“Dulcis in fundo”. L’ultima partita del 2023 e del girone d’andata regala ai tifosi del Palermo una bellissima sorpresa. Una vittoria, importantissima e preziosissima anche per l’autostima, contro una delle squadre più forti del torneo, la Cremonese.
E’ stata una vittoria voluta, giunta al termine di una gara vietata ai malati di cuore. Eppure non era iniziata bene, col gol quasi a freddo del liberissimo Ghiglione, e stava proseguendo peggio se il Var non fosse venuto in soccorso segnalando il millimetrico fuorigioco di Coda in occasione del possibile 3-1 grigiorosso, di un Palermo si più dinamico e propositivo, ma con ancora tante, troppe falle in una difesa altamente traballante.
Ancora è presto per guardare alla classifica, ma il fatto di chiudere al giro di boa a soli tre punti dal secondo posto, dopo un lungo periodo di crisi tecnica e di risultati, non può che invitare alla fiducia.
A patto che adesso venga sfruttato al meglio il periodo di 15 giorni di pausa per lavorare al recupero degli infortunati, per migliorare la condizione atletica e per compiere sul mercato quelle due, tre operazioni che rendano ancor più competitiva la rosa a disposizione di mister Corini.
Certo che il calcio è strano. Ed ha scelto la strada della ricompensa verso i colori rosanero, dopo gli incredibili pareggi di Parma e Como, giunti rocambolescamente in piena zona Cesarini, in egual misura. Stavolta, le parti si sono invertite e quando la “velenosa” punizione di Stulac si è insaccata al minuto 96 alle spalle del titubante portiere ospite Jungdal, la sensazione di aver restituita una parte della caparra verso la buona sorte è stata tangibile in tutti i 22.000 cuori rosanero presenti al “Barbera”.
E’ stato un Palermo che, nonostante una difesa che ha sofferto tantissimo le puntate degli esterni grigiorossi, in particolare Sernicola e Ghiglione, l’estro dell’ex Vazquez, il dinamismo di Collocolo e la fisicità di Coda, una punta che da sola fa reparto ( a proposito, grazie Stroppa per averlo tirato fuori ancora con tanti minuti da giocare per inserire un impalpabile Afena ), ha dato seguito ai miglioramenti già percepiti a Como. Ottimo il lavoro degli esterni, in particolare i ritrovati Insigne e Di Francesco, a centrocampo ancora protagonista l’indomito Segre, dinamico e preciso.
Ma….. l’inserimento di Stulac non è passato di certo inosservato, a prescindere dalla rete realizzata. Visione di gioco, piedi buoni, assist. Il centrocampista sloveno ha preso in mano le chiavi della mediana rosanero, dando luce, qualità e fantasia alle giocate , cosa che in casa, a nostro parere, è imprescindibile per cercare di scardinare le difese avversarie.
Adesso, la pausa. Attendiamo fiduciosi in vista della trasferta di Cittadella, occasione ghiotta per vendicare la sconfitta rimediata al Barbera nella gara d’andata, punto più basso della gestione Corini 2023-2024. Occasione altresì per riprendere la rincorsa alle posizioni che contano, magari già con degli innesti che garantiscano alla difesa quella solidità necessaria per poter coltivare sogni di gloria. Da questo crocevia obbligatorio passerà ogni forma di speranza per conquistare quel traguardo a cui tutti ambiamo, il ritorno nella massima serie.
Ma il lavoro è ancora tanto da portare avanti. I campionati di serie B si vincono in primavera e sarà per quell’occasione che i rosa dovranno farsi trovare pronti.
Per cogliere il fiore della speranza e trasformarlo in una pianta bellissima.
E adesso, buon anno a tutti.
Vecchio cuore rosanero, riposa, riprendi forza e coraggio. Tante battaglie ci attendono per conquistare la gloria poiché, come ci ricorda il latinista Tibullo,
“Spes fovet, et fore eras semper ait melius.”
La speranza spinge sempre in avanti e ci dice che domani sarà migliore.
Avanti Palermo.