Il veliero Bayesian, affondato la notte del 19 agosto scorso davanti a Porticello, a pochi chilometri da Palermo, è pronto per essere recuperato. Le operazioni sono previste per metà aprile, quando le condizioni del mare lo permetteranno, e saranno condotte da una società specializzata con una chiatta appositamente attrezzata, disponibile solo in primavera. Il piano per il recupero è stato definito con precisione, con il supporto delle autorità competenti e degli esperti del settore.

Il veliero, lungo 65 metri, verrà sollevato senza l’albero, che verrà tagliato all’altezza del boma prima di far riemergere lo scafo. Questo passaggio, previsto tra il 18 e il 20 aprile, è stato deciso in seguito a una riunione con la procura di Termini Imerese, la guardia costiera e gli avvocati del consorzio di assicurazioni, che ha stipulato la polizza per la società che gestisce la nave.

In particolare, il consulente tecnico nominato dalla procura, l’ingegnere messinese Alessandro Biriaco, ha preso parte alla pianificazione delle operazioni, cercando di garantire la massima sicurezza durante l’intero processo. Il recupero del veliero non è solo una questione tecnica, ma anche legale, poiché la gestione dei danni e l’assicurazione sono aspetti cruciali per il completamento dell’operazione.