Curva ospiti sold out allo Stadio Danilo Martelli per questo turno infrasettimanale tra Mantova e Palermo. I tifosi rosanero, grazie ad un ritrovato entusiasmo dopo la brillante vittoria sulla Reggiana al Barbera, sperano in una continuità di risultati, ma soprattutto di prestazioni da parte della squadra rosanero che non può più permettersi passi falsi che vuole rimanere agganciata alle prime posizioni in classifica
Modulo 4-3-3 per Alessio Dionisi che opta per un turn over e manda in campo Desplanches tra i pali; Diakité – Nedelcearu – Nikolaou – Ceccaroni in difesa; Segre – Gomes – Ranocchia a centrocampo; Insigne – Henry – Di Mariano tridente d’attacco.
Inizio gara con ritmi bassi con il Mantova che fa molto possesso palla per poi provare ad affondare in avanti. Il Palermo cerca di alzare il baricentro. Al 12’ azione in velocità del Mantova con Aramu che lancia in area Fiori, Desplanches esce bene e mette il pallone in calcio d’angolo.
Lo schema di gioco del Mantova, lento, noioso e ripetitivo, prevede la costruzione dal basso con continui e ripetuti passaggi tra il portiere Festa e i compagni, per poi verticalizzare in maniera repentina allo scopo di sorprendere la retroguardia rosanero. Il Palermo di contro sembra incapace di fare pressing sui portatori di palla, la partita è quindi monotona e spezzettata.
Tanto possesso palla da parte del Mantova, il Palermo sembra imbrigliato e non riesce né a velocizzare, né a costruire in avanti. Decisamente più pericolosa la squadra di Possanzini che riesce ad arrivare con facilità dalle parti di Desplanches. Due i minuti di recupero concessi dall’arbitro. Al 45’ Mantova vicino al gol con Fiore, il suo tiro finisce di poco fuori. Il primo tempo si chiude sul punteggio di 0 a 0.
Ad inizio ripresa Dionisi manda in campo Lund al posto di Ceccaroni.
Nel secondo tempo il leit-motiv della gara non cambia. Possesso palla del Mantova e Palermo in chiara difficoltà a creare azioni offensive degne di nota; i numerosi errori individuali permettono agli avversari di recuperare palla e di ripartire in contropiede. Al 55’ Mantova in vantaggio, Diakité si fa superare da Fiori che mette al centro per Galuppini, la rete viene annullata per un fallo di mano del n. 14 del Mantova.
Al 57’ Henry lascia il posto a Le Douaron, ma insiste in avanti la squadra di Possanzini, il Palermo prova ad uscire, ma un Diakité è decisamente sottotono vanifica le azioni in contropiede della squadra rosanero. Al 65’ occasione per il Palermo con Ranocchia su assist di Insigne, il tiro è troppo centrale e viene parato con facilità da Festa.
Al 70’ escono Ranocchia ed Insigne, dentro Verre e Appuah. Il Palermo continua a faticare, imbrigliato nel gioco del Mantova, tanto possesso palla e improvvise e pericolose verticalizzazioni. Al 74’ azione in ripartenza di Di Mariano che lancia Le Douaron, il tiro dell’attaccante francese viene bloccato da Festa.
Al 78’ entra Di Francesco al posto di Di Mariano. All’86’ sfiora la rete del vantaggio il Mantova. Assist di Ruocco per Aramu e tiro che finisce a lato della porta difesa da Desplanches. La gara è continuamente spezzettata da falli. Quattro i minuti di recupero concessi dall’arbitro. Al 93’ punizione da posizione interessante per il Palermo, spreca Appuah. Un minuto dopo l’arbitro decide che può bastare così e la gara termina sul punteggio di 0 a 0.
È stata una delle gare più brutte di questo inizio stagione. Il Palermo si è fatto irretire da un Mantova sornione che del possesso palla ha fatto il suo credo di gioco. Spaventosa la percentuale di possesso palla: 67% per la squadra di Possanzini, con il Palermo incapace di conquistare il pallone e di costruire azioni offensive degne di nota. Un passo indietro rispetto alla prestazione contro la Reggiana.
Il turn over non ha pagato. Ranocchia fatica a ritrovare la sua giusta collocazione in campo e continua a restare una copia sbiadita del giocatore che aveva incantato nella passata stagione. Prestazione sotto la sufficienza per Di Mariano, Diakitè ed Henry, con Gomes che sembra predicare nel deserto. Nella ripresa, gli ingressi di Verre e Di Francesco hanno alzato la qualità della squadra, il gioco offensivo rosanero si è vivacizzato e questo fa pensare che probabilmente i loro ingressi sono stati tardivi.
Il giovane Appuah è sembrato ancora troppo acerbo per fare la differenza, mentre Le Douaron continua a non vedere la porta. Un pareggio tutto sommato giusto in una gara che poteva essere decisa solo da un episodio. Così non è stato, il reparto offensivo del Palermo è troppo sterile, e considerato che le dirette rivali hanno tutte pareggiato per il Palermo sfuma l’occasione di accorciare in classifica e di agganciare la Cremonese al quarto posto.
Tabellino:
MANTOVA (4-3-3): 1 Festa; 24 Artioli, 87 De Maio (Cap.), 29 Cella, 6 Bani; 21 Trimboli, 20 Fedel; 14 Galuppini, 11 Fiori, 70 Aramu; 19 Mancuso.
A disposizione: 12 Sonzogni, 4 Solini, 5 Redolfi, 8 Burrai, 9 Debenedetti, 10 Wieser, 13 Brignani, 18 Ruocco, 23 Panizzi, 27 Maggioni, 28 Muroni, 30 Bragantini.
Allenatore: Davide Possanzini.
PALERMO (4-3-3): 1 Desplanches; 23 Diakité, 18 Nedelcearu, 43 Nikolaou, 32 Ceccaroni; 8 Segre (Cap.), 6 Gomes, 10 Ranocchia; 11 Insigne, 20 Henry, 7 Di Mariano.
A disposizione: 12 Nespola, 77 Di Bartolo, 3 Lund, 14 Vasic, 17 Di Francesco, 19 Appuah, 21 Le Douaron, 25 Buttaro, 26 Verre, 27 Pierozzi, 29 Peda.
Allenatore: Alessio Dionisi.
ARBITRO: Marinelli (Tivoli).
AA1: Palermo (Bari).
AA2: Scarpa (Reggio Emilia).
IV UFFICIALE: Turrini (Firenze).
VAR: Doveri (Roma 1).
AVAR: Di Vuolo (Castellammare di Stabia).
Ammoniti: 33’ Ceccaroni – 72’ Diakité – 88’ Possanzini – 92’ Artioli – 94’ Le Douaron