Chiariamo subito un concetto. Il Palermo ha meritato la vittoria.

Uno dei migliori, se non il migliore, primi tempi della stagione che poteva concludersi con un vantaggio ben più ampio del 2-0 firmato Brunori-Pohjanpalo. Un Palermo compatto e solido non ha lasciato spazio alla Salernitana, ricambiando così la sconfitta subita nel girone d’andata al “Barbera”.

La sofferenza degli ultimi venti minuti, con il solito gol preso a difesa schierata, frutto ormai di consolidati limiti mentali, di una panchina purtroppo non all’altezza dell’undici titolare e di scelte ancora una volta alquanto discutibili del nostro tecnico, ha soltanto evocato brutti ricordi, ma stavolta fortunatamente è stata superata senza danni.

Alla fine ciò che conta è che siano arrivati tre punti preziosissimi che riportano il Palermo in zona playoff, scavalcando in un colpo solo il Bari e acciuffando il Cesena al settimo posto. Ma non basta, non può bastare. Catanzaro e Juve Stabia sono obiettivi concreti e le ultime sette partite devono servire per conquistare la miglior posizione possibile.

Oggi allo stadio “Arechi” contro una delle squadre più scarse del torneo, sembra essersi riaperto uno spiraglio ma, prima di lasciarci andare a facili trionfalismi è lecito andare cauti e aspettare le prossime partite per capire se la tela di Penelope che i rosanero fanno e disfanno puntualmente da 31 partite, finalmente sia giunta alla fine per lasciare spazio a regolarità e concretezza.

Accantonate le solite paure, diamo anche uno sguardo alle note positive. Sontuosi Matteo Brunori, gran gol e assist ed il bomber finlandese Joel Pohjanpalo, vera e propria sentenza dell’area di rigore per le difese avversarie, bene a centrocampo Gomes e Blin, in difesa Magnani non ha sbagliato nulla, sicuro in porta Audero, ordinati e attenti Pierozzi e Ceccaroni.

Ora si va avanti alla giornata, ma crediamo sia lecito aspettarsi margini di miglioramento, visto che fino ad oggi il Palermo ha dato il meglio di se solo in pochissime circostanze. Speriamo che da qui a fine stagione Dionisi, oltre a gestire al meglio i cambi durante le partite, riesca a dare continuità alla squadra, sciogliendo i dubbi che si porta dietro da inizio campionato. Se ci riuscisse, queste ultime sette partite potrebbero portare delle belle sorprese al Palermo ed alla sua tifoseria in vista degli spareggi promozione.

Le pagelle

SALERNITANAChristensen 5; Bronn s.v. (dal 23′ p.t. Ruggeri 5), Ferrari 5, Lochoshvili 5; Ghiglione 4 (dal 13′ s.t. Stojanovic 5), Zuccon 4,5 (dal 1′ s.t. Tongya 7), Amatucci 6,5, Soriano 5 (dal 30′ s.t. Reine Adelaide s.v.), Corazza 5,5; Cerri 4, Raimondo 4,5 (dal 13′ s.t. Verde 6).

PALERMOAudero 6,5; Baniya 6, Magnani 7,5, Ceccaroni 6,5; Pierozzi 6,5 (dal 13′ s.t. Diakitè 5), Gomes 7 (dal 23′ s.t. Ranocchia 6), Blin 6,5, Lund 6,5; Segre 5,5 (dal 36′ s.t. Vasic 5,5), Brunori 7,5 (dal 36′ s.t. Insigne s.v.); Pohjanpalo 7,5 (dal 23′ s.t. Le Douaron 5).