Dopo la sosta di campionato, presa congiuntamente dalla Lega Serie B, dalla FIGC e dal CONI in onore di Papa Francesco, il Palermo torna in campo al Nicola Ceravolo contro il Catanzaro, diretta rivale per la griglia play. I calabresi sono al sesto posto a più 3 dalla squadra rosanero che proverà dunque ad agganciare la squadra allenata dall’ex rosanero Fabio Caserta

Dionisi, che ha recuperato Ceccaroni e Nikolaou ma deve ancora rinunciare a Di Francesco, conferma il modulo 3-4-2-1 con Audero tra i pali, Baniya, Magnani e Ceccaroni a comporre il terzetto difensivo, mentre a centrocampo, Blin e Gomes gestiranno la manovra, affiancati da Lund sulla sinistra e da Pierozzi sulla destra, Segre e Brunori agiranno a supporto di Pohjanpalo.

Al secondo minuto primo brivido della gara, errore di Pigliacelli, che rinvia sui piedi di Brunori. Il capitano non riesce a servire Pohjanpalo solo in area.

Al nono minuto Palermo in vantaggio, cross teso di Brunori, Bonini anticipa tutti ma mette clamorosamente il pallone dentro la propria porta, beffando Pigliacelli.

Il Catanzaro prova ad alzare i ritmi, ma il Palermo tiene bene il campo, chiude le linee di passaggio e riparte in contropiede. Al 23’ occasione per i calabresi, Pompetti serve Iemmello che, da dentro l’area, calcia alto. Il Palermo risponde subito con Brunori, ma Pigliacelli salva in angolo.

Al 27’ raddoppio del Palermo, ripartenza fulminea di Brunori che mette al centro un pallone perfetto per Segre, bravo a battere Pigliacelli per il 2-0.

Il Catanzaro prova a reagire: al 34’ Iemmello sfiora il gol, ma il suo destro attraversa tutta la linea di porta e termina fuori. I calabresi insistono, ma il Palermo difende con ordine e chiude tutti gli spazi.  Solo uno il minuto di recupero, poi l’arbitro manda tutti negli spogliatoi.

Nessun cambio per Dionisi ad inizio della ripresa.

Il Catanzaro prova subito a portarsi in avanti, ma il Palermo gestisce e riparte. La gara si accende, con continui ribaltamenti di fronte. Al 55’ il Palermo sfiora il tris: Brunori imbuca per Ceccaroni, ma Scognamillo interviene consentendo a Pigliacelli di bloccare il pallone.

Un minuto dopo il Catanzaro accorcia le distanze. Il Palermo sbaglia in uscita, Pierozzi si fa sorprendere e Biasci, letale come all’andata, firma l’1-2.

Il Catanzaro si esalta, spinto da un pubblico di casa: i giallorossi attaccano a tutto campo e mettono sotto pressione la difesa rosanero in evidente affanno. Al 59’ Audero salva il risultato respingendo il tiro velenoso di Pontisso. L’inerzia della gara adesso è tutta dalla parte dei padroni di casa.

Al 66’, su un’azione insistita, Pohjanpalo mette il pallone in rete, ma il guardalinee alza la bandierina: gol annullato per un fuorigioco davvero molto dubbio. I calabresi appaiono molto più offensivi rispetto al primo tempo. Dionisi capisce che è il momento di cambiare qualcosa e al 72’ inserisce Vasic al posto di Pierozzi per dare nuova linfa sulla fascia destra.

Ma è sempre il Catanzaro a tenere il pallino del gioco ed a spingere. Al 78’ punizione pericolosa dal limite, ma la difesa rosanero regge l’urto. All’84’ occasione clamorosa per il Catanzaro: Pontisso, a porta spalancata, spara incredibilmente fuori. L’arbitro, comunque, aveva già fischiato un fallo in attacco. Il Palermo soffre, ma tiene botta. All’85’ Dionisi mette dentro Ranocchia per Segre, Verre per Brunori e Le Douaron per Pohjanpalo.


