Una sconfitta che fa male, più di quella subita a Reggio, ma soprattutto più di quella subita a Terni, perché frutto di una serie di errori della difesa che ha permesso ad una squadra mediocre come il Cosenza, reduce da cinque sconfitte consecutive di riprendere fiato e di conquistare 3 punti che sul piano dell’aggressività e della cattiveria agonistica ha mostrato di meritare più del Palermo.

Nelle scorse settimane la squadra di Corini non aveva subito gol, oggi allo Stadio “San Vito – Gigi Marulla” ne ha presi tre, grazie a svarioni difensivi che si pensava di aver superato e che lasciano perplessità e molta amarezza. Il rigore al 90’ sbagliato da Brunori certifica la giornata negativa di un gruppo che sul piano agonistico ha fatto passi indietro e che sul piano del gioco stenta ancora a trovare una sua precisa identità.

Il primo tempo aveva illuso che la pratica Cosenza potesse chiudersi in fretta, Corini aveva schierato il solito modulo 4-3-3 mandando in campo la stessa formazione vincente con il Parma. Ma al gol di Brunori al 42’, un distratto Mateju ha permesso a Florenzi di segnare la rete del pareggio nel secondo minuto di recupero del primo tempo.

Rivitalizzato dal pari, il Cosenza è tornato in campo con un piglio più deciso del Palermo, trovando al 56’ la rete del vantaggio. Ci pensava Brunori tre minuti dopo a riequilibrare le sorti della gara siglando la sua prima doppietta stagionale. Da quel momento però è venuta fuori la garra e la voglia di vincere del Cosenza, che ha imbrigliato il Palermo sfruttando ed ottimizzando al massimo tutti gli spazi concessi da un centrocampo rosanero insufficiente sul piano dell’attenzione, al pari del reparto difensivo.

Al 64’ la terza rete per il Cosenza con Larrivey metteva il suggello ad una gara che poteva essere recuperata, ma che invece si è incanalata su binari decisamente sbagliati per i Rosanero. I cambi di Corini al 71’ – fuori Marconi e uno spento Segre, dentro Vido e Saric – non hanno portato gli effetti sperati. Forse troppo tardi gli ingressi di Damiani e Floriano che a dieci minuti dalla fine sostituivano Broh e Gomes.

Eppure, quel sacrosanto calcio di rigore al 90’ aveva riacceso le speranze di chiudere la gara almeno con un pari. Il tiro sbagliato dagli 11 metri da Brunori, ha certificato, invece, che il Palermo troppo spesso si fa male da solo. I ragazzi di Corini avrebbero meritato il pari, ma in serie B le disattenzioni in difesa si pagano a caro prezzo, anche e soprattutto contro una squadra certamente inferiore a livello tecnico dei Rosanero, ma scesa in campo determinata a vincere a tutti i costi.

Non si deve gettare la croce su Brunori per il rigore sbagliato, oggi la responsabilità della sconfitta pesa su tutti i giocatori del Palermo e sul tecnico rosanero che non ha letto bene la partita. Troppa sufficienza nell’approccio contro il Cosenza, peggiore difesa del campionato, poca reattività nei confronti degli avversari che non erano irresistibili. Un atteggiamento che ha permesso alla squadra calabrese di fare calmare, almeno momentaneamente, le acque agitate con i propri tifosi, mentre ha stoppato sul nascere i voli pindarici di chi sognava una svolta decisiva della stagione Rosanero.

La serie B adesso si fermerà per una giornata ed alla ripresa il Palermo ospiterà il Venezia, oggi sconfitto in casa della Reggina. Una pausa che dovrà servire a rivedere gli errori commessi oggi e per apportare le modifiche tecnico-tattiche necessarie. Forse rivedendo un po’ anche quelle che sono attualmente le gerarchie del campo.

Tabellino:

COSENZA (4-3-2-1): 77 Marson; 3 Rispoli, 5 Rigione, 13 Meroni, 27 Martino; 42 Voca, 6 Calò, 34 Florenzi; 10 D’Urso, 18 Merola; 9 Larrivey (cap.).

A disposizione: 31 Matosevic, 4 Brescianini, 7 Kornvig, 11 Brignola, 14 Panico, 15 Vaisanen, 19 Camigliano, 20 Nasti, 21 Vallocchia, 23 Venturi, 32 Butic, 40 Zilli.

Allenatore: William Viali.

PALERMO (4-3-3): 22 Pigliacelli; 37 Mateju, 18 Nedelcearu, 15 Marconi, 34 Devetak; 8 Segre, 5 Gomes, 14 Broh; 30 Valente,9 Brunori (cap.), 10 Di Mariano.

A disposizione: 1 Grotta, 12 Massolo, 2 Pierozzi, 3 Sala, 4 Accardi, 6 Crivello, 7 Floriano, 19 Vido, 21 Damiani, 27 Soleri, 28 Saric, 48 Bettella.

Allenatore: Eugenio Corini.

Arbitro: Gualtieri (Asti).

Assistenti: Di Monte (Chieti) – Macaddino (Pesaro).

Quarto Ufficiale: Carrione (Castellammare di Stabia).

VAR: Serra (Torino).

AVAR: Marchetti (Ostia Lido).

Ammoniti: 11’ Mateju – 17’ Devetak – 49’ Martino – 50’ Florenzi – 53’ Marconi – 6’ Calò

Marcatori: 42’ Brunori – 47’ Florenzi – 56’ Rigione – 59’ Brunori – 64’ Larrivey