Chiuso il sipario sul mercato invernale, che ha regalato al Palermo tre rinforzi di spessore, per i rosanero è già tempo di tornare a fare i conti con il campo. Dopo la pesante battuta d’arresto casalinga contro il Pisa, la squadra di Dionisi è chiamata a una reazione immediata in una trasferta tutt’altro che semplice: allo stadio Alberto Picco li attende uno Spezia in grande forma.

Esordio dal primo minuto per gli ultimi due arrivati, con Dionisi che si affida ancora al modulo 3-5-2. In porta c’è Audero, protetto dal trio difensivo composto da Baniya, Magnani e Ceccaroni. A centrocampo torna Blin, affiancato da Diakité – Segre – Ranocchia e Lund, in attacco, riflettori puntati sulla nuova coppia offensiva Brunori-Pohjanpalo

Pronti, via e Palermo in vantaggio. Bastano appena 27 secondi ai rosanero per sbloccare il risultato grazie a una perla di Ranocchia. Il centrocampista illumina il campo con un’azione da applausi: prima supera un avversario con un tunnel elegante, poi lascia partire un sinistro a giro che si infila sotto l’incrocio dei pali, lasciando il portiere immobile. Un gol di straordinaria bellezza, una vera e propria firma d’autore.

Lo Spezia risponde immediatamente alla ricerca del pareggio, sfiorando il gol al 5′ con un colpo di testa di Pio Esposito che colpisce la traversa. I liguri continuano a spingere, mentre il Palermo fatica a difendersi ed a uscire dalla propria area.

 Al 21′, lo Spezia ottiene una punizione per un contatto dubbio di Ranocchia su Pio Esposito. La conclusione è imprecisa e il pallone sorvola abbondantemente la traversa. È lo Spezia a dettare il ritmo della partita, gestendo il possesso della palla e mantenendo saldamente il controllo del gioco. I liguri si rendono spesso pericolosi. I rosanero faticano a spezzare la pressione avversaria.

Al 28′, lo Spezia trova il gol in una mischia nell’area rosanero. I giocatori del Palermo protestano con veemenza, sollevando dubbi sulla regolarità dell’azione. L’arbitro, dopo aver consultato il VAR, annulla la rete, riscontrando un fallo di Mateju che, con un calcio rasente al viso, aveva tolto il pallone dalle mani del portiere Audero.

La squadra di D’Angelo detta il ritmo del gioco, mettendo ripetutamente in difficoltà il Palermo. Al 42′ Lund commette fallo su Elia, concedendo una punizione allo Spezia. Dopo tre minuti di recupero, si va al riposo con il Palermo in vantaggio per 1 a 0.

Al rientro in campo, la partita riprende esattamente come si era conclusa il primo tempo. Lo Spezia continua a spingere in avanti con una chiara proiezione offensiva, mentre il Palermo lotta con difficoltà per difendersi dalle continue avanzate degli avversari.

Le transizioni attive del Palermo si trasformano in rapidi contropiedi a favore dello Spezia, aumentando la confusione e l’imprecisione in campo. Pohjanpalo continua a ricevere pochi palloni giocabili, mentre il copione della partita rimane invariato: lo Spezia domina l’attacco incessantemente, costringendo il Palermo a difendere strenuamente il suo esiguo vantaggio.

Al 62’ fuori Lund e dentro Pierozzi. Al 64′, lo Spezia ottiene una punizione in posizione pericolosa, il Palermo riesce a sventare la minaccia con qualche difficoltà. Al 69’ escono Blin e Pohjanpalo, entrano Gomes e Le Douaron.

Al 72’ al primo vero errore difensivo dello Spezia. Pressing di Le Douaron su Mateju che perde palla, la recupera Segre, che va al tiro, sulla respinta di Chichizola arriva Brunori che insacca il pallone in rete.

Spezia in avanti, Palermo sulle barricate a difendere il risultato. All’81 entrano Di Francesco e Nikolau ed escono Brunori e Baniya. All’86’ brutto fallo di Mateju su Segre ed ammonizione per l’ex rosanero. Il primo calcio d’angolo per il Palermo arriva all’88’. Cinque i minuti di recupero concessi dall’arbitro.

