Ai Rotoli manca proprio tutto: da un forno crematorio funzionante (è guasto dal marzo 2020), ai sacchi per le estumulazioni, che gli uffici (aperti a singhiozzo per mancanza di personale) hanno “dimenticato” di ordinare.
Non sono stati sufficienti neppure i loculi messi a disposizione da un cimitero gestito da una fondazione, il Sant’Orsola, in collaborazione con la Feniof, l’associazione delle imprese funebri. Nelle ultime settimane la situazione ha registrato un netto peggioramento. Il Comune aveva realizzato alcune scaffalature in metallo proprio per togliere le bare dal suolo, ma lo spazio è esaurito e alcune salme sono poggiate a terra.
Ai problemi di spazio (per l’utilizzo dei campi d’inumazione a ridosso di una parete rocciosa si attede il collaudo di una barriera paramassi) si aggiungono le questioni contabili: è stata necessaria la mediazione del prefetto Giuseppe Forlani per trovare mille euro e consentire nei prossimi tre weekend l’apertura degli uffici cimiteriali del Comune, rimasti chiusi, in barba all’emergenza, per mancanza di fondi per gli straordinari.