Un triplice cambio che permette al Palermo di respirare. All’89’, su un contropiede di Ranocchia, il Palermo guadagna un corner battuto dallo stesso. Il Catanzaro riesce a liberare, ma il segnale è chiaro. Quattro i minuti di recupero concessi dall’arbitro. Il Catanzaro si riversa disperatamente in avanti, il Palermo stringe i denti. Tensione altissima in campo.

E poi, al 93’contropiede perfetto del Palermo con Le Douaron che mette il sigillo sulla vittoria.
Il Palermo chiude i conti, soffrendo, sì, ma dimostrando carattere e maturità. Fischio finale e abbraccio collettivo, i rosanero agganciano il Catanzaro al sesto posto.

Una vittoria sofferta, certo, ma meritata per quanto visto nell’arco dei novanta minuti.
Meglio il Palermo nel primo tempo, poi, come troppe volte quest’anno, un blackout ad inizio ripresa ha rimesso tutto in discussione. Stavolta, però, la squadra di Dionisi ha saputo reagire, serrando le fila e sfruttando al meglio i cambi: Vasic ha dato equilibrio come esterno destro, mentre Ranocchia, Verre e Le Douaron hanno messo in difficoltà il Catanzaro con ripartenze veloci e micidiali.

Brunori è stato tra i migliori in campo: devastante nelle ripartenze, imprendibile palla al piede, vero leader offensivo. Pohjanpalo, invece, è apparso in ombra, ma è giusto sottolineare come abbia ricevuto pochissimi palloni giocabili.

Da sottolineare ancora una volta una direzione arbitrale, non all’altezza della situazione. Un problema ricorrente che, in gare delicate come queste, rischia di pesare.

Con questo successo il Palermo si porta a meno due dalla Juve Stabia, oggi sconfitta dal Sudtirol, prossimo avversario dei rosa al Barbera. Una partita che potrebbe rivelarsi determinante nella corsa playoff. La squadra rosanero adesso ha una grande occasione, ma servono continuità, lucidità e, finalmente, quel pizzico di cattiveria che fa la differenza.

Tabellino:

CATANZARO (3-5-2): 22 Pigliacelli; 23 Brighenti, 14 Scognamillo, 6 Bonini; 84 Cassandro, 21 Pompetti, 10 Petriccione, 8 Ilie, 3 Quagliata; 7 Compagnon, 9 Iemmello (C).

A disposizione: 25 Gelmi, 99 Borrelli, 4 Antonini, 19 La Mantia, 20 Pontisso, 28 Biasci, 29 Seck, 45 Buso, 61 Maiolo, 80 Coulibaly, 82 Corradi, 93 Paura.

Allenatore: Caserta.

PALERMO (3-4-2-1): 12 Audero; 4 Baniya, 24 Magnani, 32 Ceccaroni; 27 Pierozzi, 28 Blin, 6 Gomes, 3 Lund; 8 Segre, 9 Brunori (C); 19 Pohjanpalo.

A disposizione: 1 Desplanches, 46 Sirigu, 7 Di Mariano, 10 Ranocchia, 11 Insigne, 14 Vasic, 20 Henry, 21 Le Douaron, 23 Diakité, 25 Buttaro, 26 Verre, 43 Nikolaou.

Allenatore: Dionisi.

ARBITRO: Feliciani (Teramo).
AA1: Capaldo (Napoli).
AA2: Ricciardi (Ancona).
IV UFFICIALE: Recchia (Brindisi).
VAR: Ghersini (Genova).
AVAR: Volpi (Arezzo).

Ammoniti: 59’ Pierozzi – 64’ Brighenti – 74’ Cassandro

Marcatori: 9’ Bonini (autogol) – 27’ Segre – 56’ Biasci – 93’ Le Douaron