Dopo i festeggiamenti del 124° anniversario della sua fondazione, il Palermo torna al Barbera per affrontare il Cittadella, squadra da sempre ostica, che in questa prima parte stagione sta avendo diverse difficoltà. La squadra rosanero, reduce dal pari di Mantova, vuole bissare il successo casalingo con la Reggiana, i veneti cercano invece punti salvezza.

Modulo 4-3-3 per Alessio Dionisi che opta per un turn over e manda in campo Desplanches tra i pali; Pierozzi – Nedelcearu – Nikolaou – Ceccaroni in difesa; Segre – Gomes – Verre a centrocampo; Insigne – Le Douaron – Di Francesco tridente d’attacco

Ad inizio gara tributo della Curva Nord a Fabrizio Miccoli, indimenticato Capitano Rosanero che ha scritto le pagine più belle della storia del Palermo, oggi presente in Tribuna.

Al primo minuto grandissima parata di Desplanches su Rabbi lanciato a rete, il guardalinee segnala tardivamente fuorigioco. Si fa vedere in avanti il Palermo con Gomes che prova il tiro da lontano, il pallone termina fuori.

Il Cittadella gioca senza timore, il Palermo ribatte colpo su colpo, la gara è vivace e divertente. Al nono minuto brutto fallo di Rabbi su Segre e primo cartellino giallo della partita per il giocatore del Cittadella.

Pressing alto del Cittadella, ma il Palermo non si fa sorprendere e riparte pericolosamente in contropiede. Al 20’ occasione per Insigne che a tu per tu con il portiere non riesce a centrare la porta. Al 23’ grande azione Di Francesco/Verre, il pallone finisce sui piedi di Le Douaran che viene platealmente steso a terra al limite dell’area. Per l’arbitro non c’è fallo e riparte il Cittadella tra le proteste dei giocatori rosanero.

Al 25’ grande occasione di Insigne che con una veronica si beve un avversario, ma invece di passare palla a Le Douaron liberissimo in area, prova il tiro che termina alto sopra la traversa. Al 27’ altra clamorosa occasione fallita da Insigne che lanciato in area da Le Douaron spara il pallone sul portiere.

Ritmi molto alti in questo primo tempo, due i minuti concessi dall’arbitro (pessima la sua direzione di gara), ma la prima frazione di gioco si chiude sul punteggio di 0 a 0, con il Palermo che ha costruito molto in avanti, ma ha sprecato altrettanto. Almeno 5 le occasioni nitide da rete fallite.

Nessun cambio nella ripresa per Dionisi

Cittadella in avanti e Palermo che contiene e prova a ripartire. Continuano le “sviste” del Sig. Fourneau, protagonista in negativo della gara. Resiste il fortino del Cittadella con i giocatori rosanero che sbagliano l’impossibile sotto porta e rischiano nei contropiedi degli avversari. Al 57’ gol del Palermo annullato per un presunto fallo di mano di Di Francesco.

Indomito il Cittadella, favorito anche dagli errori individuali dei giocatori rosanero e dagli incredibili svarioni arbitrali. Al 63’ entrano Henry, Lund e Diakité al posto di Le Douaron, Nikolau e Pierozzi. Al 67’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Insigne, Nedelcearu subisce fallo e resta a terra. Per l’arbitro è tutto regolare e non consulta nemmeno il Var.

Il Palermo non riesce a sfondare il muro del Cittadella e subisce le ripartenze degli avversari. Insistono in avanti i Rosanero, che continuano però a non trovare sotto porta il tapin vincente. Al 75’ entra Brunori al posto di Verre. Prova a lanciare il cuore oltre l’ostacolo il Palermo che produce il massimo sforzo. All’81’ esce Gomes ed entra Ranocchia.

All’89’ arriva il gol del Cittadella su una ripartenza di Pandolfi che brucia Ceccaroni ed insacca il pallone sotto la rete.

Cinque i minuti di recupero concessi dall’arbitro, al 92’ palo clamoroso di Ceccaroni. La gara termina con una sconfitta bruciante ed amara per il Palermo

Il Cittadella si conferma la bestia nera del Palermo. Nonostante una buona prestazione il Palermo, soprattutto nel primo tempo, non è riuscito a finalizzare le numerose occasioni da gol. Complice anche la pessima direzione arbitrale del Sig. Fourneau che ha diretto la gara a senso unico penalizzando non poco la squadra rosanero.

Un rigore netto su Nedelcearu non concesso, punizioni a favore non fischiate che hanno dato coraggio al Cittadella che ha saputo colpire cinicamente in contropiede. Ma il pessimo arbitraggio, non può e non deve giustificare il Palermo che deve anche recriminare molto su stesso per non avere saputo sfruttare le occasioni per bucare la rete degli avversari. L’incapacità di essere concreti sotto porta è il leit motiv di questa stagione, il Palermo segna poco. È necessario per Dionisi comprenderne la causa.

Stanno mancando le reti di Brunori, oggi entrato al 75’, mentre Henry e Le Douaron non sembrano in grado di cambiare questo digiuno da reti. Una sconfitta che brucia e che deve fare riflettere. A questa squadra manca la concretezza e cinismo. Manca la personalità. Il mercato estivo non sembra essere stato in grado di poter dare quel salto di qualità sperato, a parte l’arrivo dell’ottimo Verre. Vedere il Palermo uscire dal Barbera con bordate di fischi assordanti è diventato uno spettacolo purtroppo ricorrente e molto triste.

Tabellino:

PALERMO (4-3-3): 1 Desplanches; 27 Pierozzi, 18 Nedelcearu, 43 Nikolaou, 32 Ceccaroni; 8 Segre (C), 6 Gomes, 26 Verre; 11 Insigne, 21 Le Douaron, 17 Di Francesco.

A disposizione: 12 Nespola, 46 Sirigu, 3 Lund, 7 Di Mariano, 9 Brunori, 10 Ranocchia, 14 Vasic, 19 Appuah, 20 Henry, 23 Diakité, 25 Buttaro, 29 Peda.

Allenatore: Alessio Dionisi.

CITTADELLA (3-5-2): 36 Kastrati; 2 Salvi, 26 Pavan, 24 Carissoni; 16 Vita, 8 Amatucci, 17 Tronchin, 23 Branca (C), 32 Masciangelo; 7 Pandolfi, 21 Rabbi.

Allenatore: Alessandro Dal Canto.

ARBITRO: Francesco Fourneau (Roma 1).
AA1: Alessandro Giallatini (Roma 2).
AA2: Federico Fontani (Siena).
IV UFFICIALE: Valerio Pezzopane (L’Aquila).
VAR: Giacomo Camplone (Pescara).
AVAR: Orlando Pagnotta (Nocera Inferiore).
Ammoniti:
9’ Rabbi – 60’ Verre – 74’ Gomes – 84’ Salvi

Marcatori: 89’ Pandolfi

Spettatori: Totale biglietti: 6.911 – Ospiti: 21 – Abbonamenti: 13.680 – Totale titoli emessi: 20.591