Fabio Lupo, ex direttore sportivo del Palermo, è stato intervistato in esclusiva per TuttoPalermo.net dal Direttore Rosario Carraffa (Conduttore/Speaker) e dal Collaboratore Aldo Sessa, durante il programma “Today Sport” su Radio Tivù Azzurra, dove ha parlato di diversi argomenti.

Cosa è successo, secondo lei,  al Palermo che nelle battute finale non è riuscito ad ottenere la promozione diretta in Serie A? I tifosi rosanero possono stare tranquilli per le basi che sta gettando ora la società?

“Ci sarebbe tanto da dire sulla stagione scorsa, ma non voglio riaprire vecchi discorsi e vorrei sorvolare. Negli ultimi mesi di campionato a mio avviso si sono persi alcuni equilibri e certezze da parte dei giocatori e proprio per questo motivo è mancata la promozione diretta o tramite play-off. Per quanto riguarda la stagione prossima dipende molto dal mercato, visto che ci sono ancora tanti giocatori in uscita. La società ha deciso di mettersi in mano all’esperienza di un grande direttore sportivo come Rino Foschi e penso che i tifosi debbano restare tranquilli”.

Tra i giocatori che seguiva lei da vicino lo scorso anno c’erano sia Puscas che Di Carmine. Sono attualmente nel mirino della società rosanero, può parlarci di questi due profili che voleva portare a Palermo?

“Di Carmine sanno tutti che è stato l’obiettivo principale del mercato di riparazione, ma a causa di varie situazioni che si vennero a creare, il giocatori non arrivò in Sicilia. Il Presidente Zamparini ha dichiarato che il mancato trasferimento è stato un mio errore, a me viene da sorridere però. Ricordiamoci che in quel periodo le difficoltà economico-finanziare del Palermo erano grandi, era appena uscito dall’istanza di fallimento ma nonostante questo io avevo gettato le basi per una trattativa concreta. In ogni caso basta leggere le dichiarazioni del suo dirigente o del Perugia stesso per smentire le dichiarazioni del presidente. In ogni caso il giocatore ha dimostrato di essere un giocatore importantissimo per la categoria e lo avrebbe dimostrato anche in rosanero ne sono sicuro. Puscas invece negli ultimi 18 mesi ha dimostrato che in questa categoria può esprimere le proprie potenzialità”.

Come valuta l’approdo di Cristiano Ronaldo alla Juventus?

“Il suo arrivo punta i riflettori da ogni parte del mondo sul campionato di Serie A, ma questo campionato non può limitarsi alle aspettative di una singola squadra, la Juve infatti ha dimostrato di non avere nulla a che fare con tutte le altre big del calcio italiano. Purtroppo non possiamo vivere di colpi di una singola squadra, ma deve ripartire e godere della forza economica di tutte le partecipanti. Mancano stadi di proprietà e tantissime altre componenti organizzative. Purtroppo il calcio italiano è lontano anni luce dagli altri campionati europei di maggiore spessore. Il ranking europeo da forza al mio ragionamento, incluso il fatto di non aver partecipato al mondiale in Russia”.

Quale giocatore lo ha colpito in positivo e in negativo durante la sua esperienza a Palermo?

“Io ho avuto la fortuna di avere un ottimo gruppo che è stato sempre disponibile e ho creduto in loro fin dall’inizio. Mi hanno senza dubbio i giocatori polacchi per esserci calati subito nella realtà della Serie B e per la loro mentalità vincente. Non era facile per diversi motivi ambientarsi così in fretta, non era facile adattarsi ad una società come il Palermo che veniva da una retrocessione. Sono anche felice per Nino La Gumina, un ragazzo in cui ho sempre creduto e lui lo sa perfettamente. Ho lottato per fargli ottenere un contratto da professionista ad inizio stagione contro il volere di molti”.

Quindi l’Empoli è la piazza giusta per la consacrazione di La Gumina anche in Serie A?

“Nel calcio non si può parare di scelta giusta o scelta adatta per un giocatore. Se La Gumina fosse andato a Genova sponda Sampdoria sono sicuro che avrebbe trovato un allenatore molto preparato che lo avrebbe aiutato molto, magari non sarebbe stato sempre titolare ma sarebbe cresciuto molto. Ad Empoli invece trova l’ambiente che gli permette di giocare con più continuità ma non credo che se avesse scelto la Sampdoria sarebbe stata una scelta errata”.

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