Giuseppe Accardi conosciuto come “Beppe”, ex difensore del Palermo in cui ha militato nella stagione 1989/1990 ed attuale agente sportivo, che ha tra i propri assistiti tra gli altri Carlos Apna Embalo, Andrea Accardi e Luca Fiordilino, è stato intervistato in esclusiva da Rosario Carraffa e Gabriele Di Tusa per TuttoPalermo.net, durante il programma in radiovisione “Today Sport” su RTA, dove ha parlato di diversi argomenti.
“Il grande errore di Embalo è stato quello di volere tornare fortemente a Palermo dopo l’anno di Brescia. Aveva solo un anno di contratto e delle richieste importanti; doveva andare via. Invece è tornato a Palermo in una situazione molto particolare, dove non giocavano sicuramente i giocatori che sapevano giocare a calcio, ma si giocava per altre situazioni. E’ normale che un giocatore di qualità si intristisce e si imbruttisce, perde il sorriso e comincia a fare i disastri. Oggi è andato a Cosenza, torna in una città dove è stato voluto fortemente dall’allenatore e dove mi auguro ritrovi il sorriso, perchè due mesi fa mi aveva detto che non voleva più giocare a pallone perchè gli avevano fatto passare la voglia”.
Il giocatore visto a Brescia lo ricordiamo bene, era uno dei migliori di quell’anno, speriamo possa trovare le giuste motivazioni e convinzioni. Forse è questo che ha influenzato le prestazioni del giocatore.
“Ma a Palermo è capitato a tanti giocatori di avere questo pensiero negli ultimi anni. Perchè a Palermo noi distruggiamo i giocatori in un secondo e li facciamo diventare eroi in un secondo. Perdere una partita come ieri e andare in crisi pensando che siano tutti scarsi e poi vincere una partita e pensiamo siano tutti fenomeni. Non siamo di sicuro la città dell’equilibrio”.
In queste ultime partite sta giocando bene Andrea Accardi, che sembra ben visto dal tecnico Stellone pur non giocando con continuità. Anche Luca Fiordilino quando è sceso in campo ha fatto bene, pur essendo abbastanza giovane. Il loro futuro è a Palermo o lontano da Palermo?
“Io mi auguro che Luca vada via da Palermo il prima possibile. A Palermo vengono tenuti in considerazione solo i giocatori dal nome straniero oppure quelli che non sono di proprietà della società. La realtà è questa. Mi prendono per rompiscatole, per uno scomodo, che dice delle cose non logiche. Io sento parlare di giocatori del Palermo come se fossero diventati tutto a un tratto dei fenomeni, quando per tre anni non hanno mai visto il campo. Fiordilino è un giocatore importante che non si può permettere di stare seduto in panchina avendo davanti dei giocatori che vanno a due all’ora. Ricordatevi che quando De Zerbi allenava il Palermo, che poi tutti criticarono, la prima cosa che disse fu: ‘voglio due centrocampisti di gamba’. Il Palermo ha un centrocampo di morti che va a due all’ora, che facciamo diventare fenomeni. Poi per giocare contro la Cremonese, che ha dei giocatori normali ma che corrono, prendiamo due pappine e torniamo a casa”.
Per Luca Fiordilino quali sono le squadre interessate al giocatore e soprattutto se andrà via lo farà in prestito o a titolo definitivo?
“Su Luca ci sono Ascoli, Livorno, Cosenza, Foggia. Se andrà via spero che sia a titolo definitivo. Ricordatevi inoltre che il palermitano che gioca a Palermo ha un altro handicap: quello di avere addosso l’invidia di tutti i palermitani, quelli che hanno i figli scarsi che non possono giocare del Palermo. Meglio che vadano via”.
Andrea Accardi invece possiamo dire che rimarrà sicuramente?
“Accardi credo rimanga perchè state vedendo cosa sta succedendo in difesa, con i tanti infortuni. Anche a livello numerico credo che il Palermo non se lo possa permettere”.
Quale è il suo pensiero sulla stagione del Palermo, alla fine riuscirà a conquistare la Serie A? Servono innesti?
“In prima battuta servirebbe un pò di tranquillità da parte della società. In secondo luogo, bisognerebbe lasciare lavorare in pace Rino Foschi, l’unica colonna importante che tiene in piedi la società. Infine se il Palermo giocasse un pò meglio a calcio, sarebbe meglio. In un campionato mediocre, cosa che credo ve ne siate accorti tutti, ha fatto delle ottime cose giocando malissimo. Però questo da anche una grande coscienza: che con questi numeri il Palermo dovrebbe andare in A”.
Quale è il suo ricordo più bello del 1989/1990, annata in cui hai vestito la casacca rosanero?
“Il ricordo migliore, che è anche quello peggiore, è la finale di Coppa Italia con la Lucchese. Entrare dentro quello stadio, davanti a 40000 spettatori, con un ambiente incredibile e che tra l’altro era l’unica partita giocata in rosanero a Palermo, perchè si era giocato tutto l’anno a Trapani: fu una serata incredibile. Però è anche il peggiore perchè perdemmo ai rigori. Spero che a Palermo possa ricapitare quello che successe all’epoca dei ‘picciotti’ di Arcoleo. Spero ci sia una società che riesca a costruire qualcosa di importante, con un centro sportivo chiuso, dove possono crescere i talenti siciliani. allora sarà veramente la squadra dei siciliani”.