Ci sono ricordi che restano impressi nella memoria, scolpiti come fotogrammi di un film indimenticabile. Per Pohjanpalo uno di questi è senza dubbio la standing ovation ricevuta al “Renzo Barbera” da avversario:

“È stato un momento straordinario, sia come calciatore che come uomo – ha raccontato il giocatore durante la conferenza stampa di presentazione. Essere applaudito da 30.000 persone dopo aver segnato contro la loro squadra è stato incredibile. Dopo la partita, Vincenzo Todaro mi chiese: “Ti piacerebbe giocare qui?” Io risposi: “Sì, perché no, magari un giorno”. Ed eccomi qua.”

Abbandonare Venezia, dove era un idolo indiscusso e capitano in Serie A, non è stata una decisione semplice:
“Il mio rapporto con Venezia, la squadra e i tifosi è stato eccellente. Tuttavia, la vita cambia e quando è arrivata la proposta del Palermo, con un progetto ambizioso a lungo termine, ho riflettuto molto. Ho parlato con la mia famiglia e il mio allenatore e, sebbene fosse una scelta difficile, credo sia stata la migliore per la mia carriera. Voglio contribuire a riportare il Palermo in Serie A e vivere quel momento da protagonista.”

L’impatto con il nuovo spogliatoio
Dopo appena due allenamenti con la nuova squadra, le sensazioni sono già positive, ho notato un’alta qualità nello staff tecnico e nei compagni. Sappiamo che i risultati si ottengono con umiltà e lavoro quotidiano. La partita di domenica sarà impegnativa e spero di poter dare subito il mio contributo. L’ambiente è stimolante e la struttura sportiva è di prim’ordine: sono davvero felice di essere qui.”

L’Addio a Venezia e il calore di Palermo
“Con l’Udinese ho salutato Venezia e i suoi tifosi, un momento molto emozionante. Ma nel calcio tutto cambia velocemente. Ora il mio obiettivo è rappresentare con orgoglio i colori rosanero. L’incontro con i tifosi di Palermo è stato straordinario: centinaia di persone ad accogliermi, tra cui anche alcuni finlandesi, gridavano il mio nome. Un’emozione indescrivibile, il sogno di ogni bambino che ama il calcio.”

Il benvenuto di Brunori e il clima di squadra
Conoscevo già Brunori, un attaccante di grande valore. In campo abbiamo trovato subito una buona intesa, cosa non scontata in così poco tempo. La competizione interna è sana e stimolante: ci aiuterà a dare il meglio. So che tutti si aspettano gol da me, e farò di tutto per non deludere.”

La Maglia Numero 19: tra fortuna e storia
Avrei voluto il numero 20, che ho indossato anche in nazionale, ma era già occupato. Ho scelto il 19, un numero fortunato per me, usato ad Amburgo. Poi ho scoperto che a Palermo era la maglia di Totò Schillaci, un eroe dei Mondiali: un motivo in più per esserne orgoglioso.”

La scelta di Palermo: un destino segnato
“Già dai primi contatti con la società era chiaro che Palermo sarebbe stata l’unica squadra di Serie B per cui avrei fatto questo passo. Il peso storico di questo club è noto non solo in Sicilia ma in tutta Italia. Anche a Torino, durante le visite mediche, mi fermavano per strada sapendo della mia destinazione. Palermo è stata l’unica opzione possibile.”

Ruolo, obiettivi e pressioni
Mi adatto facilmente: posso giocare da solo in attacco o in coppia. L’importante è quello che funziona per la squadra. I tifosi vogliono la Serie A, e condividiamo lo stesso obiettivo. Tutto è possibile con il lavoro giusto. Dopo il titolo di capocannoniere della scorsa stagione, riparto da zero. Il mio obiettivo principale ora è integrarmi e trovare il mio posto in squadra.”

La pressione come motore
La pressione è un carburante fondamentale per ogni grande giocatore. L’entusiasmo dei tifosi va guadagnato, non è scontato. Voglio continuare a meritarmi il loro supporto, con impegno e dedizione.”

Joel Pohjanpalo non è solo un nuovo acquisto per il Palermo, ma un simbolo di rinascita, determinazione e ambizione. La strada verso la Serie A è lunga, ma con questo spirito, il futuro rosanero sembra già più luminoso.