Partita da dentro o fuori tra Palermo e Sampdoria. Cammino deludente per entrambe le squadre che da favorite per la promozione diretta in Serie A si ritrovano invece ad arrancare in classifica e sono già tagliate fuori per la lotta ai primi due posti.

I tifosi del Palermo hanno osservato 10 minuti di silenzio ad inizio partita in onore di Samuele, il giovanissimo tifoso del Foggia tragicamente scomparso.

Modulo 4-3-2-1 per Alessio Dionisi, che continua ad ignorare Brunori, secondo migliore realizzatore della storia rosanero, che parte dalla panchina insieme a Gomes. In campo, dunque, Desplanches tra i pali; Diakité – Baniya – Nikolaou – Ceccaroni in difesa; Segre – Ranocchia – Verre a centrocampo; Insigne – Henry – Di Francesco tridente d’attacco.

Ad inizio di gara Romagnoli è costretto a lasciare il campo a causa di un infortunio su un’azione di gioco, al suo posto Sottil manda in campo Ferrari. Il Palermo prova a costruire, ma i soliti errori in fase di appoggio favoriscono le ripartenze della Sampdoria. Il primo calcio d’angolo è dei Rosanero.

Al 13’ azione confusa davanti la porta della Sampdoria con Henry che non riesce a mettere il pallone dentro la rete e si fa anticipare da Riccio. Al 19’ bellissima azione innescata da Ranocchia che pesca Di Francesco che con un grande stop si impossessa del pallone e prova il tiro. Sulla ribattuta prova a calciare in porta Ranocchia, la palla termina di poco fuori.

Al 22’ occasione per Henry servito in area da Ceccaroni, il suo colpo di testa termina di poco alto sulla traversa. Il Palermo costruisce molto, ma non riesce ad essere incisivo sotto porta. Diversi gli errori da parte di Henry che non riesce ad inquadrare la porta.

Il Palermo spreca tantissimo pur partendo bene in contropiede è davvero molto impreciso negli ultimi metri favorendo le ripartenze della Sampdoria.

Ed implacabile al 39’ arriva la rete della Sampdoria nel suo unico tiro in porta, naturalmente come da classico il gol è dell’ex Tutino, occasione servita su un piatto d’argento da duo Baniya e Nikolau.

Il Palermo spreca davvero l’impossibile, manca un finalizzatore, un attaccante in grado di mettere il pallone dentro la rete, anche perché l’unico vero bomber resta in panchina per scelta tecnica di Dionisi. Due i minuti di recupero concessi dall’arbitro.

Ci pensa Di Francesco al 47’ a rimettere il Palermo in careggiata con un grandissimo gol. Tiro a giro di destro e palla che s’insacca alle spalle di Silvestri.

Con il pareggio di Di Francesco si schiude il primo tempo sul punteggio di 1 a 1.

Nessun cambio per Dionisi ad inizio di ripresa.

Nei primi minuti del secondo tempo, la Sampdoria prova a chiudere in area il Palermo che esce bene ed attacca a testa bassa. Al 50’ il Palermo conquista una punizione interessante da circa 25 metri. Si incarica della battuta Ranocchia, grande tiro e parata di Silvestri che manda il pallone in calcio d’angolo. Al 55’ nuova occasione per Ranocchia e nuovo salvataggio con i pugni di Silvestri.

Al 62’ l’arbitro prima dà cartellino rosso diretto a Ferrari per fallo da ultimo uomo su Segre, poi dopo la consultazione al Var annulla la decisione ed assegna un calcio di punizione alla Sampdoria perché il fallo era stato commesso dal centrocampista rosanero.

Al 66’ ripartenza sprint di Tutino, il suo tiro viene spazzato da Nikolau.  Al 67’ entrano Le Douaron e Vasic, escono Henry e Verre. La Sampdoria si riaffaccia in avanti, non proprio eccellente il disimpegno in area di Nikolau. Al 77’ Dionisi manda in campo Di Mariano al posto di Di Francesco e Appuah al posto di Insigne. All’80 sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Le Douaron fallisce l’occasione per portare in vantaggio il Palermo.

Non un grandissimo impatto sulla gara da parte del francese. All’86’ entra Brunori al posto di Segre. Ennesimo errore sotto porta di Le Douaron che tutto solo al centro dell’area sampdoriana riesce a mandare il pallone fuori. Cinque i minuti di recupero concessi dall’arbitro. Si porta in avanti la Sampdoria, soliti svarioni della difesa rosanero che fanno tremare i tifosi rosanero. Ma il Palermo riconquista palla e prova a spingere il piede sull’acceleratore.

