Cap.); 28 Kouan, 10 Fumagalli; 9 Sankoh.

A disposizione: 22 Vettorel, 2 Cimino, 4 Martino, 15 Dalle Mura, 16 Ricciardi, 20 Rizzo Pinna, 23 Venturi, 24 Mauri, 30 Mazzocchi, 31 Ricci, 32 Strizzolo, 39 Kourfalidis.

Allenatore: Alvini.

Arbitro: Massimi (Termoli).
AA1: Del Giovane (Albano Laziale).
AA2: Monaco (Termoli).
IV UFFICIALE: Mastrodomenico (Matera).
VAR: Minelli (Varese).
AVAR: Ghersini (Geno

Ammoniti: 30’ Hristov – 54’ Diakité – 69’ Kourfalidis – 78’ Mauri

Marcatori: 39’ Fumagalli – 80’ Di Mariano

Spettatori: Biglietti 12.622 – Ospiti: 77 – Abbonamenti: 13.165 – Totale titoli emessi: 25.787