Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di Intitolazione dell’Aula Bunker della casa circondariale Calogero Di Bona “Ucciardone” a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, in occasione della giornata conclusiva dell’anno di commemorazione nel trentennale delle stragi di Capaci e Via d’Amelio, Palermo 12 novembre 2022. ANSA/Paolo Giandotti - Uff stampa Quirinale + PRESS OFFICE, HANDOUT PHOTO, NO SALES, EDITORIAL USE ONLY + NPK

 Alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, è stata scoperta la targa all’ingresso dell’aula bunker del carcere Ucciardone, intitolata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Presenti anche Lucia e Manfredi Borsellino, figli del giudice ucciso in via D’Amelio, e Maria Falcone, sorella di Giovanni.  All’interno dell’aula bunker è stata allestita anche la mostra fotografica dell’ANSA “L’eredità di Falcone e Borsellino” che in questi anni è stata ospitata nelle scuole di tutte le regioni italiane.   “Il dolore delle vittime è anche il nostro ed è sempre vivo e spesso non neppure lenito dall’accertamento della verità”.

Con queste parole il presidente della corte d’appello di Palermo Matteo Frasca ha aperto la cerimonia di intitolazione dell’aula bunker di Palermo a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Alla manifestazione, voluta dall’ANM, partecipano, oltre il Capo dello Stato, anche i ministri della Giustizia e dell’Interno. “In quest’aula, esempio unico di efficienza nell’edilizia giudiziaria, costruita in sei mesi per lo svolgimento del maxi processo, grazie al lavoro unico di Falcone e Borsellino, alle loro intuizioni e alla loro rivoluzionaria consapevolezza della specificità Cosa nostra si è potuto celebrare un dibattimento che ha segnatola storia della lotta alla mafia”, ha aggiunto. Frasca ha ricordato l’isolamento e gli.attacchi subiti specialmente da Falcone e il senso dello Stato dei due giudici che, nonostante le difficoltà, non si sono mai fermati e hanno sempre manifestato il loro rispetto per le istituzioni”. “La lotta alla mafia – ha concluso – deve essere sempre al centro dell’agenda politica del governo e del Parlamento, della magistratura e della società civile. E’ necessario che ciascuno senza compromessi scelga da che parte stare con i fatti”.   Questa sera alle 20.30 al Teatro Massimo di Palermo, riservato per l’occasione alle scuole, e in diretta video sulla web TV del teatro per tutti gli altri cittadini, si terrà la terza esecuzione del Requiem per le Vittime della Mafia, opera collettiva di sette compositori italiani contemporanei che fu eseguita per la prima volte il 27 marzo 1993 nella Cattedrale di Palermo. La giornata-evento dedicata alla memoria si ripeterà il prossimo anno in data da comunicarsi a Firenze grazie alla collaborazione di ANM Firenze per ricordare il trentennale della strage di Via dei Georgofili del 1993.