Al 92’ nuovo miracolo di Silvestri su tiro di Baniya e la gara termina sul punteggio di 1 a 1.

Un pareggio che non serve per un rilancio né al Palermo, né alla Sampdoria. Oggi la squadra blucerchiata non è sembrata irresistibile, eppure ancora una volta il Palermo non è stato capace di vincere davanti ai propri tifosi.

La squadra rosanero ha costruito davvero tanto, ma se per le realizzazioni delle reti si deve affidare ai suoi esterni, oggi è stata la volta di Di Francesco, non si capisce quale valore aggiunto hanno portato Henry, Le Douaron e Appuah preferiti ancora una volta a Brunori entrato solo all’86’.

Le scelte tecniche di Dionisi non stanno pagando. Il Palermo segna con il contagocce. E i pochissimi minuti giocati da Brunori sono insufficienti a cambiare volto alla partita. Le valutazioni di Dionisi preludono ad un inevitabile addio all’ultimo eroe della Serie C che a suon di gol ha portato il Palermo in serie B. Appare chiaro ormai che Brunori è fuori dal progetto tecnico di Dionisi.

Oggi due punti persi, ed ennesimi fischi da parte dei tifosi alla squadra che è uscita dal campo mestamente.

La delusione e l’amarezza del mondo rosanero è palpabile. Le parole e i buoni propositi non bastano più. E non basta nemmeno sapere che la Società non è contenta dell’andamento sportivo del Palermo. La squadra di Dionisi non decolla ed a oggi i giocatori non sembrano avere la forza mentale di scuotersi da un limbo pericoloso.

Perché l’unico vero problema del Palermo è l’assoluta incapacità realizzativa da parte dei suoi attaccanti. Le Douaron, costato ben 4 milioni, è ancora a secco, non vede la porta, esattamente come era accaduto lo scorso anno al Brest, motivo per il quale era finito in panchina. Lo stesso Appuah, due milioni di euro il suo cartellino, non sembra in grado di fare stropicciare gli occhi. Mentre Henry non sembra quel valore aggiunto che ci si aspettava.

Resta l’amarezza per il trattamento riservato a Brunori, il giocatore più prolifico degli ultimi 3 anni, autore di 64 gol, di cui ben 34 in serie B che con i 4 minuti di oggi quest’anno ha giocato solo 404 minuti.

Domenica al Barbera arriva il lanciatissimo Spezia dell’ex Soleri ceduto insieme ad Aurelio (in prestito) per Nikolau, una scelta quest’ultima del tutto inspiegabile.

Tabellino:

PALERMO (4-3-2-1): 1 Desplanches; 23 Diakité, 4 Baniya, 43 Nikolaou, 32 Ceccaroni; 8 Segre (C), 10 Ranocchia, 26 Verre; 11 Insigne, 20 Henry, 17 Di Francesco.

A disposizione: 12 Nespola, 46 Sirigu, 3 Lund, 6 Gomes, 7 Di Mariano, 9 Brunori, 14 Vasic, 18 Nedelcearu, 19 Appuah, 21 Le Douaron, 25 Buttaro, 29 Peda.

Allenatore: Alessio Dionisi.

SAMPDORIA (4-2-3-1): 33 Silvestri; 18 Venuti, 6 Romagnoli (C), 5 Riccio, 44 Ioannou; 7 Bellemo, 17 Meulensteen; 15 Akinsanmiro, 10 Tutino, 11 Pedrola; 20 La Gumina.

A disposizione: 1 Vismara, 22 Ghidotti, 8 Ricci, 14 Kasami, 23 Depaoli, 25 Ferrari, 28 Yepes, 31 Vulikic, 34 Leonardi, 72 Veroli, 80 Benedetti, 84 Sekulov.

Allenatore: Andrea Sottil.

ARBITRO: Daniele Doveri (Roma 1).
AA1: Alessio Berti (Prato).
AA2: Lorenzo Giuggioli (Grosseto).
IV UFFICIALE: Luca De Angeli (Milano).
VAR: Aleandro Di Paolo (Avezzano).
AVAR: Daniele Perenzoni (Rovereto).


Ammoniti
: 79’ Venuti – 90’ Ferrari

Marcatori: 39’ Tutino – 47’ Di Francesco

Spettatori: Totale biglietti: 7.745 – Ospiti: 136 – Abbonamenti: 13.680. Totale titoli emessi: 21.425