Sono quasi 1.000 i biglietti sinora venduti per il settore ospiti dello Stadio Comunale di Chiavari per Virtus Entella-Palermo, in programma domani alle ore 20.30. Ma il numero potrà ancora crescere: i tagliandi per il settore ospiti resteranno in vendita sul sito ww.etes.it fino alle ore 19.00 di oggi. I tifosi rosanero, che arriveranno da ogni parte d’Italia, si apprestano dunque a colorare di rosanero anche il piccolo impianto di Chiavari, la cui capienza massima è di circa 5.535 spettatori totali, 1.700 il numero destinato al settore ospiti.
Per Baldini, anche la gara con l’Entella è un corso e ricorso storico: il 4 maggio 2019, la sua Carrarese subì al 90’ la rete dei biancocelesti che festeggiarono la promozione diretta in serie B.
“Il destino ha combinato una serie di cose, il rigore parato ed il palo con la Triestina e altre situazioni che ti fanno pensare che il destino c’è, esiste. Io in queste cose ci credo, non cerco di approfittarne, di parlarne in maniera scaramantica o in maniera superficiale, cerco di pregare non andando in Chiesa, ma facendo il mio mestiere. Che vuol dire stare al campo prima e dopo l’allenamento e cercare di capire cosa posso fare per aiutare i miei giocatori, di avere un rapporto con tutti, sia con chi gioca e con chi non gioca. Con L’Entella è un bonus che devo avere. In quella partita loro fecero gol al 90’, tra l’altro in fuorigioco. Ma io non ho bisogno di avere nessun riscatto, non vivo le sfide per dire che sono stato penalizzato o che devo dimostrare qualcosa. Vivo alla giornata, cercando di trovare delle soddisfazioni anche la di là della partita e del risultato. Creando dei rapporti di amicizia e di lavoro, regalandomi questo modo di stare insieme per sentirmi vivo, non sentirmi depresso, non sentirmi ammalato. Cerco di evitare brutti pensieri, così faccio vivere bene la mia famiglia, i miei amici e vivo bene anche io.”
Verso Virtus Entella-Palermo
“La gara con la Triestina ci ha detto che esistono anche gli avversari e che ci hanno messo in difficoltà. La nota positiva è che ci hanno fatto gol al 77’, ma nei diciannove minuti restanti non abbiamo più subito un solo tiro in porta. Con l’entrata di Soleri siamo cresciuti noi ed abbiamo trovato il pareggio con Luperini. Nel momento più difficile la squadra ha saputo fare le cose più importanti: stare corta, più compatta e soprattutto ha saputo soffrire. Sappiamo che non può sempre andare bene come l’altra sera. Prendiamo di buono quello che riusciamo a vedere. Abbiamo lavorato su quello che non siamo riusciti a fare. Domani uno tra Odjer o Damiani sostituirà De Rose. Sappiamo bene che la spinta dei nostri tifosi è importante. Più gente è dalla nostra parte, più riusciamo a dare il meglio di noi stessi. Contro la Triestina non abbiamo giocato bene, se non ci fosse stato il pubblico avremmo perso. Senza i nostri tifosi, la minima difficoltà si sarebbe molto ampliata. Non è vero che lo stadio pieno mette paura. Il timore può venire a quei giocatori che non hanno il fuoco e la passione di arrivare il più in alto possibile, ai calciatori che vivacchiano. Nel Palermo non ci sono queste figure, ci sono ragazzi volenterosi che si applicano. Sono felice di allenare questo gruppo che mi ha dimostrato che con l’aiuto del pubblico ha saputo uscire fuori dalle difficoltà. Brunori ha fatto 25 gol, la cosa importante è che se non segna lui, segnano i suoi compagni. A noi interessa il Palermo, siamo felici per Brunori, sappiamo che non c’entra nulla con questa categoria, che in qualsiasi momento può fare gol. Ma non stiamo a pensare se si deve sbloccare oppure no.
L’Entella è una squadra che ha speso più della Reggiana e del Palermo, volevano cercare di risalire subito. Il campo ha deciso diversamente, dimostrando che non contano i soldi, ma le persone. Detto questo, l’Entella ha giocatori importanti, che per la C sono un lusso. Noi ce l’andiamo a giocare. Ma l’unica cosa che mi interessa è la mia squadra, che deve fare le cose in base alle proprie caratteristiche ed alle difficoltà che gli avversari possono crearci. Quando sono venuto ho cercato di dare idee ai miei giocatori, che sono collegate ai moduli ma anche alle emozioni che per me significa vincere o perdere tutti insieme. Cercando di miglioraci nella sconfitta per evitarla e nelle vittorie di trovare il viatico per aiutarci a dare ancora di più, sapendo che la prossima partita è una incognita e che il prossimo avversario può avere sulla carta quelle caratteristiche che possono farci male. Alla tattica ho sempre unito l’emozione. La partecipazione emozionale è importante. Quando siamo andati al Santuario di Santa Rosalia, non è stato per pregare che il Palermo possa vincere i playoff. Ma per spiegare la cultura della città e cosa significa il pellegrinaggio alla grotta. Quando la gente è povera si attacca alla fede ed alla speranza, anche ne calcio le persone pensano che la Fede sia importante. Io faccio parte di queste persone che lo pensano. Nell’Entella mancheranno due giocatori importanti, a noi mancherà De Rose, ma noi crediamo che chiunque scenderà in campo farà bene.”