Massimiliano Pisciotta, ex centrocampista del Palermo dal 1991 al 1996 con 84 presenze in rosanero ed attuale allenatore del Lampo, è stato intervistato in esclusiva da Rosario Carraffa e Francesco Paolo Palazzo, per TuttoPalermo.net durante il rogramma radio e tv “Today Sport”, in onda ogni sabato e domenica dalle 14:05 alle 17:00 su Radio Tivù Azzurra.

Qual è il tuo pensiero su questa stagione del Palermo?
“Quando ci sono molti cambiamenti ed annate così travagliate la strada diventa ripida ed in salita. Purtroppo penso che l’ultimo jolly per la ricerca della salvezza era la partita contro il Cagliari, è andata male purtroppo adesso è tutto più che complicato”.

Pescara proiettato insieme ai rosa in Serie B?
“Il Campionato si era già delineato a dicembre-gennaio. Le ultime tre stanno facendo troppo male, la classifica parla chiaro, credo che ci saranno poche sorprese”.

Secondo te i risutati carenti vengono da un problema psicologico o d’organico?
Credo che la rosa del Palermo non sia adeguata, i giocatori danno tutto e si impegnano ma non possono fare cose che non sono nelle loro corde. Vedo spesso le partite dei rosanero e ci sono grandi limiti per competere in Serie A, è innegabile”.

Chi secondo te potrà essere l’anti-Juventus?
“Ciò che conta al giorno d’oggi sono gli investimenti, l’unica squadra in grado di fare un mercato all’altezza secondo me è l’Inter, potrebbe essere la squadra nerazzurra a competere con i bianconeri nel prossimo futuro”.

Retrocessione sempre più vicina, si dovrà ripartire con questa squadra o servirà un rinnovamento?
“E’ innegabile che il colpo della retrocessione si sente, non credo sia la cosa giusta ripartire da questa squadra di soli giovani. E’ innegabile che il Palermo debba tornare al più presto in Serie A costruendo una squadra all’altezza con un buon mix di esperienza e qualità”.

Ti stai cimentando in una carriera da allenatore, come cambia il calcio dalla panchina?
“Da giocatore ti alleni al massimo ma quando finisce l’allenamento vai a casa e fai la tua vita. Da allenatore lavori 24 ore al giorno sette giorni a settimana. Vedi il calcio in una maniera completamente diversa. Al momento proseguo la mia esperienza come allenatore del Lampo”.

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