Benedetta “normalità”. Finalmente, è proprio il caso di dirlo, la logicità delle scelte tecniche porta ad una buona vittoria, ottima panacea per il morale e, cosa che più conta, per la classifica, ultimamente assai anemica.

Il cambio modulo “forzato” , viste le assenze di tutti gli esterni di ruolo, ha dato i frutti sperati. Squadra più corta, attenta e, sopratutto, efficace anche in fase conclusiva. La coppia Brunori-Le Douaron si è dimostrata , come già da noi evidenziato in passato, ben compatibile ed assortita. A centrocampo abbiamo ammirato un Segre rigenerato ma la mossa decisiva è stata il reinserimento di Gomes che ha portato quantità e qualità al reparto mediano, oltre che a liberare in fase offensiva un Ranocchia, inizialmente impreciso, ma dal piede vellutato e telecomandato ( da lui sono partiti i due assist per i due gol vincenti ) a cui non si può assolutamente rinunciare.

Un cenno particolare lo dedichiamo a Salvatore Sirigu (a proposito auguri di buon compleanno) schierato in porta al posto di Desplanches. La sua presenza si è notata. Non è stato molto impegnato dagli avanti emiliani, però quando è stato chiamato in causa ha risposto presente e la sensazione che abbiamo avuto dalla tribuna stampa è stata che la sua esperienza abbia portato guida e tranquillità ad un reparto, quello difensivo, ultimamente troppo insicuro. Baniya, Nikolaou e Ceccaroni sono sembrati più attenti e determinati nei loro interventi tanto che il tourbillon di punte schierate dal tecnico emiliano Mandelli ( ad un certo punto del match erano in campo contemporaneamente Caso, Battistella, Gliozzi ed Abiuso ) non ha prodotto apprezzabili risultati.

Ancora è presto per dire se il brutto anatroccolo del girone d’andata si sia trasformato in un cigno bellissimo, questo sarà il campo ed il tempo a dircelo, ma è chiaro che la ripartenza lascia ben sperare.

Oggi la risposta è comunque arrivata ed ha messo in evidenza solo segnali positivi.

Il nuovo d.s. Carlo Osti, può portare avanti il suo lavoro con idee abbastanza chiare, anche dal punto di vista della guida tecnica ( Dionisi sembra aver trovato serenità e consapevolezza sulle scelte da effettuare ), e dare al tecnico toscano quei tre, quattro innesti che possano riportare il Palermo nelle zone di classifica più consone alle aspettative della dirigenza e della tifoseria, che oggi, dal canto suo, ha gradito la prestazione dei giocatori rosanero salutandoli a fine partita con applausi e con il coro “vi vogliamo così”.

Brunori potrebbe essere l’uomo della svolta, il leader tanto atteso al quale affidare le chiavi della squadra. L’uomo in più del girone di ritorno, in attesa anche del reintegro dei lungodegenti Blin e Gomis.

Il modulo adottato oggi ( 3-5-2 ) sembra essere quello più adatto ai giocatori in organico e pertanto crediamo che la dirigenza saprà bene come operare sul mercato da oggi al 4 febbraio.

Adesso testa bassa e pedalare, è stato ripreso il “percorso”, ma la strada è ancora lunga.

Se si vuol ritornare a parlare di obiettivi ancora molto lontani, occorreranno tante conferme e tanto impegno, da parte di tutti.