“Abbiamo passato una settimana da incubo, mio marito ha rischiato la vita e se possiamo raccontare questa storia è solo grazie all’intervento immediato della Croce Bianca”, queste le parole di Vincenza Fricano moglie di Vincenzo Russo, un bagherese di 57 anni che lunedì scorso si trovava a letto da 3 giorni con una febbre costante sopra i 40 gradi.
L’uomo era stato operato da poco all’ospedale Civico di Palermo per dei calcoli renali.
“Abbiamo chiamato il 118 – continua Filippa – ma non c’erano ambulanze disponibili. Per questo, disperati, abbiamo chiesto aiuto al nostro medico di famiglia e all’associazione Anpas Croce Bianca che sono arrivati insieme.”
Arrivato a casa del paziente anche il medico di medicina generale si accorge della gravità della situazione, per questo richiama il 118 ricevendo la stessa risposta: nessuna ambulanza è disponibile.
Il momento è concitato e non si può aspettare, per questo i volontari della Croce Bianca si preparano per il trasferimento in ospedale ma vengono fermati dalla chiamata inaspettata di un operatore del 118 che riferisce della disponibilità di un’ambulanza.
“Il medico che arriva con il 118 visita mio marito e, di concerto con il nostro medico, decide di trasportarlo nell’ospedale più vicino. Chiedo che venga portato all’ospedale Civico, dove è stato operato da poco, ma mi viene negata la possibilità”.
Per queste ragioni la signora Vincenza decide di rinunciare al trasporto con il servizio pubblico e affida le cure del marito alla Croce Bianca.
“Grazie ai volontari, Attilio e Giacomo, che hanno capito in che stato versava mio marito e che hanno insistito con gli operatori del pronto soccorso dell’ospedale Civico che lo avevano, in un primo momento, classificato con codice giallo, così che mio marito potesse essere visitato in area critica”, aggiunge la signora Fricano che conclude – Mio marito è ancora ricoverato ma in ripresa, “la mia non vuole essere una critica sterile ma un momento di riflessione: cosa sarebbe successo a mio marito se non avessimo avuto la prontezza di chiamare medico e ambulanza del volontariato? Ci meritiamo questo dalla sanità pubblica?”
Nota: questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Non è pertanto un articolo prodotto da Azzurra News. La redazione di Azzurra News rimane a disposizione per eventuali repliche.