Fossero ancora aperti i manicomi crediamo proprio che un posto di diritto spetterebbe a chi, sia nella veste di addetto ai lavori sia di semplice tifoso, segue il Palermo.

Quando ogni volta si crede di avere assistito al peggio e di aver raschiato il fondo del barile, ecco che , prontissima, arriva una mazzata ancora più forte che lascia tutti altamente amareggiati e sconcertati.

Anche oggi, come lo scorso anno a Parma, Cremona e Pisa e come quest’anno a Modena, assistiamo ad una vittoria letteralmente dilapidata, con un avversario, lo Spezia, forte e organizzato quanto si vuole, ma che dopo il gol del 2-0 di Brunori era praticamente ko.

Il suicidio perfetto è andato in onda oggi dallo stadio “Picco” visto che la vittoria, ormai maturata, avrebbe rilanciato il Palermo sia dal punto di vista morale, sia della classifica. Adesso, invece, c’è il rischio di un altro contraccolpo visto che da stasera, al danno si aggiunge la beffa di essere fuori dalla griglia playoff. Poteva essere la svolta, speriamo non lo sia in negativo.

Il pareggio di oggi, sul quale crediamo molti di noi avrebbero firmato all’inizio del match, suona come una bocciatura, l’ennesima, per il tecnico che muta inspiegabilmente gli equilibri di una difesa fino a quel momento perfetta o quasi, con l’innesto a 5′ dalla fine di Nikolaou al posto di Baniya ed il conseguente spostamento di Magnani a destra. Un cambio incomprensibile e catastrofico che ha compromesso equilibri perfettamente raggiunti.

Peccato, assai. Perchè il Palermo visto nei secondi quarantacinque minuti aveva illuso mostrando voglia di vincere e molta determinazione in ognuno dei suoi componenti.

I nuovi arrivati? Bene Audero, in porta si è notata assai la sua personalità e Magnani, una diga in difesa. Pohjanpalo merita invece una considerazione a parte perchè anch’egli, come sospettato al momento del suo arrivo e come accaduto ai suoi predecessori, paga una produzione di gioco pressocchè nulla che certamente non lo ha messo nelle migliori condizioni per battere a rete, specie in una partita d’esordio a soli 5 giorni dal suo arrivo a Palermo. Ci auguriamo che già da domenica prossima le cose per lui vadano meglio.

C’è da dire, piuttosto, che la sensazione, amara e spiacevole, è che fosse il centrocampo il reparto da attenzionare maggiormente durante il mercato di riparazione per rimediare ad un assemblaggio di squadra assai insufficiente in estate, ma la società, bontà sua, ha ritenuto opportuno non intervenire. Sara’ il campo a dire se a ragione o meno ma la sensazione è che questa scelta potrebbe essere pagata a duro prezzo. Speriamo vivamente che le prossime partite ci smentiscano.

Sull’allenatore ci siamo ampiamente espressi nei precedenti articoli, ma inevitabilmente, la gestione della partita di oggi non potrà che avvalorare ulteriormente un pensiero che da tempo condividiamo con tutti voi.

Questa squadra continua ad andare a corrente alternata, pur avendo individualità che pochi teams in B possano permettersi. Sarà un problema mentale, sarà insicurezza, sarà un modulo di gioco che non esalta le qualità dei singoli, ma una cosa possiamo dirla con certezza quasi assoluta. In 25 partite non abbiamo visto ancora, tranne che in due, tre occasioni, una benchè minima idea di gioco.

Ognuno tragga le conclusioni che meglio ritiene opportune.

Poi, se a questo, aggiungiamo la follia degli ultimi 5 minuti, l’ennesima di una stagione disgraziata, crediamo proprio che il dado sia tratto.

Le pagelle

SPEZIAChichizola 5; Wisniewski 6, Hristov 6, Mateju 5; Elia 6,5 (dal 1′ s.t. Degli Innocenti 6), Vignali 5 (dal 35′ s.t. Aurelio 7), S. Esposito 6, Cassata 6 (dal 22′ s.t. Kouda s.v.), Reca 5,5 (dal 35′ s.t. Kolac s.v.); F. Esposito 7, Lapadula 4.

PALERMOAudero 6,5; Baniya 7 (dal 37′ s.t. Nikolaou 4), Magnani 7, Ceccaroni 7; Diakité 6, Segre 6,5, Blin 6,5 (dal 24′ s.t. Gomes 6), Ranocchia 7, Lund 6 (dal 17′ s.t. Pierozzi 6); Brunori 7 (dal 37′ s.t. Di Francesco s.v.), Pohjanpalo 6 (dal 24′ s.t. Le Douaron 6,5).