Al 92′, Pio Esposito segna grazie a un clamoroso errore di Nikolau ed al 94′ arriva il pareggio dello Spezia con Aurelio, lasciato completamente solo sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

La partita si conclude 2-2, dopo una gara tutt’altro che brillante, segnata da errori tecnici individuali che il Palermo non è riuscito a correggere.

Un pareggio che lascia un retrogusto amaro per il Palermo, soprattutto dopo un finale rocambolesco che ha visto la squadra rosanero subire il pareggio a pochi secondi dal fischio finale. La squadra di Dionisi ha evidenziato ancora una volta la difficoltà di imporre un gioco fluido e concreto, incapace di correggere tempestivamente gli errori individuali.

Tra questi, il più pesante è stato quello di Nikolau, che ha avuto un impatto negativo sulla partita, con il suo errore che ha direttamente condotto al gol del pareggio dello Spezia. Un passo falso che evidenzia l’urgenza di migliorare la gestione della partita e la reattività, aspetti fondamentali per poter aspirare a risultati più concreti e per evitare di sprecare occasioni come quella odierna, dove una gestione più attenta avrebbe potuto portare a una vittoria.

La gestione del possesso palla del Palermo è stata tutt’altro che precisa. Gli errori in fase di costruzione hanno permesso allo Spezia di lanciarsi in veloci contropiedi, mentre l‘incapacità di mantenere il controllo del gioco ha impedito agli attaccanti, come Pohjanpalo, di entrare in partita, con il finlandese costretto a rimanere ai margini delle azioni offensive.

Il raddoppio del Palermo al 72′ arrivato grazie a un errore difensivo dello Spezia, ha offerto un’opportunità d’oro ai rosanero, merito di un determinato Le Douaron, con il suo pressing su Mateju ha fatto perdere palla all’ex rosanero. Bravo Segre che ha capitalizzato l’occasione con un tiro, seguito dalla pronta reazione di Brunori, che ha segnato sulla respinta di Chichizola.

Questo episodio dimostra l’importanza di sfruttare ogni minimo errore dell’avversario in una partita così difficile, in cui lo Spezia ha dominato il gioco con un possesso palla del 65%. Tuttavia, se non si riesce a chiudere con una vittoria partite di questo tipo, la strada per il Palermo si fa davvero in salita, con la consapevolezza che ogni occasione persa potrebbe pesare sul raggiungimento degli obiettivi stagionali.

Tabellino:

SPEZIA (3-5-2): 23 Chichizola, 2 Wisniewski, 5 S. Esposito, 7 Elia, 9 F. Esposito, 10 Lapadula, 13 Reca, 29 Cassata, 32 Vignali, 37 Mateju, 55 Hristov (C).

A disposizione: 66 Gori, 4 Ferrer, 6 Degli Innocenti, 11 Falcinelli, 17 Colak, 20 Di Serio, 31 Aurelio, 36 Candelari, 65 Giorgeschi, 77 Bertola, 80 Kouda, 82 Djankpata.

Allenatore: Luca D’Angelo.

PALERMO (3-5-2): 12 Audero, 3 Lund, 4 Baniya, 8 Segre, 9 Brunori (C), 10 Ranocchia, 19 Pohjanpalo, 23 Diakité, 24 Magnani, 28 Blin, 32 Ceccaroni.

A disposizione: 1 Desplanches, 46 Sirigu, 6 Gomes, 14 Vasic, 17 Di Francesco, 21 Le Douaron, 25 Buttaro, 26 Verre, 27 Pierozzi, 43 Nikolaou.

Allenatore: Alessio Dionisi.

ARBITRO: Ghersini (Genova).
AA1: Luciani (Milano).
AA2: Monaco (Termoli).
IV UFFICIALE: Cerbasi (Arezzo).
VAR: Maggioni (Lecco).
AVAR: Di Vuolo (Castellammare di Stabia).

Ammoniti: 26’ Baniya – 28’ Brunori – 34’ Blin – 41’ Lund

Marcatori: 1’ Ranocchia – 72’ Brunori – 92’ Pio Esposito – 94’ Aurelio

Foto: Francesco Caltagirone